Nel corso dei lavori riguardanti il “Regolamento per il rispetto del decoro urbano nell’esercizio delle attività economiche”, sul quale la IV Commissione Consiliare, presieduta da Linda Dall’Olio, ha espresso parere favorevole, alla unanimità, rimettendo al Consiglio comunale la conseguente approvazione, si è constatata la necessità di proporre al sindaco l’emanazione di apposita ordinanza riguardante l’esposizione e la vendita di generi alimentari all’esterno dei locali commerciali. Tale iniziativa è stata avallata anche dalla I Commissione Consiliare, presieduta da Bice Antonelli.
L’argomento è stato oggetto di analisi giacché agli uffici comunali competenti erano pervenute numerose segnalazioni per una situazione di generale degrado provocato dalla conduzione di talune attività di commercializzazione di prodotti alimentari, in particolare ortofrutticoli, che espongono notevoli quantitativi di merci all’esterno dei locali di vendita, con occupazione di suolo pubblico che talvolta pregiudica la circolazione pedonale e veicolare, oltre a provocare deterioramento delle condizioni igieniche degli spazi pubblici di pertinenza, dovuto anche al depositarsi di residui organici.
In sede di Commissioni è stato anche considerato che i prodotti destinati all’alimentazione e collocati all’esterno delle attività commerciali sono soggetti al deposito di numerose sostanze nocive all’organismo umano in caso di ingestione, quali polveri sottili, benzene, piombo, anidride solforosa e altro ancora; col conseguente alto rischio sanitario.
Pertanto, il sindaco Luigi Brasiello ha firmato oggi una ordinanza con la quale dispone che i titolari di esercizi commerciali cessino immediatamente l’esposizione e la vendita di generi alimentari all’esterno, con rimozione di tutte le strutture utilizzate per tali fini, sia su aree pubbliche che private. Lo stesso atto sindacale prescrive di non sporcare le aree di pertinenza commerciale né le zone pubbliche ad esse prossime, rimuovendo prontamente qualunque residuo e ripulendo la pavimentazione.
L’ordinanza, però, fa salva l’esposizione di prodotti alimentari effettuata su aree pubbliche specificamente individuate dall’amministrazione comunale.
La polizia municipale effettuerà costanti controlli per verificare il rispetto o meno di tale disposizione, la cui inosservanza comporta la violazione dell’art. 650 del codice penale.