In continuità con il progetto intrapreso a sostegno del Punto Nascita di Isernia, LeNeoMamme hanno consegnato ai reparti di Ostetricia, Ginecologia, Nido e Pediatria il dono simbolo della sinergia creatasi con il personale sanitario: “Gioia rappresenta per noi tutta la fiducia e il supporto che abbiamo spontaneamente offerto in questi mesi al reparto nascita”. Gioia è la riproduzione di una neonata, un manichino professionale utilizzato per la pratica dell’allattamento al seno, delle dimensioni e del peso di un neonato. LeNeoMamme hanno regalato anche una bilancia pesa persona destinata all’ambulatorio di gravidanza a rischio.
Cogliamo l’occasione per informare i cittadini di Isernia che nel Punto Nascita di Isernia è stata attivata già da qualche mese la pratica del rooming in. In linea con quanto stabilito dal Piano Sanitario Regionale 2013-2015 e a seguito anche dell’Accordo Stato-Regioni 2010, che pone crescente attenzione sull’umanizzazione delle cure materne e pediatriche in ospedale, si sta lavorando nel tentativo di rimuovere gli ostacoli organizzativi e funzionali che si frappongono alla pratica del rooming in e al sostegno dell’allattamento al seno (DCA n. 8 2013 Regione Molise).
Precisiamo che questo argomento è stato oggetto del seminario formativo “Percorso Nascita – Standard di appropriatezza ed efficacia per l’implementazione del rooming in in un punto nascita di I livello”, svoltosi ad Isernia il 23 e 24 Settembre presso il vecchio Ospedale di Largo Cappuccini.
Il corso, tenuto dalla Dott.ssa Patrizia Proietti – coordinatrice dell’area territoriale ASL Roma 2 e Tutor Valutatore Unicef -, ha visto la partecipazione di medici ginecologi e pediatri, ostetriche, infermiere e di tutti gli operatori sanitari degli Ospedali F. Veneziale di Isernia e San Timoteo di Termoli.
Le due giornate formative si sono articolate in una parte teorica, che ha visto la partecipazione anche delle mamme interessate, e una parte pratica che si è svolta in reparto, finalizzate all’acquisizione di competenze per il supporto efficace alla madre e al neonato attraverso un approccio empatico e basato sull’ascolto. Attenzione particolare è stata posta sul concetto di bonding, letteralmente legame madre-neonato, e sull’empowerment genitoriale, ovvero sul creare le migliori condizioni che permettano alle madri e i padri di far ricorso alle proprie risorse di accudimento e al neonato di adattarsi alla vita extrauterina.
La pratica del rooming in è parte fondante di questo approccio, poiché favorisce notevolmente le probabilità di successo dell’allattamento esclusivo al seno e garantisce il rispetto della fisiologia della lattazione e la piena soddisfazione della richiesta del neonato, che non può avere limiti di numero e durata delle poppate e che si basa sul riconoscimento dei segni precoci di fame. Essa rappresenta, inoltre, un fattore cruciale di miglioramento della salute della diade madre-figlio sia in termini del corretto nutrimento del neonato e della sua immunizzazione e protezione dal rischio metabolico a medio e lungo termine, sia in termini di un migliore recupero psico-fisico della madre nel post-parto, oltre che come fattore di protezione da alcune neoplasie che possono interessare il seno e le ovaie.
Altre pratiche che promuovono questo approccio consistono nella promozione del contatto “pelle a pelle”, da attuare entro i primi 30 minuti di vita, e del breast crawl, ovvero la marcia spontanea del bambino verso il seno, nella posticipazione del bagnetto del neonato, nell’aspirazione del muco solo se necessaria e nella possibilità di trascorre le due ore di osservazione post-partum insieme al bambino, nell’introduzione delle dimissioni “precoci” (dalle attuali 72 ore di vita del neonato alle 48 ore); consuetudini in parte già introdotte anche ad Isernia in condizioni ottimali di gravidanza fisiologica a termine e in assenza di patologie neonatali.
E’ importante ribadire che tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione instauratasi tra gli utenti e il personale del reparto poco meno di un anno fa, quando LeNeoMamme hanno inviato una lettera aperta ai primari di ostetricia, ginecologia, nido e pediatria perché potessero adeguarsi alla dichiarazione congiunta OMS/UNICEF “I 10 passi per proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento al seno” ed acquisire gli standard per aderire all’iniziativa internazionale “Ospedali amici dei bambini e delle bambine”. La proposta è nata dalla volontà di portare sempre più famiglie a scegliere il Punto Nascite di Isernia, che ha molte potenzialità oltre che numerosi punti di forza.
Tutto questo è per noi mamme un passo concreto verso la realizzazione di standard d’eccellenza (***in allegato come info box i dieci passi***) nel settore dell’assistenza sanitaria pubblica alla gravidanza, al parto e alla puericultura di ispirazione nordica.
Dobbiamo ringraziare pubblicamente i medici e tutto il personale dei reparti di ginecologia, ostetricia, nido e pediatria per aver reso possibile la creazione di una vera e propria squadra. Oggi possiamo affermare di essere testimoni di cambiamenti all’avanguardia ispirati da un dialogo costruttivo tra utenti e operatori sanitari, che potrebbe portare il nostro ospedale all’eccellenza alla quale ambiamo sempre con coraggio e determinazione.
La nostra fiducia nelle istituzioni è totale, come pure la nostra disponibilità a collaborare per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini. Ci auguriamo che le risorse che abbiamo messo a disposizione della collettività possano avere continuità e che il Punto Nascita di Isernia possa crescere ancora negli anni.
Info box
I dieci passi per l’allattamento
-Definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario.
-Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo.
-Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell’allattamento al seno.
-Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario.
-Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati.
-Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica.
-Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr’ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale.
-Incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento.
-Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell’allattamento.
-Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.