Nel corso di una operazione condotta dai Carabinieri in provincia di Isernia, per contrastare il fenomeno del “caporalato” e dello sfruttamento dei lavoratori a nero, spesso costretti a turni di lavoro massacranti, non adeguatamente retribuiti e ridotti quasi in uno stato di schiavitù, sette persone per lo più titolari di imprese nei settori edile, agricolo e commerciale sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie e Amministrative. L’attività predisposta dal Comando Interregionale Carabinieri “OGADEN” di Napoli ha visto l’impiego di tutte le Stazioni, dei Nuclei Operativi e Radiomobile, del Nucleo Investigativo provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia. I reati contestati alle persone denunciate vanno dalla intermediazione illegale allo sfruttamento lavorativo, fino alle violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Tra i casi più significativi scoperti dai Carabinieri, quello del titolare di un’impresa commerciale del capoluogo “pentro” che pagava gli operai la somma di circa venti euro per una intera giornata lavorativa.