Le Provinciali 2014 sono ormai archiviate; per la prima volta nella storia dell’Ente di via Berta, si sono celebrate elezioni di secondo grado per la scelta del Presidente e dei dieci consiglieri che lo affiancheranno nei prossimi due anni. Determinanti, come da previsioni, i voti espressi nell’alto Molise, zona questa nella quale, per uno strano meccanismo di ponderazione, il “peso” di ogni voto era maggiore che nel resto della Regione (Isernia e Venafro compresi). È finita con la vittoria di misura di Luigi Brasiello sul candidato del centrodestra Alfredo Ricci e con un’affermazione più netta della lista di centrosinistra che, anche se per poco, ha ottenuto sette consiglieri su dieci. La scelta del centrodestra di correre uniti ha, però, pesato consentendo a Ricci un’ottima prestazione lasciando intendere che, nonostante la sconfitta, c’è ancora un tessuto di amministratori sul territorio disposti a spendersi per il rilancio della coalizione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. ” Archiviata la fase della competizione è tempo di trarre un bilancio delle consultazioni provinciali 2014 che, per la prima volta, si sono svolte in “sordina” caratterizzate da un sistema di voto di secondo grado con peculiari indici di ponderazione a seconda dei diversi territori– afferma il coordinatore regionale Filoteo Di Sandro – Come da previsioni, facili a farsi se a scegliere sono i soli amministratori, la vittoria è andata a Luigi Brasiello ed alla lista di centrosinistra che si aggiudica sette dei dieci seggi disponibili. Ma l’analisi non può prescindere da un dato: se in termini relativi e ponderati la vittoria è del centrosinistra – forte anche dell’appoggio non certo marginale del governo regionale – in termini assoluti la scelta di correre uniti, fatta dal centrodestra su iniziativa proprio di Fratelli d’Italia, si è dimostrata vincente.
Alfredo Ricci ha raccolto, attorno alla sua figura, molti consensi anche trasversali – basti pensare che sull’area Isernia/Venfaro la sfida è terminata 28 a 18 per Ricci – cosa che apre sicuramente la via per una seria riflessione all’interno della maggioranza consiliare del capoluogo Pentro, essendo mancati a Brasiello i voti della sua stessa maggioranza (sulla carta di 21 consiglieri); solo questo “originale” sistema di voto ha penalizzato Ricci che non poteva contare sui voti dell’alto molise amministrati entrambi dal centrosinistra.
Se analizziamo i dati delle liste, poi, si nota come, pur crescendo in parte il divario – grazie anche alle candidature dei singoli consiglieri – il centrodestra unito ha dimostrato ancora una volta di poter contare su una fitta rete di amministratori sull’intera area della provincia. Hanno prevalso, ovviamente, i numeri delle maggioranze di centrosinistra che amministrano molte delle realtà locali, forse diverso sarebbe stato il risultato se la voce fosse stata data ai cittadini.
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale incassa un duplice risultato positivo; da un lato siamo ben felici di poter leggere nel centrodestra compatto una nostra vittoria, essendone stati i promotori già da molto tempo, dall’altra abbiamo dimostrato di avere una buona rete di amministratori amici sul territorio che ci configurano come secondo partito della coalizione dopo Forza Italia. Rammarico va espresso per i nostri due candidati, Luciano Bucci ed Arnaldo Rossi, che, nonostante il bel risultato personale e del gruppo, non sono tra gli eletti, essendosi equamente distribuite le preferenze.
Il messaggio che viene fuori è chiaro: il centrodestra unito ha le carte per ripartire, per riconquistare il governo regionale e rappresentare un punto di riferimento per la maggioranza degli elettori molisani che si conferma essere di area. Non possiamo fermarci, tra due anni abbiamo un consiglio provinciale da riconquistare per aprire la via alle regionali”.
Di Sandro: Provinciali archiviate, ma la scelta del centrodestra di correre uniti è risultata vincente
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