“Disturbi alimentari: diagnosi precoce e prevenzione”. Obiettivo porre l’attenzione sul tema in Molise

Anoressia nervosa, Bulimia nervosa, Binge Eating sono alcuni dei Disturbi del Comportamento Alimentare che rappresentano ormai una vera e propria epidemia sociale. Coinvolgono sempre più fasce della popolazione con un progressivo abbassamento dell’età d’esordio, fino a vedere bambine di 8/10 anni che si ammalano. Si stima che solo in Italia ne soffrano tre milioni di ragazzi. L’Anoressia, poi, è la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti d’auto.

 

Per porre l’attenzione sul tema e per promuovere anche in Molise il progetto di una rete di assistenza che possa sostenere ed aiutare i ragazzi e le loro famiglie, l’IRCCS Neuromed ha organizzato oggi un convegno ECM (Educazione Continua in Medicina) dal titolo “Disturbi alimentari: diagnosi precoce e prevenzione” che ha visto la presenza dei massimi esperti nazionali in materia e i rappresentanti degli enti territoriali.

 

Responsabile scientifico dell’incontro la dottoressa Laura Dalla Ragione Direttore della Rete DCA dell’USL Umbria 1 e Docente dell’Università Campus Biomedico di Roma. “Registriamo un aumento di bulimia nervosa – dice Laura Dalla Ragione – piuttosto che di anoressia nervosa. Si è abbassata l’età di esordio, e il disturbo riguarda anche i maschi che prima erano in qualche modo esenti”.

Nel primo anno di storia di malattia le probabilità di guarigione sono molto più alte. Per questo la grande sfida dei prossimi anni riguarda proprio la prevenzione. “Noi siamo in grado di curare questi disturbi però non siamo ancora in grado di bloccare l’epidemia. Le campagne di prevenzione devono riguardare tutta la popolazione: nel mondo della scuola, dello sport, nel mondo dei mass media e nel mondo delle diete; questi sono i quattro settori che il Ministero della Salute ha individuato come campo di azione. Dal punto di vista epidemiologico il Molise presenta la stessa incidenza delle altre Regioni – continua la psicoterapeuta – cambia però la rete di assistenza. In Molise la rete di assistenza non c’è. Ci sono gli ospedali quali presidio salva-vita, ma non ci sono gli ambulatori o le strutture residenziali dedicate. L’incontro di oggi promosso dal Neuromed servirà forse a sensibilizzare ed a provare a costruire una Rete per questa Regione”.

 

La scuola e la famiglia sono in prima linea nella lotta ai disordini alimentari, parte attiva della rete di intervento. “Il ruolo della scuola è quello di saper osservare e leggere i ragazzi – afferma la professoressa Rossella Gianfagna, Dirigente scolastico dell’Istituto L. Pilla di Campobassononché dialogare con le famiglie e le altre Istituzioni. Perché la scuola da sola non può farcela, deve collaborare e chiedere aiuto anche in questo settore. Poi si può intervenire dal punto di vista della prevenzione attraverso una serie di attività didattico-educative”.

Prevenzione e diagnosi precoce come priorità assolute. I Disturbi Alimentari sono essenzialmente disturbi della mente e quindi, prima ancora che compaiano i segni fisici della malattia (come la magrezza), sono già presenti da tempo quelli psicologici, che in modo sotterraneo invadono idee e pensieri dei ragazzi. Un inizio che può essere molto subdolo e insidioso. È importante condividere i propri dubbi con il medico di famiglia o il pediatra, e rivolgersi quanto prima ai servizi specialistici.

 

 

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