L’articolo-intervista al presidente dell’ordine degli ingegneri, nonché progettista del Lotto Zero, comparso alcuni giorni fa sulla stampa locale, mostra in modo esemplare come viene condotta la politica delle grandi opere in Italia e nel Molise.
Grandi opere e cittadinanza
In una nazione dove le regole del confronto pubblico sono normalmente stravolte, noi cittadini, invece di discutere con coloro che dovrebbero essere i nostri naturali interlocutori, e cioè i rappresentanti delle istituzioni politiche, siamo costretti, ” ob torto collo”, a interloquire con figure professionali il cui compito dovrebbe essere puramente consultivo.
Già nel maggio scorso, In occasione della conferenza stampa per la presentazione del Comitato No Lotto Zero, l’allora sindaco di Isernia Brasiello, si era fatto scudo di un altro tecnico progettista. Peccato che l’unica contestazione da lui fatta al Comitato fu la correzione al rialzo dei costi: dai 120 milioni di euro da noi denunciati, a144!! Grazie ingegnere!
In quella stessa circostanza il primo cittadino pensò di cavarsela dichiarando pubblicamente che, a parer suo, l’opera non sarebbe mai stata finanziata. Ci saremmo quindi aspettati che facesse del tutto per fare risparmiare alla comunità una montagna di denaro, opponendosi alle richieste di Bonifica s.p.a., società assegnataria del progetto.
E invece, appena un mese dopo, la Giunta comunale di Isernia, con delibera n.63 del 25/06/2015, ha incrementato il costo dell’opera che è passato da circa 144 a circa 170 milioni di euro, arrivando così a quasi 32 milioni a km. Almeno fino a ieri, quando grazie all’articolo-intervista, apprendiamo che i tecnici parlano ancora di 144 milioni. Che una grande opera non sia in pieno controllo del quadro economico è un elemento molto inquietante.
A fronte delle continue assicurazioni che le cifre iniziali non sarebbero cambiate, facciamo presente che in Italia è noto che l’aumento medio dei costi finali per le opere pubbliche è del 265% rispetto alle previsioni di partenza e il Lotto Zero sta seguendo questo trend.
Grandi opere e finanziamenti
Non essendo il LOTTO ZERO inserito in alcun piano di opere pubbliche manca totalmente di finanziamenti.
A questa osservazione si risponde ipotizzando percorsi di approvazione del progetto da parte degli enti interessati che non sono affatto scontati. Il progetto ha un costo di circa 3 milioni e 800.000 euro, dei quali 1 milione e 400.000 già erogati. Domanda: se il progetto definitivo (che dovrà essere ultimato entro Settembre 2017) non fosse approvato o non ci fossero i fondi per cantierarlo, perché stiamo pagando per un’ opera che forse non vedrà mai la luce? Il Lotto Zero entra a pieno titolo nel lungo elenco di opere pubbliche che divorano denaro della collettività rimanendo del tutto virtuali, insieme al Ponte sullo Stretto di Messina e, più vicino a noi, l’Autostrada del Molise.
Grandi opere: rischi e benefici
Risparmio tempi di percorrenza: ha già risposto il collega coautore dello stesso progetto, quando dichiarò che l’opera non avrebbe avuto alcun impatto sulla questione in oggetto. Ma insomma, mettetevi d’accordo!
Problematiche del traffico riguardante il quartiere S.Lazzaro: non hanno nulla a che vedere con i flussi veicolari extracittadini interessati dal Lotto Zero, basterebbero un paio di rotonde agli ingressi del quartiere, come da noi proposto, per risolvere buona parte del problema.
A proposito del rischio che corrono le sorgenti del fiume Sordo, I’ intervistato vola alto citando illustri professionisti, omettendo di dire che tutte le relazioni tecniche non escludono in maniera categorica la potenziale contaminazione delle sorgenti, e infatti le diverse relazioni si dilungano in particolari raccomandazioni. Noi pensiamo che in tale caso valga la regola del principio di precauzione per salvaguardare un bene naturale così prezioso.
Se poi dobbiamo spendere 170 milioni di euro per accrescere il valore delle case di Forlì del Sannio, come riportato dall’articolo, non sappiamo se prendere l’argomento sul serio oppure stendere un velo pietoso e andare oltre.
