Un bilancio “senza identità e senz’anima”. Questo il commento di Giacomo d’Apollonio, consigliere comunale di ‘Isernia in Comune’, dopo l’approvazione del documento contabile, ieri, a Palazzo San Francesco. Partendo dal presupposto che i tagli dello Stato agli enti locali e la Legge di Stabilità 2013 non consentono di agire in autonomia e libertà, d’Apollonio ha sottolineato come l’opposizione di centrodestra, per il bene esclusivo della collettività, abbia derogato dai termini previsti dal 2° comma dell’art. 227 del Testo Unico degli enti locali (che stabilisce come, 20 giorni prima del Consiglio comunale, il bilancio debba essere posto all’attenzione dei consiglieri).
Tutto ciò per consentire, in tempo utile, ai competenti Uffici amministrativi di procedere ad eventuali pagamenti di spettanze a favore di imprese e attività economiche che vantano crediti nei confronti del Comune, nonché dipendenti dell’ente stesso che ne attendono giustamente il saldo, magari entro la fine dell’anno in corso. Ma, dopo ciò, ha bocciato senza appello il bilancio, specchio di un’amministrazione definita “assolutamente deludente e priva di progettualità”.