Riceviamo e pubblichiamo
Nuova svolta per il Volontariato molisano. A Castelpetroso, in provincia di Campobasso, sabato 16 ottobre, presso l’Hotel Fonte dell’Astore, si è tenuto un corso di alta formazione con una partecipazione ed un consenso che da anni non si registrava in Molise. Sembrava di essere tornati all’entusiasmo dei tempi della partenza dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV). E qui viene da ricordare che, in questo settore, il nostro piccolo Molise è stato spesso un antesignano in Italia (in questa regione il sistema è nato tra i primi, nel 1997), è stato portatore di importanti iniziative innovative (tra cui la creazione della Colonna Mobile di Protezione Civile) e ideatore di diversi sistemi di indirizzo e riscontri operativi, come possono testimoniare gli oltre 15 anni della mia attività giornalistica attraverso il periodico Volontariato News Molise. Doverosi, quindi, gli apprezzamenti al Presidente del CSV per l’impegno e per il successo dell’iniziativa che va condiviso con lo spessore dei relatori, con tutto lo Staff del Centro, con la moderatrice, e soprattutto con gli autorevoli ospiti d’oltre regione per la chiarezza e per gli importanti messaggi trasmessi; proficuo e costruttivo l’apporto dei giornalisti relatori, del rappresentante della Regione, degli Ordini dei Giornalisti e dei dottori commercialisti. In definitiva tutti interventi importanti e chiarificatori, confermati dall’interesse ex post che sta riscuotendo l’iniziativa.
Ma veniamo alla giornata di lavoro, tra i saluti e le comunicazioni, aperto il Presidente del CSV Molise Gian Franco Massaro che, nell’elogiare il volontariato locale, ha chiesto tra l’altro maggiore ascolto e collaborazione alla Pubblica Amministrazione (messaggio raccolto prontamente dall’Assessore Filomena Calenda e dalla Consigliera regionale Patrizia Manzo), manifestando anche l’interesse di creare un movimento che possa animare un più proficuo colloquio tra l’Ente e le associazioni. Ha fatto seguito il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, Vincenzo Cimino che, nell’incoraggiare il Volontariato molisano, ha esaltato il valore della comunicazione sociale parlando da “volontario” (durante la pandemia la sede dell’ordine non ha mai chiuso, nell’ultimo anno, in silenzio, sono stati organizzati 150 corsi di formazione in remoto) e da “giornalista” che ha condiviso appieno questa manifestazione invitando alla partecipazione tutta la categoria; ha pure rappresentato i sempre maggiori problemi della stampa e degli edicolanti, rivolgendo un accorato appello ai molisani a tenere in vita i giornali che sono uno strumento di crescita e di stimolo. Ha concluso affermando che dalle piccole cose si cresce e il Molise, pur nelle sue piccole dimensioni, lo ha dimostrato riscuotendo recentemente un bel successo nazionale attraverso la diffusione del Corso dei segni per persone con disabilità; non ha mancato di denunciare che in Molise non esiste ancora alcuna rassegna stampa sottotitolata e che il suo sogno è di dare voce, occhi e udito a chi non ne ha. Ha poi fatto seguito il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Isernia Alberto Santolini che ha apprezzato il riavvicinamento della categoria al sistema dei CSV, grazie alla nuova legge ed ha preannunciato un cambio di mentalità della categoria nei confronti delle associazioni che stanno andando verso nuove direzioni.
Nel corso delle successive relazioni, tutte moderate con bella puntualità da Valentina Ciarlante, mi ha colpito particolarmente:
1) la coerenza e l’obiettività delle comunicazioni del direttore generale del Ministero competente, Alessandro Lombardi, che ha definito la riforma una grande opportunità, spiegandone dettagliatamente tutte le valenze; infatti, la riforma non deve essere vista come mero adempimento ma come una nuova strategia delle associazioni per migliorare la qualità dei loro interventi; ha anche chiarito che alcuni ritardi sono da attribuire ai tanti cambiamenti normativi ed all’avvio di nuove procedure, specialmente per quanto riguarda il Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS). E qui la palla non poteva che passare al sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato, insieme con il Volontariato i primi destinatari della manifestazione;
2) e infatti la nuova presidente nazionale del coordinamento dei CSV Chiara Tommasini, ha opportunamente parlato proprio di questo, dopo un breve excursus sui dati statistici dei CSV in Italia ((800 dipendenti, 350 punti territoriali, la partecipazione di circa 9.000 organizzazioni di volontariato alla gestione dei CSV. Ecc.), sul nuovo sistema di controllo Nazionale (che cura l’amministrazione della cassa con fondi provenienti dalle fondazioni di origine bancaria per circa 40 milioni di euro annui destinati alle attività dei CSV, l’accreditamento dei Centri, gli indirizzi, il controllo e l’ adozione di sanzioni in caso di irregolarità) e Territoriale (uffici distaccati senza autonoma soggettività giuridica alle dipendenza dell’organismo nazionale); entrambi gli organismi sono a maggioranza assoluta delle fondazioni di origine bancaria che ne assumono anche le presidenze.
