Sul 5G si muove la Provincia di Isernia. L’ente locale ha infatti dato seguito ad una diffida inviata nelle settimane scorse dal Codacons in cui si chiedeva di attivarsi per tutelare la salute della popolazione dai rischi connessi alla nuova tecnologia.
Nello specifico l’amministrazione provinciale di Isernia ha inoltrato a tutti i Comuni di competenza l’istanza del Codacons, affinché prendano visione della diffida presentata dall’associazione in cui si chiede di vietare la sperimentazione del 5G sul territorio.
Nell’istanza Codacons si leggeva testualmente:
“in merito all’avanzare della tecnologia 5G, un’attenzione particolare deve essere posta al fenomeno dell’inquinamento elettromagnetico, sempre più diffuso e alla sempre maggiore preoccupazione per i rischi che, dalla propagazione di onde elettromagnetiche, possono derivare alla salute umana e alla salubrità dell’ambiente soprattutto per la circostanza che ad oggi vi è l’impossibilità di valutare le emissioni delle antenne che utilizzano la tecnologia 5G, vista la mancanza di informazioni tecniche e in assenza delle garanzie necessarie circa il rispetto da parte delle antenne 5G degli standard minimo emissione.
In Italia, alcune città, tra cui Scanzano Jonico in Provincia di Matera, si sono opposte alla sperimentazione o installazione del 5G, iniziata senza alcuna garanzia e in un assordante silenzio. Con riguardo alla esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza suscita preoccupazione gli effetti che la crescente diffusione degli impianti di telecomunicazione e telefonia cellulare causa alla salute dell’uomo, in quanto vi è un nesso di causalità tra l’esposizione ai campi elettromagnetici ed il verificarsi di talune patologie, per cui tale situazione nel campo della salute pubblica e della tutela dell’ambiente si traduce in un presupposto essenziale per i pubblici poteri per intervenire, cautelativamente, al fine di evitare che il danno sia definitivo e quindi irreparabile”.
Il Codacons chiedeva quindi ai Sindaci di “applicare il principio di precauzione e vietare l’attività di sperimentazione e/o installazione della tecnologia 5G stante la potenziale fonte di rischio, finché non saranno forniti dati scientifici attendibili e certi che escludano categoricamente ogni conseguenza pericolosa per la salute umana”.
Intanto il Codacons ha invitato tutti i gestori delle Tlc a confrontarsi con i tecnici dei consumatori e con i cittadini sulla pericolosità del 5G e sul principio di precauzione, nel corso di un apposito convegno che sarà organizzato dall’associazione.