In questi giorni di preparazione alla campagna elettorale che porterà alla ridefinizione dell’amministrazione comunale di Isernia sono numerose le voci che tendono ad una presa di distanza dai cosiddetti partiti tradizionali. Molti dei possibili candidati scelgono la via del “civismo” cercando così di attrarre un numero più ampio di consensi, tuttavia c’è anche chi, fiero della propria esperienza politica si schiera su una posizione diversa. L’ex Assessore Antonio Scuncio, infatti, non disdegnando l’impegno in prima persona, lancia un appello a partiti e movimenti che abbiano, però una chiara collocazione politica.
Ho letto, nei giorni scorsi, numerose dichiarazioni da parte di esponenti politici locali tendenti ad aperture più o meno ampie al cosiddetto fenomeno del “civismo” a tutto svantaggio dei partiti tradizionali che appaiono sempre più marginalizzati. Devo ammettere che la cosa mi ha lasciato perplesso; se da un lato, infatti, ritengo quanto mai importante coinvolgere direttamente nello scenario politico persone e/o movimenti che sono espressione di esperienze meramente civiche (mondo del volontariato, dello sport, della cultura), dall’altro ritengo imprescindibile il coinvolgimento di chi si occupa di politica per passione e per ideologia.
L’appartenenza ad un partito politico, la condivisione di un’idea, la scelta di campo netta e determinata non possono considerarsi degli elementi negativi, al contrario rafforzano una coalizione e permettono la creazione di quella filiera istituzionale che dalla realtà comunale arriva fino alla rappresentanza parlamentare. Chiarezza, trasparenza, coerenza nelle posizioni – cose peraltro richieste a gran voce dai cittadini – non possono che passare attraverso coalizioni chiuse ai cosiddetti trasversalismi e guidate saldamente da un’idea politica precisa.
Se questo non bastasse va anche considerato che l’esperienza maturata in anni di militanza partitica e di conseguente esperienza amministrativa forse non sono poi un male così grande se si considera che l’ultima esperienza amministrativa di Isernia – esaltazione del civismo e del trasversalismo – è stata decisamente un fallimento sotto tutti i punti di vista ed ha determinato la fine anticipata della consiliatura.
Credo dunque che sia arrivato il momento di affidare la città a persone coerenti sotto il punto di vista politico forti anche di una solida esperienza amministrativa alle spalle; per questi motivi resto a disposizione della città affinché il centrodestra possa tornare a governare, come fatto egregiamente con Melogli, e si possa restituire agli elettori chiarezza. Non è più il tempo degli equivoci e/o di tentennamenti, abbiamo le carte in regola per giocare degnamente questa partita, ma bisogna avere il coraggio di scendere in campo occupandone una parte ben determinata.”