“Un’emozione profonda per il nostro Molise e per il mondo, il ritrovamento del dente di un bambino di Homo heidelbergensis vissuto 600 mila anni fa. Il Molise, già un unicum in Europa proprio con il sito paleolitico La Pineta di Isernia, ancora di più adesso scrigno di ricchezze di inestimabile valore culturale, storico e archeologico. Grazie alla passione e al lavoro quotidiano condotto dalla Soprintendenza ai beni archeologici del Molise e dall’Università di Ferrara festeggiamo una scoperta attesa e ricercata da anni: i resti dell’uomo. Si tratta di un arricchimento straordinario per il nostro patrimonio archeologico già pieno di peculiari antichità mai rinvenute altrove.Compito di tutti adesso sostenere con la dovuta cura questa scoperta, destinata, ne siamo certi, a essere accompagnata da nuove scoperte, altrettanto importanti ed emozionanti, mettendo in campo gli strumenti necessari a promuovere una ricchezza immensa che fa del Molise terra di richiamo di estremo valore. A noi l’impegno e il dovere di saper cogliere con intelligenza e sensibilità, sotto il profilo della ricerca, della cultura, dell’occupazione, del turismo, questa opportunità che la Storia ha voluto consegnarci”.
Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.