Se i cittadini di Isernia, dopo quello che è accaduto in consiglio comunale il 9 settembre 2015, non avranno reazioni, allora si capirà tutta la loro complicità in questa immane schifezza! Spazzatura! Spazzatura non differenziata! Dopo ore di dibattito, fintamente acceso, dopo aver intuito (anche lui ci è arrivato) che dagli interventi dei consiglieri di maggioranza e di opposizione gli sarebbero mancati i numeri per approvare un indegno bilancio, il più grande sindaco del dopo guerra, Brasiello, appellandosi ad un famigerato e sconosciuto ai più, articolo 35, senza commenti e discussioni come nella migliore tradizione fascista, ha ritirato l’argomento (insieme ad altri due) all’ordine del giorno non permettendo così di far votare l’aula e di evitare l’inevitabile, cioè la fine misera di un mandato incredibilmente vomitevole! Sindaco degno del suo mentore presidente di regione, Frattura! Un sindaco che sta facendo perdere la faccia ad un gruppo di giovani eletti, persone volenterose ma messe al pubblico ludibrio da un sindaco che ha venduto quel poco che rimaneva della città e della provincia Pentra all’asse Frattura-Petraroia-Facciolla per 30 denari! Non ci sono altre ragioni. A volerne ricercare, eppure mi sono sforzato, non ho trovato ragioni plausibili, attenuanti del caso, scuse possibili, neanche certificati medici! Mai una parola degna di un vero rappresentante politico nonché amministratore pubblico. Muto sulla sanità, sulla situazione angosciante del pronto soccorso e dell’intero ospedale cittadino, parole sì invece ne ha spese per l’università, bugie a iosa, perso tutto nel giro di qualche ora, si è speso bene sull’acquisizione dell’area della stazione pesantemente inquinata da arsenico ad un prezzo elevato, a fronte di un terreno che neppure il più stupido avrebbe preso in quelle condizioni di contaminazione (e la procura sta a guardare!), assolutamente indifferente difronte alla chiusura del glorioso museo di Santa Maria delle Monache, nessun intervento sulla gestione del Museo del Paleolitico nonostante il comune ne abbia realizzato i lavori per l’ultimazione (!), una richiesta di riconoscimento del medesimo come bene UNESCO senza nessuna logica né conoscenza della situazione in atto, tentativi mestamente scongiurati di cementificazione della villa comunale, prossimo appoggio incondizionato alla privatizzazione dell’acqua sempre per un piatto di lenticchie (ma di questo ci occuperemo fra non molto) e chi più ne ha, più ne metta! Insomma, una vergogna senza pari! Però, un salto in consiglio ieri sera valeva la pena rifarlo.
La convinzione che ci fosse nell’aria qualcosa di strano era palese, gli interventi scontati dell’opposizione facevano il pari con i tanti meno scontati della maggioranza nonostante la vigilia ne avesse anticipato gli umori. La conta dei contrari al sì al bilancio che serpeggiava tra il pubblico (e non solo) era l’unica cosa simpatica della serata, della serie: almeno ci divertiamo in assenza di cose serie! Eppure qualche intervento sentito si è notato (per chi ancora conserva un minimo di sensibilità) tra il rumore costante dell’aula che era più impegnata ad inciuciare piuttosto che prestare ascolto a qualche novellino non ancora avvezzo alla pochezza di una politica ormai distante anni luce dai bisogni delle persone. Giovani prestati con amore al servizio di un’amministrazione ignobile e che si stanno giocando un futuro da annoverare tra coloro che ne hanno fatto la differenza, ameno che il loro intento non sia quello di imparare, allora in questo caso hanno scelto il fior fior di docente! Politici navigati che, pur di portare a casa il solito malloppo, stanno rovinando la vita ai meno esperti e più puliti rappresentanti dell’ultima e sventurata generazione. Ma devo dire anche alcuni interventi arrivati da persone che non ti aspetti, fuori da certe logiche (almeno fino a ieri), mi hanno lasciato sconcertato. Sentire questuare un voto favorevole all’opposizione, ammettendo che non si è fatto molto (!!!!!!!!) per la città, al fine di scongiurare l’arrivo di un commissario prefettizio (te li raccomando anche quelli!), mi è sembrato molto triste, un senso di commozione simil telenovela mi ha attraversato, lasciandomi dentro strascichi che solo il tempo dirà! Basterebbe così per non annoiare.