Sotto l’aspetto politico, poi – oltre a rammentare l’allargamento della platea ad una utenza più articolata che però mette sempre al centro il Volontariato – ha rimarcato il ruolo della sua istituzione (CSVnet) che è quello “ di rappresentanza e di interventi comuni”; ha poi enunciato lo slogan Fare bene, insieme, rappresentare ed evolvere, ha richiamato l’allargamento della platea degli utenti dei CSV prevista dalla nuova legge ed ha poi fatto presente che il suo sodalizio aspira a diventare una vera e propria piattaforma culturale e collaborativa di tutti i Centri, al passo con i tempi, capace di reagire ai profondi cambiamenti dovuti alle nuove dinamiche socio-economiche, aumentate, più di recente, anche a causa della pandemia non ancora del tutto debellata. Ha concluso precisando che il ruolo di servizio dei Centri è quello di promuovere e animare il Volontariato, di fare formazione, consulenza e assistenza, informazione e documentazione, ricerca e documentazione e, infine, di supporto tecnico-logistico. Ha anche illustrato alcune direttrici orientate alla formazione per sviluppare competenze, alla comunità per trasmettere saperi e progetti, al sostegno dei processi di digitalizzazione del Volontariato ed alla sostenibilità per rafforzare il ruolo dei CSV.
3) A seguire il giornalista e sociologo, Gennaro Pignalosa, ha portato avanti il discorso sui valori e le istanze della comunità, rimarcando che il Terzo settore contribuisce in maniera fondamentale allo sviluppo della solidarietà in tale contesto.
4) Coinvolgente poi la spiegazione del giornalista e formatore Giulio Sensi che ha parlato dei processi comunicativi orientati al cambiamento in corso, alla crescita, alla trasparenza, alle performance in una prospettiva tecnologica. Particolarmente interessante la teoria del “punto di equilibrio” tra ostentazione dei risultati e controllo dei risultati reali. Ha concluso segnalando che il ruolo dei CSV è ancora poco noto ed apprezzato in relazione a tutto quanto finora è stato prodotto.
5) Il Dirigente della Regione Molise, Alessandro Cappuccio, ha prioritariamente garantito l’impegno del suo Assessorato ad attuare in tempi brevi la trasmigrazione dei dati delle associazioni nel RUNTS, essendo stato anche favorita la partecipazione del personale, alle numerose riunioni programmate dal Ministero ed effettuate in questi mesi in modalità remoto; ha rammentato i dati del volontariato in Molise (325 organizzazioni, di cui 252 di servizi sociali, 22 culturali, 68 civile, 194 le Associazione di promozione sociale), i finanziamenti regionali di settore (21 progetti per 500.000 euro con riferimento al 2018, 63 per euro 1.459.000 per gli 2019/29 e le successivamente le risorse aggiuntive per 488.000 euro in relazione all’emergenza pandemia).
La giornata ha previsto opportunamente anche interventi del pubblico presente di cui ne riporto, anche in veste di stakeholder (come previsto) alcune testimonianze espresse nel corso della manifestazione, ma anche qualcuna raccolta prima e dopo, quali:
1) richiesta di maggiore assistenza da parte delle associazioni; 2) più informazioni sulla presentazione di progetti regionali; 3) richiesta di ulteriore aiuto per i servizi ai disabili; 4) informazioni sui “reali tempi” di attuazione completa della nuova legge in relazione ai decreti ancora mancanti; 5) il perché dei continui rinvii della partenza del Registro Unico del Terzo Settore (il RUNTS), da alcuni attribuibile allo scarso numero delle adesioni proprio a causa della complessità dell’iter; 6) l’assenza di richiami legislativi alle piccole associazioni “non iscritte” (che forse sono le più numerose e sicuramente più bisognose di assistenza), peraltro poco mitigata dal richiamo, in pochi e labili casi, all’attenzione da parte dei CSV al “singolo volontario” che spesso è espressione o iniziatore delle piccole associazioni, dalle quali nasce tutto il volontariato della gratuità e del dono. Una gran bella occasione, quindi, quella di aver dato voce all’utenza, cosa che spesso non accade, ma anche una opportunità per continuare a fornire nel tempo adeguate risposte necessarie alla crescita e ad una maggiore efficacia del sistema. Da parte nostra, con spirito di servizio e nell’interesse di tutti, contiamo di continuare a portare avanti queste istanze anche attraverso interviste.
Maria Saveria Reale