Nella giornata del 22 settembre 2015 si sono svolte su tutto il territorio nazionale le assemblee indette congiuntamente dalle OO.SS. FP CGIL, CISL FP e UIL PA, per dare voce ai dipendenti delle 23 prefetture che, pare, salteranno per “RIORGANIZZARE” IL Ministero dell’Interno. Per questa ragione, appaiono poco attinenti al vero le notizie diffuse dagli organi di stampa locale, dalle quali si evince che l’assemblea sarebbe stata organizzata dalla sola sigla sindacale UIL. La fuga in avanti della Uil ha creato solo confusione in quanto gli obiettivi oggetto delle assemblee unitarie rappresentano la rivendicazione unitaria dei diritti di tutti i lavoratori e non certo di una parte. Per questo, ci aspettavamo le dovute precisazioni da parte della confederazione Uil, non per una questione formale quanto sostanziale. Precisazioni che, purtroppo ad oggi non sono arrivate. Ci auguriamo che episodi simili non abbiano più a ripetersi, in quanto indeboliscono l’unità, la forza dei lavoratori e l’efficacia della lotta, a vantaggio di inutili individualismi.
Entrando nel merito della questione, la FP CGIL non può che condividere e fare proprie le conclusioni scaturite dall’ assemblea dei lavoratori, che a ragione, si dichiarano nettamente contrari alla chiusura della Prefettura di Isernia. Vorremmo capire quali siano le motivazioni che inducono il governo a decretare l’abbandono dei presidi di legalità e sicurezza in un territorio a forte rischio di infiltrazioni criminali, come quello isernino, data la sua contiguità geografica con zone ad alta concentrazione malavitosa.
Non ci stancheremo mai di ripetere che la riorganizzazione dei servizi sul territorio non può e non deve rispondere a logiche ragionieristiche che calpestano i diritti fondamentali dei cittadini, degradano il territorio e smantellano lo Stato mettendo in serio pericolo la sicurezza, la convivenza sociale , la coesione, l’integrazione e la legalità. Allo stesso tempo non si può rendere precario il lavoro di professionisti che quotidianamente svolgono responsabilmente e con alto senso del dovere, le proprie funzioni. Prima di tagliare sul fronte dei servizi e del lavoro si taglino i veri sprechi, le infinite consulenze, gli affitti stratosferici pagati dopo aver venduto le sedi di proprietà, si combatta in maniera decisa l’evasione fiscale e la corruzione, che sono il vero cancro del Paese.
Per queste ragioni la FP Cgil Molise continuerà la mobilitazione unitaria affinchè la Prefettura di Isernia non venga soppressa.