Nessuna disparità di trattamento. Erano due distinte manifestazioni scolastiche, con modalità di svolgimento diversificate; eventi rispetto ai quali il Comune ha agito con i medesimi criteri di equità e di eticità. Ogni polemica, quindi, appare ingiustificata e limitata ad un ambito mediatico». Con queste parole il sindaco Luigi Brasiello ha voluto chiarire la propria posizione rispetto alla concessione o meno della villa comunale per lo svolgimento di iniziative scolastiche.
«Il rilascio di autorizzazioni per occupazioni di aree pubbliche – ha aggiunto – non rientra fra le attribuzioni del sindaco, poiché competenza degli organi tecnici e burocratici dell’ente. In ogni caso intendo personalmente ribadire che l’amministrazione comunale ha sempre operato per garantire ogni collaborazione con le scuole e fra le scuole. Resta, quindi, oscuro il motivo per il quale, questa volta, secondo alcuni avrebbe voluto avvantaggiare un istituto a scapito di un altro».
In effetti, le due manifestazioni al centro della questione appaiono sostanzialmente differenti. La prima, quella della Giovanni XXIII, intendeva coinvolgere oltre mille alunni e consisteva nell’esposizione di lavori degli studenti per alcune ore e per l’intera superficie della villa, compresa la zona interessata da alcune opere di manutenzione. Ciò ha indotto il competente ufficio comunale a ritenere incompatibile lo svolgimento di tali attività con i lavori in corso, pertanto ha negato l’autorizzazione al fine di salvaguardare l’incolumità degli alunni e dei genitori. L’altra manifestazione, quella della San Giovanni Bosco, intendeva invece celebrare il bicentenario della nascita del santo e si è svolta quasi interamente nel cortile della scuola, salvo una fugace iniziativa, della durata di non più un quarto d’ora, che si è tenuta nella piazzetta della villa, nei pressi del chiosco. In questo secondo caso, la brevità dell’evento, la ridotta quantità degli alunni e la limitata area occupata non hanno consigliato precauzioni ostative né vincoli per le procedure.
«Credo che le problematiche che coinvolgono le scuole – ha concluso Brasiello – debbano essere trattate con equilibrio e saggezza, senza dannosi preconcetti. L’autonomia scolastica va attuata anche attraverso il dialogo fra scuola e istituzioni locali, evitando contrasti che rischierebbero di minare la fiducia reciproca e la cooperazione. Il Comune di Isernia è costantemente attento alle esigenze delle scuole cittadine, di tutte indistintamente, convinto del ruolo fondamentale che esse svolgono per la formazione e la crescita culturale delle nuove generazioni».