Ieri mattina, il senatore Ulisse Di Giacomo, in visita ufficiale, ha incontrato gli amministratori del Comune di Isernia. Il parlamentare molisano s’è intrattenuto con il sindaco Brasiello, il vicesindaco D’Achille, gli assessori Sposato e Galasso, il presidente del Consiglio comunale Capone e i consiglieri Sardelli, Antonelli e Dall’Olio. Il senatore ha elencato quelli che saranno i prossimi impegni del parlamento e del governo. In particolare s’è soffermato sull’imminente abolizione delle province, annunciando iniziative personali in difesa di tutte le direzioni provinciali, che sono presidi imprescindibili per il nostro territorio. Di Giacomo ha anche parlato di ciò che i vari gruppi di coalizione si apprestano a proporre per giungere in tempi rapidi ad una nuova legge elettorale.
È stata poi la volta degli amministratori. L’assessore Sposato ha chiesto al senatore di farsi tramite nei confronti del governo affinché siano rivisti i poteri delle Regioni, la cui autonomia, esente da controlli efficaci, ha portato quasi dappertutto a scandali, creando inevitabile distacco fra cittadini in difficoltà e consiglieri regionali che godono di privilegi ingiustificati. Sposato ha anche lamentato come «la provincia di Isernia, a causa dell’attuale legge elettorale regionale, sia vistosamente penalizzata poiché, a fronte d’una popolazione che è un terzo di quella dell’intero Molise, viene oggi rappresentata da due soli consiglieri regionali, mentre la provincia campobassana ne ha diciotto, a cui si aggiunge il presidente della giunta. Ciò è iniquo e inaccettabile. Occorre cambiare quanto prima questo stato di cose», ha concluso Sposato.
Il sindaco Brasiello ha chiesto al senatore Di Giacomo di sostenere l’amministrazione comunale in alcune battaglie per la conservazione di ciò che la città, con grande impegno e sacrificio, ha ottenuto in passato. Brasiello ha fatto esplicito riferimento all’università di via Mazzini, che va difesa a tutti i costi e che mai dovrà abbandonare il centro storico. Come più volte ribadito, fin dal momento della sua elezione, per il sindaco la presenza dell’ateneo è fondamentale per la vita culturale ed economica di Isernia, la cui comunità soffre questo momento di grave recessione e non vuole vedere ulteriormente mortificate la proprie aspirazioni di città universitaria.