Isernia è una città ricca di storia e di bellezze, da un punto di vista archeologico e paesaggistico. E potrebbe tornare ad essere attrattiva, per i nostri giovani e per i turisti. Negli ultimi 20 anni, la politica ha ignorato il dramma dello spopolamento. Eppure è sotto gli occhi di tutti: perdiamo un abitante ogni tre giorni e i nati diminuiscono anno per anno. Perché allora la classe politica isernina non ha mosso un dito? È evidente come il centrodestra manchi di una qualunque idea di futuro per Isernia. Noi vogliamo invertire questa rotta, con un fronte progressista attento ai problemi del territorio e ben consapevole delle possibili soluzioni.
Il nostro programma per l’Isernia del domani si fonda su tre pilastri: giovani e spopolamento; transizione ecologica; turismo accessibile.
Il nostro obiettivo principale è rendere Isernia una città giovane, dove i nostri ragazzi possano restare o tornare dopo gli studi e, perché no, dare un futuro ai propri figli. Ci sono già tanti temerari qui che, nonostante i ritardi nelle infrastrutture, investono nell’economia digitale. Abbiamo delle vere e proprie eccellenze, anche in termini di ingegnosità. Ma questi giovani vanno aiutati potenziando la rete, lanciando bandi che premino il loro spirito d’iniziativa e stimolino l’arrivo in città di altri gruppi creativi.
La transizione ecologica è un’altra scommessa da vincere. Il Molise produce più energia verde di quanta ne consumi. Ma la programmazione delle energie rinnovabili è stata fatta in modo caotico. Ora va promossa la produzione di energia pulita, non solo per le grandi imprese ma anche per i singoli cittadini: è possibile grazie ai fondi del Recovery Fund. Riqualificare gli immobili, pubblici e privati, in un’ottica green può fare del bene all’ambiente. Ma diventare tutti produttori di energia, creando comunità energetiche piccole e diffuse, farà anche da volano per l’economia locale, creando lavoro.
Il terzo pilastro è il turismo sociale. Abbiamo dei musei di importanza nazionale ed internazionale, come il Paleolitico. Ma a questi punti di forza ne dobbiamo aggiungere un altro: c’è una domanda crescente di turismo accessibile, fatto anche di anziani e persone non autosufficienti. Persone che hanno una gran voglia di visitare belle località come la nostra, ma che devono trovare i servizi adeguati e persone qualificate nell’accoglienza. Se ci specializziamo anche in questo settore, i trend turistici della città possono essere invertiti in breve tempo, garantendo afflussi turistici importanti per tutto l’anno.
Vogliamo costruire insieme un’Isernia più giovane e attrattiva. E per i prossimi cinque anni ci batteremo per portare avanti queste proposte, anche qualora finissimo all’opposizione. Per un vero cambiamento epocale, vi chiediamo di sostenerci e sognare, insieme, l’Isernia del domani.