“Essere creativi e soprattutto essere propositivi”: è questo il messaggio di Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed agli studenti del liceo socio sanitario di Sulmona che sono stati invitati a visitare l’Istituto Neurologico Mediterraneo per comprendere il valore della ricerca scientifica e l’importanza di un’assistenza sanitaria che pone il “paziente al centro del suo operato”. Il Presidente nei saluti ai giovanissimi presenti in sala (classi seconda e quarta) ha lanciato un vero e proprio “concorso di idee” aperto a tutto gli studenti che avranno a breve la possibilità di proporre idee innovative: le migliori potranno divenire realtà con il sostegno della Fondazione.
Nel decennio delle START UP è questo un invito importante anzi una vera e propria opportunità sia per i giovani che devono essere creativi per poter vincere la “sfida del futuro”, sia per la Fondazione Neuromed che “crede nell’entusiasmo e nell’energia dei giovanissimi”.
Gli studenti del Liceo di Sulmona hanno ascoltato con molto interesse l’ intervento del dr. Edoardo Romoli, Direttore Sanitario dell’IRCCS NEUROMED, che ha presentato l’Istituto e il Polo di ricerca soffermandosi su alcune attività, quali la terapia comportamentale e il laboratorio dei disturbi del movimento del NEUROMED, oggetto di grande attenzione da parte degli studenti che hanno scelto per il loro corso di studi l’indirizzo sociosanitario.
Un importante messaggio è stato lanciato alla platea dal Prof. Giuseppe Battaglia, ricercatore in forza al Neuromed, nella sua relazione sui danni causati
Gli studenti del Liceo di Sulmona hanno ascoltato con molto interesse l’ intervento del dr. Edoardo Romoli, Direttore Sanitario dell’IRCCS NEUROMED, che ha presentato l’Istituto e il Polo di ricerca soffermandosi su alcune attività, quali la terapia comportamentale e il laboratorio dei disturbi del movimento del NEUROMED, oggetto di grande attenzione da parte degli studenti che hanno scelto per il loro corso di studi l’indirizzo sociosanitario.
Un importante messaggio è stato lanciato alla platea dal Prof. Giuseppe Battaglia, ricercatore in forza al Neuromed, nella sua relazione sui danni causati dall’utilizzo di droghe. “Essere davvero liberi di scegliere, significa essere liberi di comprendere”: in queste parole è custodita una scelta che spesso può compromettere la nostra stessa esistenza. Quella contro le droghe è una battaglia difficile e la formazione gioca un ruolo fondamentale. La tv è ormai una cattiva maestra, non ci sono più trasmissioni dedicate ai danni causati dal consumo di droghe, sono la scuola e la famiglia che devono affrontare questo argomento e farlo in modo delicato. Occorre lanciare degli alert su ciò che potrebbe significare ingerire anche soltanto una pasticca di ecstasy: “morte per sindrome serotoninergica”. Tutte le droghe causano dipendenza; occorre scegliere la vita e non farlo per il proibizionismo ma perché si è davvero informati sui danni che causano, dobbiamo scegliere di amarci.
I ragazzi inoltre sono entrati direttamente in contatto con il mondo della ricerca visitando i laboratori di angio-cardio-neurologia e medicina traslazionale del Neuromed diretti dal Prof. Giuseppe Lembo, dove hanno potuto vedere attrezzature d’avanguardia e anche una modernissima micro Tac utilizzata per particolari indagini scientifiche.
Gli studenti, accompagnati dal vicedirettore di Neuromed Edoardo Ottaiano e dall’équipe di ingegneria clinica, hanno visitato il laboratorio dei disturbi del movimento, la palestra per la terapia occupazionale e la piattaforma di diagnostica per immagini. Inoltre hanno visitato “la CELL FACTORY del Neuromed” ovvero la biobanca : un laboratorio dedicato all’utilizzo delle cellule staminali con apparecchiature dedicate alla crioconservazione e alla manipolazione cellulare per la produzione di cellule ai fini della cura di patologie neurodegenerative.