L’Associazione Cultura e Solidarietà – sottolinea una nota a firma del presidente Aldo Di
Giacomo – ritorna ad esprimere netta contrarietà al “Progetto Pizzone II” per la costruzione
di una mega centrale idroelettrica da 300 Mw in aree rientranti nel perimetro di siti di Rete
Natura 2000, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e condivide la recente iniziativa
delle guide ambientali escursionistiche molisane ed abruzzesi. Se dovesse passare il
progetto dell’Enel – sottolinea Di Giacomo – l’habitat naturalistico verrebbe
irrimediabilmente colpito.
Di fatti, lo studio progettuale, essendo basato sullo spostamento, continuo, delle risorse idriche dal lago di Castel San Vincenzo a quello della Montagna Spaccata e viceversa, provocherebbe notevoli innalzamenti ed abbassamenti delle acque contenute negli invasi artificiali, rendendo le aree attorno ai due bacini, per motivi di sicurezza, e non solo, inutilizzabili. Altro che Progetto di conservazione dell’Orso ed impegni della Regione Molise di salvaguardia-tutela della fauna. Come evidenzia il Comitato No Pizzone II costituito dalle guide ambientali escursionistiche ci sarebbe un impatto devastante sui territori e le prospettive di sviluppo locale, in aree interne già duramente colpite dai fenomeni di spopolamento ed invecchiamento demografico.
Con il nuovo documento e dopo le assemblee popolari a Castel San Vincenzo, ad Alfedena, a
Campobasso e il presidio davanti al consiglio regionale della Regione Molise – sottolinea
Di Giacomo – è necessario coinvolgere le intere comunità molisana ed abruzzese ed alzare
il livello della mobilitazione.