CISL Poste Isernia: eletta Annalisa Stefanelli

Al congresso della CISL Poste che si è tenuto il 22 febbraio, è stata eletta Annalisa Stefanelli, infatti toccherà a lei guidare la compagine della CISL Poste sul Territorio isernino.
Il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro, ai congressisti racconta come fino a qualche giorno fa sembrava che il treno della quotazione della seconda tranche fosse una certezza, con le solite parole che spesso infiammano: mercato, servizi competitivi, attrattività di investimenti esteri ecc…
La realtà dei fatti è diversa – riferisce Antonio D’Alessandro ai congressisti Pentri -, i dubbi sul prosieguo della privatizzazione aumentano in ogni ambiente della politica, delle istituzioni, del
sindacato, dei consumatori.
In occasione dell’audizione di Francesco Caio alla Commissione Parlamentare di vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti, – racconta Antonio D’Alessandro alla platea – si era avvertita una certa fuggevolezza alle domande della Presidente sen. Anna Cinzia Bonfrisco in merito alla rischiosità degli investimenti
degli italiani clienti di Poste Italiane su prodotti di terzi venduti presso gli uffici postali. Silenzio totale, invece, in merito all’esistenza o meno di incentivi economici a favore del personale capace di vendere meglio e di più. E, come si sa, in questi casi conviene vendere di più i prodotti su cui si possono rastrellare commissioni maggiori, che sono per l’appunto i prodotti di terzi ma distribuiti da Poste Italiane, con il rischio di disincentivare l’interesse verso il risparmio postale. Ora si dà il caso che gli italiani diano i propri risparmi alle Poste Italiane proprio perché ritengono di darli allo Stato e per questo si fidano di Poste Italiane. Quei risparmi da Poste Italiane passano a Cassa Depositi e Prestiti, che così può finanziare l’investimento pubblico per la crescita del Paese. Ma se i soldi verranno indirizzati verso prodotti finanziari magari più redditizi, che non sostengono la crescita del Paese, dove andremo?
Altro elemento fondamentale – continua Antonio D’Alessandro – è la spaccatura all’interno della compagine governativa, la posizione del Sottosegretario Antonello Giacomelli, privatizzare le Poste, è un errore strategico perché rappresenta la cassa dei risparmi degli italiani. In questo senso, la privatizzazione evidenzia rischi e comporta implicazioni: “i risparmi degli italiani saranno destinati a rimpinguare i portafogli dei grandi fondi finanziari internazionali”. Un grido di allarme di non poco conto,
non solo nel merito, ma perché indica anche una spaccatura non facilmente ricucibile all’interno del governo. Insomma il treno della privatizzazione di Poste sarà anche sul binario, ma da qui a dire che sta giungendo a destinazione ce ne corre.
Infine, altro elemento è la componente non irrilevante dei dipendenti. Antonio D’Alessandro Segretario Interregionale della CISL Poste, al congresso della SLP ad Isernia, ha stigmatizzato le pressioni nei confronti del personale che è stressato con obiettivi da raggiungere e sollecitato con incentivi che rischiano di snaturare il tradizionale rapporto di fiducia tra Poste Italiane e i suoi clienti. La cosa più singolare – conclude Antonio D’Alessandro – da Isernia è l’atto di accusa del sindacato SLP nei
confronti della finanziarizzazione dell’azienda promossa dall’AD Caio a scapito dei processi di sollecitazione della digitalizzazione del Paese a cui Poste potrebbe dare un impulso determinante che
nessun altro soggetto potrebbe dare. Insomma uno scontro tra un top management che gioca a fare il banchiere e a snaturare l’azienda (facendo evaporare la responsabilità sociale ed economica di Poste Italiane nei confronti del Paese) e il sindacato che si rivela inaspettatamente come la vera forza di modernizzazione dell’azienda per il ruolo che essa può giocare nella digitalizzazione dell’Italia.

Commenti Facebook