Donato Bruno, candidato di Forza Italia alla Corte costituzionale, risulterebbe indagato dalla Procura di Isernia relativamente al fallimento della Ittierre, azienda tessile molisana con 600 dipendenti oggi in cassa integrazione. La notizia è stata inizialmente divulgata da ‘Il Fatto Quotidiano’ e poi ripresa da Rai News. Donato Bruno, parlamentare di Forza Italia è candidato a diventare il giudice della Corte costituzionale”, il suo coinvolgimento è relativo alla vicenda del fallimento della Ittierre di Pettoranello (IS) , in particolare al rapporto tra Bruno e Chimenti, uno dei tre commissari straordinari dell’azienda, che avrebbe affidato proprio a Bruno, un incarico da curatore fallimentare direttamente dal legale del valore di 2,5 milioni di euro. Il senatore, alla notizia, ha replicato “non ricevuto alcun avviso di garanzia, non mi risulta essere indagato” . Questa lipotesi di reato, prevista dall’articolo 228 del codice fallimentare, che riguardaerebbe Bruno e che non è stata smentita dalla Procura: “Il curatore che prende interesse privato, in qualsiasi atto del fallimento, direttamente o per interposta persona o con atti simulati, è punito con la reclusione da due a sei anni e interdizione dai pubblici uffici”, l’indagine è ancora nelle fasi preliminari, la posizione di Bruno è quindi al vaglio di procura e Guardia di Finanza.
Donato Bruno (FI) , candidato alla Consulta, è indagato dalla Procura di Isernia
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