Il ‘caso’/ Venafro, l’avvocato Iacovino: “Le bollette dell’acqua prescritte sono illegittime”

Non può essere definito un caso di ‘cartelle pazze’, ma sulla regolarità di alcuni avvisi per pagamenti di tasse comunali adesso intervengono gli avvocati, che ne contestano la legittimità.

Su un caso in specie, che si sta verificando a Venafro, prende posizione l’avvocato Vincenzo Iacovino, tra l’altro con un post sul profilo Facebook.

“Il Comune di Venafro pare stia recapitando ai cittadini richieste di pagamento di conguaglio inerente a consumo idrico riferito a periodi che si spingono fino al 2012- si legge nella nota.

A tal riguardo è utile evidenziare che di recente la Corte di Cassazione ha statuito chiaramente come “le bollette riferite ai consumi anteriori al 02.01.2020 continuano a prescriversi in cinque anni; invece le bollette riferite a consumi a partire dal 02.01.2020 si prescrivono in due anni. Stessa sorte subiscono le richieste di conguaglio.

Ovviamente bisogna fare attenzione agli atti interruttivi di prescrizione ritualmente notificati dal concessionario”.

Poi il noto legale entra ancora più nello specifico dell’argomento.

“In conclusione le bollette riferite a consumo caduto in prescrizione sono illegittime e possono essere impugnate davanti alla competente autorità giudiziaria.  Ovviamente sarà compito del Comune verificare chi ha causato la prescrizione e chiedere i relativi danni essendo evidente la responsabilità erariale derivante dal mancato introito nelle casse comunali”.

Una questione che certo non è di lana caprina, una volta verificata la sussistenza o meno dell’intervenuta prescrizione e che aprirà presumibilmente il fronte a discussioni con posizioni differenziate tra popolazione ed amministrazione locale e probabilmente anche a contenziosi tra le parti interessate, visto il gran numero di cittadini a cui l’iniziativa del Comune si riferisce.

(s.m.)

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