Emicrania cronica e cefalee da uso eccessivo di analgesici: è questo il tema del corso ECM, che si svolgerà, venerdì 11 aprile, presso il Polo Didattico del Neuromed. Ad organizzare il corso la dr.ssa Anna Ambrosini, Responsabile del Centro per lo studio e la cure delle cefalee dell’IRCCS Neuromed, in occasione del VI° Congresso della Sezione Regionale Lazio-Molise della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC).
Un appuntamento importante in cui si confronteranno clinici, ricercatori e operatori sanitari coinvolti nell’area delle Cefalee e del Dolore Neuropatico, con un programma che vuole ricondurre i contributi più recenti della ricerca avanzata, i risultati di interventi e procedure terapeutiche innovative e le evidenze sperimentali a supporto di nuove ipotesi e definizioni cliniche e fisiopatologiche di questi disordini, ad una chiave di lettura unificante, costantemente riconducibile agli obiettivi concreti di un Sistema di Cure – Headache Care – aderente ai fondamenti di uno standard assistenziale qualificato, validato, sicuro, economico ed in linea con quanto accreditato a livello Europeo.
“L’emicrania è uno dei disordini neurologici più comuni interessando circa il 15-20% della popolazione generale, e sicuramente la più frequente tra le cefalee potenzialmente disabilitanti – afferma la dr.ssa Anna Ambrosini – Nell’1-3% della popolazione generale tale patologia si manifesta in modo pressoché quotidiano, configurando un quadro nosologico di “Emicrania cronica” che spesso porta lo sfortunato paziente che ne sia affetto ad usare in modo eccesivo di farmaci sintomatici, sia specifici che aspecifici. Tale abuso di analgesici comporta a sua volta un aggravamento della cefalea di origine e l’insorgenza di una cefalea secondaria proprio all’uso eccessivo di antidolorifici. Tali situazioni sono di difficile gestione per il paziente, che vive un’esperienza di dolore quotidiano spesso disabilitante e sempre gravemente limitante le attività quotidiane, difficilmente controllato da farmaci sintomatici che spesso usa più volte al giorno, e che può portare a risvolti negativi importanti per la sua vita lavorativa, familiare e sociale e a ripercussioni importanti sul piano psicologico e psichiatrico”.
Un particolare approfondimento sarà rivolto all’analisi di quadri clinici complessi che spesso non riescono ad essere trattati con i farmaci comunemente utilizzati per la prevenzione dell’emicrania perché di dimostrano solo parzialmente efficaci o del tutto inefficaci.
Sono quindi stati sviluppati negli anni diversi protocolli di trattamento farmacologico, non farmacologico e chirurgico (soprattutto in termini di neuro modulazione), con una situazione in continua evoluzione sul piano delle conoscenze scientifiche e dei trials clinici.
“Una formazione allo scopo di una diagnosi corretta e della scelta di un trattamento adeguato (sia farmacologico che chirurgico) si impone quindi non soltanto nello studio dei Medici di Medicina Generale ma anche in quella di Neurologi e Neurochirurghi che non abbiano approcci frequenti alle cefalee, e dei Medici Specialisti che, pur non occupandosi prevalentemente di cefalea ma dovendo gestire patologie in cui la cefalea sia un sintomo frequente, desiderino maggiori competenze sui possibili trattamenti. – continua la dr.ssa Ambrosini – Questo si propone il corso che vorremmo realizzare, con il prezioso contributo del maggior esperto internazionale di neuromodulazione nelle cefalee e l’apporto di alcuni tra i più noti esperti di cefalea nazionali”.