C’è davvero tanto Alto Molise tra modernità e tradizioni nella tesi di laurea discussa recentemente all’Università Tor Vergata di Roma per il corso di “Economia e Management” da Mariangela Litterio originaria di Pescopennataro, ma residente in Agnone dove i genitori sono i titolari della omonima tipografia sita in Via Roma 27. E di conseguenza c’è nella neo-dottoressa tanto amore per le proprie radici e altrettanta speranza che il nostro territorio possa superare le tante difficoltà socio-economiche le quali oggi impediscono specialmente ai giovani di poter restare tra queste nostre montagne per contribuire a frenare lo spopolamento e la conseguente maggiore desertificazione.
Lo studio della Litterio (intitolato “L’economia del Molise tra modernità e tradizioni: il caso di Agnone e della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli”) affronta, in apertura, l’economia della regione Molise nella sua situazione precedente ed attuale per poi soffermarsi su Agnone, storica città artigianale ormai in doloroso declino. Tra le attività produttive ancora presenti nell’antica “Atene del Sannio”, Mariangela Litterio individua nella millenaria fonderia Marinelli (l’unica rimasta delle numerose fonderie agnonesi) uno dei principali traini dell’economia altomolisana per l’abilità che ha ancora di attrarre, ogni anno, decine e decine di migliaia di visitatori e di turisti, della cui presenza beneficiano altre piccole aziende locali ed il territorio, nonché la zona archeologica di Pietrabbondante e le due preziose riserve Mab della Forestale (anche se, in verità, ormai sempre più spesso accade il contrario).Nell’Appendice, la Litterio ha riportato il testo di cinque illuminanti interviste effettuate ad altrettanti giovani manager, personaggi di punta di quel nuovo Alto Molise che intende reagire allo spopolamento e all’attuale gravissima crisi e cioè l’imprenditore Edoardo Falcione (presidente degli Industriali del Molise), l’avv. Pompilio Sciulli (sindaco di Pescopennataro e presidente dell’A.N.C.I. Molise), il dr. Giampaolo Presutti (ex dirigente amministrativo del Distretto ASREM di Agnone) per quanto riguarda il ridimensionamento e il futuro dei servizi socio-sanitari in questa zona territoriale montana (un tema di grande attualità e di particolare impatto per l’intero comprensorio omogeneo altomolisano e altovastese), il dr. Franco Di Nucci (titolare dell’omonimo caseificio, vice Presidente della Banca Cooperativa Sangro-Teatina e consigliere della CCIAA di Isernia) e, infine, gli artisti fratelli Pasquale ed Armando Marinelli (Grande Ufficiale del Lavoro) contitolari della omonima fonderia di campane, fiore all’occhiello di tutto il Molise, pure perché famosa in tutto il mondo.Chi volesse leggere le 70 pagine di cui si compone questa acuta ed interessante tesi di laurea in “Economia Politica” può trovarne copia nella Biblioteca Comunale di Agnone (sita nell’antico Palazzo San Francesco). Sono pagine ricolme di storia ma anche piene di speranza e soprattutto di “input” su cui riflettere per contribuire a rilanciare un territorio ricco di potenzialità non ancora pienamente utilizzate come l’ambiente incontaminato, l’arte, la cultura e in particolare i prodotti locali che stanno sempre di più facendo espandere, proprio per la loro genuinità, il settore della eno-gastronomia di qualità.
Domenico Lanciano