Riceviamo e pubblichiamo la nota che il sindacato CSA ha inoltrato al Prefetto di Isernia
Ill.mo Sig. Prefetto, molti cittadini spesso si rivolgono a questa Associazione Sindacale per essere assistiti e/o tutelati a vario titolo, segnalando anche eventuali abusi o soprusi che purtroppo avvengono nelle nostre zone.
Spesso hanno segnalato l’installazione di Autovelox da parte di Amministrazioni comunali lungo le nostre strade statali e provinciali e che a loro modo di vedere più che servire ad una azione di prevenzione e di controllo, probabilmente vengono installati per fare soldi.
Riguardo alla installazione degli Autovelox, compete alla Prefettura assicurare e garantire il corretto posizionamento degli stessi e le corrette modalità del servizio.
Infatti codesta Prefettura con nota Prot. N. 6304 del 22.02.2013 a firma del Viceprefetto Aggiunto Sig. Antonio Incollingo attestava solennemente che “questa Prefettura, con la sua continua attività di controllo garantisce una corretta applicazione delle norme che disciplinano l’utilizzo dei dispositivi di controllo elettronico della velocità a mezzo di autovelox fissi e mobili esistenti sul territorio di questa Provincia”.
Purtroppo Sig. Prefetto, con una certa amarezza, abbiamo constatato che codesta Prefettura, nei fatti, si comporta in modo completamente diverso.
Infatti, tutti ricordiamo l’Autovelox installato dal Comune di Macchia d’Isernia lungo la SS. 85; esso era illegittimo, ma funzionava e faceva soldi; la Prefettura non è intervenuta per farlo rimuovere. Anzi, i cittadini che ricorrevano avverso gli illegittimi verbali venivano puntualmente penalizzati dalla Prefettura stessa perché gli dava torto e gli raddoppiava la sanzione; essi così erano costretti a rivolgersi al Giudice di Pace ed ovviamente hanno avuto puntualmente ragione. Tanto è vero che molto spesso la Prefettura è stata condannata a risarcire i cittadini, cosa che ad oggi ancora non fa determinando anche in questo caso una ulteriore anomalia.
La stessa cosa ora si sta verificando per l’Autovelox installato dal Comune di Sesto Campano lungo la SS. 85 direzione Napoli, al Km 12+440.
Ebbene anch’esso è illegittimo. Lo abbiamo detto noi e lo hanno sentenziato i Giudici di Pace, sia di Venafro che di Isernia, però, codesta Prefettura non solo non è intervenuta disponendo la sua rimozione, come fece il “grande” Prefetto ff. Dott.ssa Caterina Valente nel 2011 con gli autovelox illegittimi di Isernia e di Cantalupo del Sannio, ma, ai cittadini che ricorrono avverso gli illegittimi verbali, gli da puntualmente torto e gli raddoppia le sanzioni. I poveri malcapitati sono così costretti a rivolgersi al Giudice di Pace ed ovviamente hanno ragione e la Prefettura viene anche condannata. E guarda caso, chi firma le ordinanze di rigetto dei ricorsi è lo stesso Funzionario Prefettizio che con la nota 6304/2013 diceva di voler assicurare e garantire il corretto uso degli autovelox.
Insomma, qualcosa che non va c’è. Questa Associazione si rivolge alla S. V. innanzi tutto perché è rispettosa della Prefettura ed in essa ripone fiducia e poi perché la S.V. è da poco al vertice della Prefettura di Isernia e probabilmente non conosce molto bene alcune situazioni.
Pertanto si auspica il Suo autorevole intervento in merito.
Feliciantonio Di Schiavi