La Guardia di Finanza di Isernia ha sequestrato 18.000 prodotti per l’igiene personale e cosmetici potenzialmente dannosi per la salute nell’ambito dell’operazione ‘Safe Hygiene’. Tra i prodotti sequestrati figurano balsami, saponi, lacche, doccia schiuma, dopobarba e gel solari.
L’operazione ‘Safe Hygieneì, che si è svolta in più fasi, è partita a seguito di una capillare e accurata attività di controllo economico del territorio e s’inquadra nell’ambito dell’azione volta a verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza dei prodotti.
Sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 11 imprenditori, legali rappresentanti delle 12 società coinvolte che operano nel settore del commercio dei prodotti per la cura e l’igiene della persona, ritenuti responsabili del reato di immissione in commercio di prodotti cosmetici dannosi per la salute umana.
In particolare, i controlli preliminari eseguiti dai militari del Gruppo di Isernia hanno permesso di individuare e sequestrare, presso 4 esercizi commerciali nella provincia pentra, prodotti di igiene personale e cosmetici commercializzati e posti in vendita contenenti il ‘Buthylphenyl methylpropional’, comunemente denominato ‘Lilial’, dannoso per l’incolumità umana, in virtù del Regolamento Europeo n. 1223/2009 in materia di sicurezza di prodotti cosmetici.
La successiva disamina della copiosa documentazione contabile acquisita nel corso degli interventi, ha permesso agli investigatori di individuare ulteriori fornitori e grossisti, in altre province italiane, i cui titolari sono stati denunciati alle competenti Procure per la stessa fattispecie criminosa.
Le indagini delle Fiamme Gialle sono ora finalizzate a ricostruire la filiera logistica e organizzativa che ha consentito la commercializzazione sul mercato all’ingrosso e al dettaglio dei prodotti ritenuti nocivi. L’attività svolta dalla Guardia di Finanza, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, rappresenta, ancora una volta, un chiaro esempio dell’impegno profuso per il ripristino della legalità, a salvaguardia degli interessi economico-finanziari dei cittadini e del Paese.
“L’azione di contrasto alla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza contribuisce a garantire – si legge nella nota della GdF– da un lato un’efficace tutela dei consumatori, dall’altro un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, ferma restando l’accertata dannosità dei prodotti sequestrati”.