Dopo quanto letto sulle principali testate giornalistiche locali, il gruppo consiliare di minoranza al comune di Isernia “Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale” ritiene doverose alcune precisazioni. A parlare sono i due giovani consiglieri del gruppo consiliare, Pietro Paolo Di Perna (capogruppo) ed Eugenio Kniahynicki.
A seguire le dichiarazioni dei due consiglieri
Eugenio Kniahynicki “Quello che è accaduto ieri in Consiglio Comunale ci lascia perplessi e basati, ma ancor più eclatante risulta quanto erroneamente riportato dalla stampa. Prima dell’inizio dei lavori del Consiglio Comunale, il consigliere Davide Avicolli ha chiesto la parola al Presidente del Consiglio Franco Capone, il quale gliel’ha temporaneamente negata invitandolo ad attendere l’inizio dei lavori. Solo dopo aver dichiarato aperta la seduta, facendo approvare i verbali della seduta del 30 ottobre 2014, il Presidente concedeva la parola dapprima al Sindaco e successivamente al consigliere Avicolli. A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca ed è per questo che sorge spontaneo un dubbio: se il Presidente avesse concesso la parola al Consigliere Avicolli prima di dichiarare aperta la seduta, la stessa sarebbe andata deserta e conseguentemente l’assise si sarebbe riunita oggi in seconda convocazione, invece venendo a mancare il numero legale a seduta iniziata, siamo costretti a vederci negata questa opportunità dovendo riconvocare ex novo il consiglio comunale, con le conseguenti lungaggini di rito.
Ulteriore inesattezza è quella di far apparire il comunicato letto da Avicolli come una conseguenza delle dichiarazioni di azzeramento delle deleghe da parte del Sindaco, ma il documento era già pronto e quindi appare logico pensare che sia accaduto esattamente il contrario ovvero che, il Sindaco, avendo avuto notizia di quanto sarebbe accaduto di lì a breve, abbia tentato di mitigare gli animi della maggioranza attraverso una presa di posizione che altro non è che un tentativo di prendere tempo per risolvere gli evidenti mal di pancia di una della maggioranza non più in linea con l’attuale giunta.
Anche sul documento a firma dei 10 consiglieri dissidenti (5 dei quali componenti della lista “Isernia di tutti”, lista presentata dal Sindaco Brasiello) qualche dubbio sorge. Inizialmente le parole lette da Avicolli sono sembrate un faro nella nebbia di un’amministrazione che ha sempre navigato a vista. Ero piacevolmente sorpreso e compiaciuto fino a quando, al termine di un duro comunicato di sfiducia, i firmatari hanno deciso di abbandonare l’aula, facendo chiarezza su quelle che, a mio avviso, siano le reali intenzioni di tale documento: maggiore visibilità con un’eventuale rimpasto della giunta. Se avessero realmente voluto sfiduciare il Sindaco avrebbero condiviso il documento con la minoranza, invece si è alzato solo l’ennesimo polverone mediatico. Infine è ancor più criticabile l’atteggiamento dei restanti consiglieri di maggioranza (ad esclusione di Cutone, rimasto seduto coerentemente al proprio posto) che, pur non condividendo il documento, abbiano preferito abbandonare l’aula facendo venir meno il numero legale. Alla luce di quanto emerso anche dalle ultime dichiarazioni del segretario del PD di Isernia, Giuseppe De Lellis, credo non ci siano margini di manovra e l’unica alternativa per Brasiello sia quella di dimettersi per tornare il prima possibile alle urne e dare un’amministrazione degna alla nostra amata città.”
Pietro Paolo Di Perna “Alla luce di quanto avvenuto ieri appare evidente che il Sindaco Brasiello abbia perso la fiducia della sua stessa maggioranza. Un gesto eclatante e denso di significato politico quello avvenuto in Consiglio che deve far riflettere specialmente i cittadini. Le diatribe all’interno della maggioranza consiliare, infatti, non hanno fatto altro che paralizzare, in questi mesi, la normale amministrazione della città (il cui bilancio è infatti disastroso), a favore di una lotta intestina e non sempre “segreta” per la divisione di incarichi, assessorati e visibilità dei singoli consiglieri. Ieri, per l’ennesima volta, la nostra città ha dovuto assistere silenziosa alla triste sceneggiata di chi cela, con finti significati morali, la lotta all’interno della squadra di Governo. L’unico gesto di responsabilità – parola abusata forse – sarebbe quello delle dimissioni. Una maggioranza divisa su tutto non può assicurare più decisioni importanti specialmente a fronte della difficile situazione socio – economica del nostro territorio. La nostra città non merita questo, Isernia deve rinascere, per il bene di tutti è opportuno lasciare prendendo atto della propria incapacità amministrativa e restituire la parola agli elettori.”
I Consiglieri Comunale
Pietro Paolo Di Perna
Eugenio Kniahynicki