Appalti truccati: domiciliari per il sindaco di Forlì del Sannio e gli imprenditori Calabrese, Terriaca e Rossi. Obbligo di dimora per Favellato

La Guardia di Finanza di Isernia ha arrestato il sindaco di Forlì del Sannio e tre imprenditori, tra cui il fratello dello stesso sindaco. Il GIP di Isernia ha inoltre disposto I’interdizione dai pubblici uffici per un funzionario della Regione Molise e l’obbligo di dimora per un noto imprenditore della provincia. Gli indagati, unitamente ad altre 138 persone, tra cui numerosi sindaci, funzionari pubblici e imprenditori sono accusati di aver truccato 47 appalti per complessivi 27 milioni di Euro. I fondi erano destinati al dissesto idrogeologico.

Sono complessivamente venti i capi di imputazione contestati nell’inchiesta sugli appalti truccati in Molise che stamattina ha portato all’arresto di quattro persone, tutte ristrette ai domiciliari. Si tratta del sindaco di Forli del Sannio, Roberto Calabrese e degli imprenditori Gianni Calabrese, Donato Terriaca e Angelo Rossi. Nei confronti di un altro imprenditore, Claudio Favellato, il gip ha disposto l’obbligo di dimora.

Questo l’elenco dei Comuni finiti nell’inchiesta della Finanza, coordinata dal procuratore Paolo Albano e dal sostituto Maria Carmela Andricciola,Acquaviva di Isernia, Isernia, Roccamandolfi, Roccasicura, Carovilli, Pescolanciano, Rionero, Forli del Sannio, Cantalupo, Castelpizzuto, Castel San Vincenzo, Cerro al Volturno, Belmonte del Sannio, Castelpetroso Salcito e Limosano. L’ipotesi è turbativa nella libertà di incanti.

Per San Felice del Molise e San Pietro Avellana la Procura procede per istigazione alla turbativa.

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