Il Comune di Isernia è stato chiamato a pronunciarsi su un ordine del giorno del consigliere comunale Fabrizio di FI, per dire “no all’accoglienza dei migranti ”.
Di fronte ci sono disperati che fuggono da situazioni di cui anche l’imperialismo occidentale è responsabile, tra guerre, morti, miserie, torture, stupri, l’atroce fascismo islamico dell’Isis, lasciati in preda ai trafficanti di esseri umani; e che quando trovano qui un “lavoro”, grazie alla illecita legge Bossi- Fini sulla “clandestinità” vengono ricattati e ridotti in quasi schiavitù. Basta vedere cosa accade nei campi del Basso Molise .
Questa propaganda reazionaria non è solo frutto di speculazione elettorale; è soprattutto un grave pericolo sociale per i messaggi nefasti che diffonde in città.
Ed è di pochi giorni la notizia che un branco di studenti medi isernini del liceo scientifico ha pestato uno studente al motto “Via da questa scuola venafrano….” L’idiozia razzista e il vuoto culturale, significano solo barbarie, ma occorre aggredirne le cause.
C’è bisogno di una ferma risposta contro chi fa leva sui più bassi istinti subumani, pur di dirottare la rabbia sociale su falsi capri espiatori. Il “populismo” infatti non significa fare “l’interesse del popolo” , bensì ingannarlo, facendogli credere di stare dalla sua parte mentre si agisce per conservare il sistema che lo opprime.
Si tratta di unire ciò che il potere tenta di dividere con le idiozie fasciste e leghiste: gli sfruttati e gli oppressi, migranti o italiani, non hanno interesse a farsi la guerra tra poveri, ma solo ad unirsi contro gli sfruttatori capitalisti, banchieri e i loro partiti di destra o di “centrosinistra”.
Sono gli stessi capitalisti che con le pseudo cooperative supportate da politici fascisti o del PD, hanno saccheggiato milioni di euro, destinati all’accoglienza e “all’integrazione”, arricchendosi sulla pelle di migranti e rom.
Con l’occasione, ricordiamo che il Comune di Isernia aveva anni or sono un progetto sui migranti, denominato “La Casa nel Mondo” : che fine ha fatto ? Per parte nostra occorre riprenderlo, ovviamente sotto il controllo democratico, a gestione pubblica.
Si ricorda al consigliere Fabrizio che non è di certo colpa dei migranti se a Isernia dilaga la disoccupazione, si taglia il pronto soccorso o si colpiscono salari e pensioni. Così come il malcapitato studente pestato non ha alcuna colpa nell’essere “un venafrano” che studia a Isernia.
Certo, il consigliere di FI ha respinto l’accusa di razzismo, bontà sua: ma a prescindere dalla sue effettive intenzioni, dovrebbe rendersi conto delle conseguenze socialmente pericolose del messaggio che lancia, con la sua losca mozione: istigare alla guerra tra poveri contrapponendo disoccupati isernini contro migranti, utilizzati come capro espiatorio. Oggettivamente questo alimenta un clima di istigazione razzista.
Ecco perché invitiamo tutti i consiglieri comunali a respingere la mozione e lo stesso consigliere Fabrizio a ritirarla.
Ecco perché insistiamo anche a Isernia sull’attualità dei valori di uguaglianza e di giustizia sociale, propri della Resistenza, dell’Antifascismo anticapitalistico e di classe.