Unire le forze per alleviare il disagio avvertito da molti cittadini, maggiormente a causa della
pandemia, e per sostenere i volontari sempre pronti ad aiutare il prossimo.
Questa l’intenzione comune del presidente del CSV Molise Gian Franco Massaro e del sindaco di Isernia Piero Castrataro di cui si è parlato durante l’incontro che i due hanno avuto. Si è trattato di un faccia a faccia piacevole, in cui è stata aperta una riflessione su
bisogni e istanze del mondo del volontariato e sulla possibilità di proseguire la
collaborazione avviata lo scorso 30 novembre.
In quell’occasione il CSV Molise organizzò il primo confronto pubblico tra Castrataro e gli
enti del Terzo Settore e, nella sala Consiliare di Palazzo San Francesco, vennero gettate le basi di una strategia volta a rendere più forte la presenza del volontariato sul territorio.
Il primo cittadino ha fatto visita alla sede di via Patriarca, mostrando ancora una
volta sensibilità verso i problemi con cui convivono le tante persone che vengono assistite dalle associazioni e al contempo attenzione proprio alle esigenze dei volontari che operano tra mille difficoltà, ma col supporto costante del Centro di servizio.
Durante il dibattito aperto ieri, il presidente Massaro ha innanzitutto illustrato al primo
cittadino di Isernia il quadro del volontariato locale, con un particolare riferimento alle
organizzazioni che lavorano nel campo della disabilità, dopodiché ha spiegato l’ambito di
intervento del CSV Molise, quindi i servizi che eroga gratuitamente in favore del Terzo Settore: consulenza su bandi, statuti, bilanci e normative, promozione di corsi di formazione, diffusione di comunicati stampa inerenti progetti e iniziative, e altro ancora.
Il sindaco Castrataro, da parte sua, si è detto desideroso di pensare a una partnership che
consentirebbe all’amministrazione di contare su una mediazione importante e fattiva tra la base del non profit e la massima istituzione cittadina.
Allo studio c’è un protocollo d’intesa tra Comune di Isernia e Centro di servizio che
varrebbe, appunto, come uno strumento utile a mettere in connessione le tante associazioni operative sul territorio e che quotidianamente fanno riferimento al CSV e a rafforzare il legame con l’amministrazione.