Sabato 8 marzo, presso la Provincia di Isernia, si è tenuto un incontro promosso dall’associazione EURIDIT e dalla Provincia di Isernia (Ufficio Politiche Attive del Lavoro – Centro per l’Impiego) sul tema “100% Made in Italy – Un nuovo percorso di sviluppo per il settore moda che valorizzi i territori e le competenze manifatturiere”. Nel protocollo d’Intesa sottoscritto a dicembre da 18 aziende si prevede: la costituzione di una “rete di imprese” volta a creare una organica forma di cooperazione produttiva e commerciale per competere efficacemente sul mercato; la richiesta di riconoscimento di “Distretto Moda”, ai sensi della L.R. 8/2004, per l’area di Pettoranello del Molise al fine di promuovere il sistema produttivo locale e le competenze presenti nel nostro territorio; la creazione di un “laboratorio/incubatore” presso l’area di Pettoranello del Molise, per creare un polo di recerca/sviluppo di servizi per il settore e favorire l’insediamento di nuove aziende nell’area.
Nel corso del dibattito è emersa l’ampia condivisione “istituzionale” (Provincia, Finmolise ecc.) e sociale sul tema della valorizzazione delle produzioni “100% made in italy”, sempre più richiesto dal mercato, e, in particolare, sulla proposta di: creazione di una (o più) rete di imprese ora realizzabile dopo l’accordo collaborativo con “progetto ALTOITALIANO” specializzato nella fase distributivo/commerciale; istituzione, ai sensi della L.R. 8/2004, del “Distretto Moda” per l’area di Pettoranello del Molise
.La proposta di acquisto della ITTIERRE, da parte del “Gruppo Colella”, rappresenta una importante novità che può aprire delle importanti e positive prospettive per il futuro della ITTIERRE e del settore stesso. Rileviamo infatti, dai comunicati diffusi dagli Organi di informazione, che la proposta di “acquisto” formulata prevede lo “sviluppo di un polo industriale della moda con l’obiettivo di aggregare le micro e piccole imprese in un unico contenitore logistico ed un centro servizi integrato attraverso l’utilizzo degli spazi (Pettoranello del Molise o Monteroduni).Obiettivi questi che si muovono in piena sintonia con la proposta “distrettuale” e con la creazione di un “laboratorio/incubatore” contenuta nel richiamato protocollo d’intesa e illustrato nell’incontro dell’8 marzo.
Considerato inoltre che la proposta del “Gruppo Colella” (nella sua ipotesi di sviluppo) non appare, alla luce di una prima e sommaria valutazione, alternativa alla proposta IKF, riteniamo importante l’avvio di una “costruttiva riflessione” tesa a ricondurre le diverse iniziative in cantiere all’interno di una proposta capace di valorizzare, nel rispetto delle singole autonomie ed esigenze/scopi, le competenze professionali e imprenditoriali del settore. E’ chiaro che questo proposta di “reindustrializzazione” dovrebbe essere “attivamente” coordinata dalla Regione Molise e sottoposta all’attenzione del “tavolo” nazionale. Il tema della “reindustrializzazione/rilancio del sistema manifatturiero” infatti, rappresenta un tema centrale nell’attuale dibattito politico nazionale ed europeo.
A riguardo segnaliamo l’avvio di una importante iniziativa denominata “il cantiere della reindustrializzazione” con la quale la Regione Veneto intende creare un “modello di intervento” di reindustrializzazione riproducibile in altri contesti territoriali. In una logica di “best practices” può rappresentare un importante riferimento.