È passato circa un anno dal 29 novembre 2015, quando il Santo Padre dava inizio al Giubileo Straordinario della Misericordia con l’apertura della prima Porta Santa a Bangui, in Africa, e non a Roma, considerata da sempre il centro della cristianità. Un gesto ritenuto allora fuori dagli schemi, simbolo di una chiesa aperta all’accoglienza del prossimo e decisa a vivere fuori dalle mura dei luoghi canonici. Uno dei tanti segni con i quali Papa Francesco ha voluto spiegare concretamente la misericordia, fil rouge di quest’anno Santo Straordinario che ormai volge al termine.
Una settimana prima della solenne chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro che sarà effettuata da Papa Francesco, verranno chiuse in tutte le diocesi del mondo le singole Porte Sante Diocesane.
La diocesi di Isernia-Venafro vivrà questo momento così solenne domenica 13 dicembre nelle due celebrazioni presiedute dal vescovo Mons. Camillo Cibotti
e che riguarderanno le due porte sante: nella Concattedrale di Venafro alle ore 12,00 nella Cattedrale di Isernia alle ore 18,00.
Volge al termine, dunque, un anno molto intenso disseminato di celebrazioni e di eventi spirituali che certo non esauriscono l’impegno della Chiesa ma alla luce del messaggio giubilare ne rafforzano la testimonianza. L’avere partecipato a qualcuna delle celebrazione del passaggio della Porta Santa, aiuti i cristiani a tenere sempre fisso nel cuore che abbiamo un Dio Padre buono e fedele in cui sperare, a cui ritornare. Chiuse le Porte sante delle cattedrali, ci si può augurare che restino aperti per la Chiesa cantieri di ricerca e di riflessione seria che portino a compimento quanto lo Spirito ha iniziato attraverso le parole e i gesti di papa Francesco