Dalla Grecia, i nostri contatti con l’EEK, ci fanno comprendere come il trionfo del NO contro le politiche criminali ed antisociali della Troika è stato un grande momento non solo per il popolo greco, ma per tutti gli oppressi dell’Europa e del mondo.
Per questo anche dal Molise, a partire dalla sinistra politica e sindacale presente nella nostra regione, in ogni lotta locale in difesa dai tagli e sacrifici, dobbiamo contribuire alla nascita di un movimento europeo e internazionale che si opponga alla barbarica austerità permanente imposta dalle istituzioni imperialiste dell’FMI e dell’UE.
Tutti nemici della classe lavoratrice e delle masse impoverite hanno unito le loro forze per assicurare una vittoria del “sì” ma sono stati sconfitti, nonostante una campagna impressionante di intimidazione del popolo greco, organizzata dai centri del capitale globale, con il taglio della liquidità delle banche imposta dalla BCE nella settimana del referendum, appoggiata da tutti i partiti e i media borghesi greci ed europei, e dai vescovi greci.
Anche il Partito stalinista greco (KKE) ha boicottato il “no”, facendo appello al voto nullo o all’astensione, nella sua folle e settaria politica, che poi si risolve in sostanza nella collaborazione con la troica locale, e la cui bussola rimane l’auto conservazione come apparato burocratico.
Come ci fa sapere il nostro partito fratello di Grecia, l’EEK, “una nuova fase di radicalizzazione rivoluzionaria è iniziata”, ma sono già in corso le minacce di reazione della borghesia greca e dei suoi partiti.
Soprattutto occorre agire perché le masse greche spingano la dirigenza di Syriza a non perseverare nella trappola dei negoziati con gli strozzini della Troika, e all’appello di unità con i partiti greci di destra e di “centrosinistra” che sono al servizio dei banchieri. Da tali negoziati non potranno uscire che arretramenti e sacrifici, peraltro aprendo la strada a movimenti reazionari, razzisti e fascisti (di cui in Grecia già v’è già un triste ricordo).
Come sostiene l’EEK, “abbiamo vinto una battaglia, ma la lotta di classe continua, fino alla vittoria finale del potere ai lavoratori e del socialismo in Grecia e in tutta Europa”.
Occorre andare avanti: partendo da un governo dei lavoratori, che inizi la sua opera dalla cancellazione del debito usurario, nazionalizzi senza indennizzo le banche sotto il controllo sociale, tassi in modo progressivo i ricchi e gli armatori, impedendo così la corruzione e recuperando le risorse per l’occupazione e i servizi essenziali, per una vita dignitosa delle masse oggi impoverite e rapinate dalla Troika, dai capitalisti europei e globali.
Insomma: con il movimento greco, un nuovo capitolo della crisi capitalista e della rivoluzione si è aperto e l’EEK si prepara ad organizzare la Terza Conferenza Euro-mediterranea dei movimenti sociali e delle organizzazioni rivoluzionarie d’Europa, dei Balcani e della regione mediterranea, che si terrà ad Atene dal 18 al 20 luglio, per elaborare insieme un’analisi della situazione attuale, una prospettiva per la lotta ed un comune piano d’azione.
Anche dal Molise seguiremo tali lavori, per legare le lotte locali a tale prospettiva anticapitalista, l’unica che concretamente può farci uscire dalla crisi, ed evitare ulteriori sacrifici che si annunciano anche per le masse popolari molisane.
Altrimenti, anche per il Molise, rimarrebbe la solita austerità antisociale permanente, imposta dalla Troika, ed attuata in loco dalla giunta regionale e dalle giunte comunali.