L’Università delle Generazioni ha inviato una lettera al presidente dott. Giovanni Mastrostefano e agli altri giovani che hanno da poco costituito l’associazione “IAM – Identità Alto Molisana” e che recentemente hanno annunciato di volersi impegnare per rilanciare Agnone e l’Alto Molise a cominciare dall’attrattiva turistica dei ”Milk-End” cioè i fine settimana dedicati alla degustazione dei latticini locali, una delle più concrete risorse di queste montagne. Nella missiva Domenico Lanciano, responsabile dell’associazione culturale da lui fondata nell’ottobre 1993, saluta la neonata associazione giovanile e chiede ai giovani che la costituiscono un incontro per un “travaso” e un “confronto” intergenerazionale su temi condivisi o da condividere inerenti specialmente la difesa e la valorizzazione territoriale, in campo demografico, socio-economico-culturale.
Lo stesso Lanciano propone intanto ai giovani IAM di realizzare un fumetto (o ad altra forma espressiva) che possa intitolarsi “La famiglia Latticini”. Tale storia romanzata, illustrata e multimediale potrebbe descrivere la famiglia dei derivati del latte (formaggi di varie forme, mozzarelle, burro, ricotta, ecc.) in dialogo tra di loro per spiegare ad adulti e a bambini (e, quindi, anche ai turisti ospiti dei “Milk-End”) i luoghi dei pascoli e di produzione, le caratteristiche, i pregi ma anche le avvertenze nel consumo dei latticini, nonché ogni tipo di prodotto lavorato e conservato dai Caseifici. Insomma un “vademecum” per meglio apprezzare i latticini.
Oltre allo strumento multimediale “La famiglia Latticini” che potrebbe raggiungere pure le scuole nel contesto dell’educazione alimentare, l’Università delle Generazioni propone di esaminare la possibilità di creare un nuovo prodotto denominato “Milk-steak” (stecca di latte) molto simile alla cosiddetta “stracciata” ma confezionata pure per “single” oltre che per famiglie, poiché già da tempo le monoporzioni per persone sole conquistano sempre più consistenti fette di mercato. L’effetto monoporzione potrebbe interessare altri tipi di latticini, compreso il caciocavallo che solitamente con il suo peso di circa un kilogrammo a confezione necessita di una troppa impegnativa tipologia di consumo e conservazione che non tutti sanno o possono permettersi.
Ovviamente, conclude Lanciano esortando i giovani e anche tutti i caseifici, non ha più senso per l’Alto Molise produrre tanti latticini (alcuni dei quali premiati pure all’estero) senza poterli evidenziare in una Mostra-Mercato o in una “Fiera dei Formaggi” come più volte sollecitato negli ultimi venti anni dall’Università delle Generazioni, che aveva ottenuto pure consensi e promesse.
Domenico Lanciano