Il 24 maggio l’Italia entra in Guerra. Forse quella notte di 100 anni fa il Piave realmente mormorava calmo e placido, come recita la canzone di Ermete Giovanni Gaeta, mentre i fanti italiani si recavano al confine per combattere la Grande Guerra; da quella data trascorsero tre anni prima che il conflitto giungesse al termine e ci vedesse vincitori, furono anni durissimi, di sofferenza e privazione, ma quando quegli stessi fanti riattraversarono il Piave per tornare a casa, si trovarono davanti un mondo diverso da quello che avevano lasciato, un mondo nuovo, un mondo migliore.
Ancora oggi, il Piave simboleggia il luogo dove, per la prima volta venne a formarsi il senso di appartenenza alla Patria, ed ancora oggi, le note della canzone del Piave aiutano a riscoprire le radici della nostra identità nazionale. Il 24 maggio sono nati gli italiani, dal sangue delle trincee versato da migliaia di connazionali è nato l’amor patrio che arde ad oggi nei nostri cuori.
Nonostante sia palese il tentativo, peraltro mal riuscito, di mitigare gli entusiasmi per le celebrazioni del 24 maggio, noi riteniamo sia doveroso ricordare questo giorno come l’evento che ha realmente unificato l’Italia sia come nazione, sia come popolo. Anche ad Isernia si registra la totale latitanza dell’amministrazione Brasiello che, a differenza della solennità concessa alle celebrazioni per il 70esimo del 25 aprile, risulta totalmente e colpevolmente assente per un centenario che riaccende l’amor patrio in tutti gli italiani. Purtroppo, e spesso con consapevole colpevolezza, si ricordano solo gli aspetti tragici della Grande Guerra, ignorando il senso e la complessità di ciò che fu davvero.
Per questo il “Forum Provinciale del Centrodestra” ha deciso di iniziare la propria attività sul territorio partendo dalla commemorazione del centenario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, primo di una serie di eventi e che si svolgeranno su tutto il territorio provinciale. Nelle difficoltà si riparte da ciò che unisce, per questo, domani 24 maggio, alle ore 10:30, ci ritroveremo ai piedi del monumento ai caduti di Isernia per deporre una corona di allora in memoria di quanti hanno sacrificato la loro vita per regalarci un’identità nazionale. Abbiamo scelto Isernia perché è il capoluogo di provincia, perché qui il silenzio assordante del sindaco Brasiello (che ricordiamo essere anche il Presidente della Provincia) riecheggia con maggior vigore, perché in centinaia furono gli isernini che persero la vita al fronte che oggi meritano di essere ricordati con onore e rispetto.
Forum Provinciale del Centrodestra: amministrazione Brasiello latitante, Celebriamo il 24 Maggio
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