Lotto 0 e occupazione
E veniamo alle cose serie. Non sappiamo in base a quali calcoli o valutazioni vengano fuori i numeri, non essendoci alcuno studio o documento ufficiale sull’argomento. “L’ultima possibilità per la Provincia d’Isernia” per contrastare la disoccupazione consiste, a detta del presidente degli ingegneri, in quest’opera che darà lavoro a circa 200 persone e al massimo per 2 o 3 anni! Un’ altra dichiarazione del coautore del progetto, nel corso di una pubblica assemblea all’ex Lavatoio, prevedeva che il cantiere avrebbe occupato un centinaio di persone. Un consiglio: alla prossima uscita pubblica consultatevi prima di dare i numeri!
Ma questo dell’occupazione e del lavoro, e parliamo di lavoro dignitoso e duraturo, è questione troppo seria per essere liquidata con una battuta o affrontata superficialmente. Siamo più che sicuri che un diverso impiego delle ingenti risorse che servirebbero per questo progetto così distruttivo per l’ambiente (2 gallerie e otto viadotti per 5km. di strada , con muri di contenimento che arrivano a17 metri di altezza, quanto un palazzo) porterebbe a un numero di gran lunga superiore di occupati, in lavori e in opere di cui il nostro territorio ha estremo bisogno. Abbiamo fatto e continueremo a fare proposte alternative che riguardano centinaia di opere di messa in sicurezza delle strade, della loro manutenzione, del contenimento delle frane, della cura preventiva del territorio che crea buona, produttiva e durevole occupazione. Proponiamo il potenziamento della rete pubblica dei trasporti, a partire dalle nostre disastrate ferrovie che hanno bisogno di massicci investimenti pubblici per arrivare ad una rapida elettrificazione dell’intero sistema regionale su rotaie .
BUONE OPERE PER UNA BUONA E MAGGIORE OCCUPAZIONE E’ QUELLO PER CUI NOI CI BATTIAMO!
Riguardo le prossime iniziative del “COMITATO NO LOTTO ZERO” preannunciamo una serie di ricorsi all’indirizzo di vari organi di controllo, che, oltre gli argomenti citati, trattano altri aspetti che renderemo noti successivamente e sui quali stiamo raccogliendo l’adesione di un vasto fronte formato da COMITATI, ASSOCIAZIONI, SINDACATI, RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI e PARTITI, oltre a singoli cittadini.
Abbiamo inoltre presentato una interrogazione a firma di quattro parlamentari che sarà discussa alla Camera dei Deputati nei prossimi mesi.
LA NOSTRA OPPOSIZIONE AL LOTTO ZERO RIGUARDA L’OPERA NEL SUO COMPLESSO, E PERCIO’ NON CHIEDIAMO DELLE MODIFICHE O INTEGRAZIONI, MA IL SUO DEFINITIVO ACCANTONAMENTO.
Attendiamo una convocazione da parte del Commissario Prefettizio di Isernia col quale abbiamo avuto un primo incontro, durante il quale abbiamo posto diverse questioni riguardanti i pericoli potenziali per le acque e il rispetto delle leggi inerenti la salvaguardia dell’aria, visto che la nostra Regione ha già avuto anni fa un richiamo dal Ministero dell’Ambiente per le sue inadempienze.
Chiederemo ai futuri candidati a sindaco di Isernia e agli schieramenti che li sostengono quale è il loro orientamento rispetto all’opera e cosa intendono fare, perché, al di là del dibattito che al momento è in corso tra il nostro Comitato e i progettisti, pensiamo che qualunque decisione sarà presa dovrà avere un carattere politico, coinvolgendo l’intera comunità.
E TALE DECISIONE E’ TALMENTE IMPORTANTE CHE LA CLASSE POLITICA SE NE DEVE ASSUMERE LA RESPONSABILITA’ E NON NASCONDERSI DIETRO AI TECNICI.
“COMITATO NO LOTTO ZERO”
Comitato No lotto Zero: Non essendo il LOTTO ZERO inserito in alcun piano di opere pubbliche manca totalmente di finanziamenti
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