Ma il sindaco ci ha voluto mettere un condimento al tempo stesso spettacolare e rivoltante! Il sindaco?! Chissà! Ho la netta sensazione che dietro certe manovre oscure (non proprio all’altezza del primo, nonché ultimo cittadino), ci siano i marpioni della vecchia politica, gente navigata e mai paga di quanto raccolto fino ad ora. Dall’una come dall’altra parte della barricata! E non me ne vogliano alcuni, ma certi interventi mi sembrano furbescamente contro, altri appaiono volgarmente a favore. Un gioco delle parti che porta entrambi allo stesso obiettivo, per intenderci quello che porta a tenere a galla una barca virtualmente affondata da incapacità, arroganze e malgoverno, in quanto componenti della stessa ciurma nient’affatto disposti ad affogare e a lasciare posizioni di comodo. Ebbene, che piaccia o no, nonostante ci si racconti sempre di quanto sia oneroso sedersi su quei banchi, nessuno poi, conseguenzialmente, ci rinuncia!
Spirito di servizio, così si giustificano. Ma ci faccino il piacere! Il buon e sornione presidente del Consiglio, sempre attento alla tenuta della democrazia (e della posizione), già me lo configuro alle spalle del sindaco a suggerirgli il colpo a sorpresa non nelle sue corde, assessori di lungo corso a lungo ufficialmente silenti ma oceanici nel loro confabulare dietro le quinte per prendersi gioco dei malcapitati giovani amministratori e pronti a raccogliere il massimo da situazioni disperate come queste, vecchie volpi dell’opposizione agitatissime e a volte scomposte nei loro interventi contro, tanto da immaginare denunce e fine del mondo, ma sempre attenti a tenere contatti con tutti e, ancor meglio, una gamba di qua, un’altra di là! Insomma, un gioco delle parti, niente di nuovo sotto il sole, se non la constatazione che ai tempi della mai morta democrazia cristiana, un briciolo di capacità in più la notav,i anche nel saper nascondere certe manovrine. La sottile differenza poi tra non votare un bilancio o il votare la sfiducia, per quanto mirabile la capacità di dargli un significato diverso, mi è parsa un’altra buona scusa. Anche questa buona per maggioranza ed opposizione. Come da cronache passate da poco, quando c’è da sfiduciare, alla conta manca sempre qualcuno tra i banchi della minoranza, altrimenti in una situazione come questa, di sfascio totale e con buona parte della maggioranza contro, come potremmo giustificare la non sfiducia a questo sindaco?! Giochetti! Cronaca delle ultime ore porta all’evidenza possibili accordi tra maggioranza e opposizione per la costituzione di un (come lo chiamano loro) governo di salute pubblica! Sciagura li colga!
Allora sì capirei il rivoltarsi nella tomba del compianto Ugo De Vivo, al quale fu negato (giustamente dico io) di approdare ad un intrallazzo di tale infamia, che nessun cittadino sottoscriverebbe. Ma se malauguratamente dovesse accadere, mi auguro vivamente che la sua anima li perseguiti vita natural durante. All’annuncio da parte del sindaco del ritiro degli argomento da trattare, tra persone serie, avrei dovuto assistere ad un boato di “vergogna, vergogna”, di banchi fatti saltare, di prese di posizione nette ed inequivocabili, niente, un tutti a casa ed alla prossima sceneggiata. Peccato essere dovuto andare via solo qualche minuto prima, non me la sarei tenuta! Chissà, forse il primo cittadino (consigliato) ha aspettato il momento buono! Sindaco, non mancherà occasione, alla prossima …..schifezza, ma non per me!
Emilio Izzo