Il Comitato Pro Ospedale Veneziale appresa dai giornali la notizia del probabile commissariamento del Commissario Frattura non può che restare francamente perplesso; è una storia tutta italiana quella dove un Commissario non vede respinto o impugnato il proprio piano ma rischia di essere a sua volta commissariato. Condidorio, presidente del Comitato, evidenzia come la lotta contro il piano di riorganizzazione aziendale previsto per la Sanità molisana sia da riscrivere non perché si debba eliminare il rapporto pubblico-privato.
Il privato, sostiene Condidorio, ha il diritto di “coesistere” con il pubblico, non però di prevaricarlo o peggio di sostituirsi ad esso.
Il piano Frattura o qualsiasi altro piano di riorganizzazione aziendale e sanitario di eguale impostazione non può mai funzionare fino a quando non metterà al centro il cittadino, fino a che la Sanità, pubblico o privata che sia, non tenga conto che la sua esistenza è tale in virtù “dell’esistere delle persone “; del fatto che i cittadini sono la manifestazione di bisogni e di necessità concrete reali e che non possono essere ridotti a meri numeri, quali frazioni o moltiplicazioni di posti letto piuttosto che di capitali da investire o peggio da spartire.
La Sanità pubblica così come quella privata è fonte di lavoro, di professionalità e non dovrebbero per questo divenire il teatrino di interessi privati e/o esclusivamente politici determinando in tal senso disagio sociale e disservizio.
Il cittadino, la persona, ha dei diritti riconosciutigli dalla Carta costituzionale italiana e dalla Carta europea sui diritti dell’ammalato; il cittadino molisano paga le tasse come tutti i cittadini e in tal senso senza alcun privilegio né campanilismo deve poter fruire di una sanità razionalmente distribuita sul territorio senza sprechi, efficiente, che garantisca sicurezza e professionalità.
Il pubblico ha gravi e lacunose responsabilità nei confronti della Sanità molisana gli errori sono tanti ma non per questo possono diventare essi stessi il paradigma di riferimento con cui delegittimare la Sanità pubblica a esclusivo vantaggi di quella privata.
Il cittadino deve poter scegliere sempre fra pubblico e privato senza alcun obbligo verso l’uno o l’altro.