Riceviamo e pubblichiamo
Investire tempo e risorse per lo sviluppo di un sistema turistico che passi attraversi l’ecologia. Anzi che faccia dell’ecologia il suo punto di forza. L’ecoturismo è una realtà sempre più consolidata anche nel nostro Paese e si sta affermando tra le prime scelte di svago degli italiani. Del resto i tempi ce lo impongono: dalla pandemia al cambiamento climatico, gli effetti di un rapporto non equilibrato con la Natura sono sotto gli occhi di tutti. Quando la Natura, il suo paesaggio, la sua biodiversità e la sua storia possono essere, invece, fonte di ricchezza socio-economica, oltre che umana e culturale. A raccontarlo è la costante crescita di AIGAE, l’unica associazione italiana che dal 1992 raggruppa le guide escursionistiche ambientali. La sola in tutta l’Unione europea. Un’onda verde che nel suo trentesimo compleanno continua a crescere. Oggi i suoi iscritti sono 3.300, 240 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un trend che conferma l’aumento registrato già nel mese di maggio, tanto da far pensare di raggiungere quota 3.500 entro la fine del 2022.
Ma chi è la guida ambientale? È un professionista che accompagna coloro che vogliono passare il tempo libero nella Natura e che svolge attività di divulgazione, didattica, educazione e interpretazione dell’ambiente, con un carattere tecnico-scientifico ma anche con un approccio appassionato e divertente. Senza tralasciare la conoscenza delle comunità locali, nel pieno rispetto del territorio, dei suoi usi, dei suoi costumi e dei suoi paesaggi. Tutto a impatto zero.
“La guida ambientale AIGAE ha una marcia in più”, spiega il presidente dell’Associazione, Davide Galli. “Noi garantiamo a iscritti e utenti copertura legale e assicurativa, oltre che un continuo confronto e un costante percorso di formazione. Assicuriamo, inoltre, una rappresentanza presso tutti gli interlocutori istituzionali: statali, provinciali, regionali. Oltre ad avere sinergie con la grande rete di Parchi e Aree protette dello stivale”, aggiunge. Fattore non di poco conto, se consideriamo che il 70% delle attività escursionistiche si svolge all’interno delle Aree protette e dei Parchi italiani che diventano così fruibili da visitatori di ogni età. Le guide ambientali agiscono come anello di congiunzione tra una corretta fruizione turistica e la tutela dell’ambiente al passo con i tempi.
Del resto, anche se AIGAE ama definirsi “un gruppo di persone normali che accompagna nella Natura altre persone normali”, dobbiamo tenere a mente che si tratta di figure professionali vere e proprie, che creano un guadagno e danno lavoro soprattutto ad una fascia di età in maggiore difficoltà in questo momento storico. A dirlo sono i numeri: le guide ambientali sono al 40% donne, più di due terzi appartiene alla fascia di età che va dai 31 ai 50 anni, la maggior parte di loro ha conseguito una laurea o un dottorato, ma è forte anche la rappresentanza (più di un terzo) di coloro che hanno un diploma di scuola superiore. Il 41% fa la guida a tempo pieno. Parliamo di una realtà che copre più di 2 milioni e cinquecentomila utenti l’anno e che, nel 2018, ha registrato un fatturato di 50 milioni di euro, con un trend in crescita del 3%.
Cosa rende così affidabile, tanto da diventare un punto di riferimento indispensabile, il mondo delle guide ambientali? “Il plus dell’Associazione è, senza dubbio, la formazione. Per diventare una guida ambientale escursionistica è necessario essere in possesso di un’abilitazione regionale di una delle Regioni dotate di specifica normativa o aver frequentato un corso accreditato o aver superato l’esame di accesso AIGAE. Quest’ultima strada è prevista e consigliata per chi già dispone di un’adeguata preparazione naturalistica. Non solo, durante l’anno organizziamo corsi di aggiornamento continuo, affinché le nostre guide siano competenti e professionali e lavorino in stretta alleanza con i territori”, spiega Galli. E anche qui a parlare sono i dati: nel 2022 il Friuli Venezia Giulia ha riattivato i suoi corsi fermi dal 2018 e, in Liguria, si sono inaugurati i primi percorsi professionali. Oggi AIGAE anche con l’aggiornamento, dunque, è presente nel Paese da Nord a Sud.
Ed è proprio la formazione che farà da apripista al meeting autunnale che l’Associazione Italiana Guide Escursionistiche Ambientali organizza in Molise, sabato 15 ottobre, grazie al protocollo di intesa firmato con la Riserva Man and Biosphere Collemeluccio – Montedimezzo Alto Molise e con il Consorzio ASSoMaB – Area Sviluppo Sostenibile Man and Biosphere, per valorizzare il patrimonio escursionistico, naturalistico, ambientale e paesaggistico della zona. Una parte preziosa dell’Italia in cui la Natura regna sovrana: i suoi boschi rappresentano un’area dalla grande importanza ecologica, culturale e turistica dove la varietà di animali lascia senza fiato milioni di turisti. Si possono contare, solo per fare un esempio, circa 48 specie di mammiferi, 112 di uccelli, 10 di anfibi, 8 di rettili, 5 specie ittiche e 9 di invertebrati.
Qui le guide affineranno la loro capacità di “comunicare” la Natura – dalla flora alla fauna, finanche alla geologia – e la cultura – con la storia, la vita e le tradizioni delle comunità rurali in cui operano – e a non cadere nelle trappole che oggi il mondo globalizzato e digitalizzato può creare. Il meeting, dal titolo “Turismo naturalistico e nuove frontiere dell’accompagnamento in Natura: la Guida Ambientale Escursionistica protagonista”, si terrà presso il Teatro Italo Argentino di Agnone (IS), sabato 15, dalle 9.00 alle 13.30. Ospite del dibattito Massimiliano Ossini, conduttore Rai noto per la sua passione per la montagna.