Scandalosa è stata la “campagna” per impedire che anche nella struttura del Sayonara di Isernia si potessero accogliesse i profughi, e indegne di un paese civile sono le voci diffuse ad arte da costoro secondo cui “i negri” se accolti in quel quartiere “potrebbero molestare le studentesse del vicino liceo”. La misura è colma. La città di Isernia deve isolare questi vigliacchetti in nero, sempre “bravi” a prendersela con i più deboli tanto quanto sono portati a strisciare davanti ai potenti. Manifestano il loro odio di classe, quello dei ricchi contro i poveri. Parliamo di persone, tra cui molte donne e bambini inermi, che fuggono disperatamente dall’ dall’inferno, dalle torture, dagli stupri e dalla fame, che gli stessi governi imperialisti del “civile occidente” hanno contribuito a creare; e che arrivano dopo aver subito i peggiori maltrattamenti, quando non muoiono per terra o nel mare.
Sulla loro pelle, senza ritegno, anche ad Isernia si cerca di seminare paure facendo leva sugli istinti più grezzi e subumani; paure del tutto spropositate, poiché l’ultimo dato del Viminale registra nel Molise 1.147 profughi in centri temporanei di accoglienza, pari solo allo 0,36% della popolazione ! Tra l’altro molti di loro vogliono andare via dall’Italia, per raggiungere parenti e conoscenti in altri paesi e gli viene impedito dagli altri fascismi d’oltralpe (Ventimiglia docet!).
Nondimeno è motivo di vanto che il Molise sia la prima regione per accoglienza, in rapporto alla popolazione. Anzi, sono proprio le regioni più povere d’Italia, come il Molise, ad avere il maggior tasso di accoglienza in rapporto alla popolazione, come da tabella allegata; mentre quelle più ricche, tra cui quelle governate dai colleghi di Mazzuto (il leghista molisano), stanno agli ultimi posti e cercano anche di “scaricare” tutta accoglienza al Sud, peraltro con sparate criminose, come quelle di abusare del potere pubblico per tagliare arbitrariamente fondi ai comuni che partecipano all’accoglienza.
I fondi europei destinano 35 euro al giorno per profugo accolto, suscettibili peraltro di ribasso nella gare di appalto, che vanno ai privati affidatari, i quali ovviamente vi lucrano sopra, anche illecitamente con extra profitti, come dimostra “Mafia Capitale” (o, meglio, mafia del capitale).
Ed in proposito ribadiamo la nostra proposta: basta con la privatizzazione del servizio di accoglienza e le sue speculazioni sulla pelle dei migranti; si costituisca, con le stesse risorse pubbliche, una struttura pubblica regionale articolata sul territorio, in collaborazione con altre competenze specifiche nel settore sociale e del’accoglienza, gestita sotto il controllo democratico e pubblico, dei lavoratori e dei profughi beneficiari.
Occorre respingere ed isolare con forza i tentativi di aizzare la gente contro i profughi che uno sparuto gruppetto fascista, anche ad Isernia, sta cercando vigliaccamente di cavalcare, pure con mozioni consiliari: non è una novità che questi servi del potere cercano di sviare la rabbia sociale verso falsi obiettivi, anziché contro i padroni, i banchieri, le mafie varie, e i loro governi di ogni colore, veri responsabili della crisi e delle miserie, comprese quelle da cui fuggono gli attuali migranti.
Se i capitalisti e i banchieri, i loro governi e i loro partiti di destra o di “centrosinistra” stanno riducendo in miseria le masse italiane, comprese quelle molisane, non è di certo colpa degli immigrati.
Anzi, mai come oggi tornano attuali l’appello di Marx ed Engels e l’internazionalismo proletario: unire i lavoratori, gli sfruttati e gli oppressi di ogni nazionalità, contro gli oppressori di ogni paese, non avendo nulla da perdere se non le proprie catene.
Tiziano Di Clemente (PCL)