Affittava appartamenti inesistenti, denunciato per truffa un calabrese dalla Squadra Mobile della Questura di Isernia

La Squadra Mobile della Questura di Isernia ha denunciato per truffa un calabrese poco più che ventenne, residente in provincia di Imperia. Gli uomini della Polizia di Stato di Isernia, dopo una lunga e complessa indagine, sono riusciti a smascherare ed identificare un truffatore seriale particolarmente attivo soprattutto nel periodo estivo; per, poi, godersi i lauti compensi della sua attività illecita nella prestigiosa Sanremo.
Questi traeva ingenti guadagni dalla sua attività criminale che consisteva nell’affittare in prestigiose località balneari italiane appartamenti in realtà inesistenti o, comunque, all’insaputa dei proprietari degli stessi.
Purtroppo, è un’attività truffaldina tipica di questa stagione ed, otto ragazzi di Isernia poco più che maggiorenni, sono caduti nella trappola del sanremese.
I giovani isernini, terminati gli esami di stato e, per alcuni di loro, quelli universitari, avevano scelto il Salento come meta agognata e sognata; infatti, era la prima vacanza fuori porta e, soprattutto, senza la famiglia.
Pertanto, grazie ad un motore di ricerca, individuavano un appartamento sul mare a Gallipoli (LE) ed, una volta concordato il prezzo, via bonifico saldavano la caparra per un settimana di affitto pari a 700,00 euro.
Ricevuta la somma, il sanremese si è reso irreperibile ai ragazzi isernini.
Così, svaniva il sogno della prima vacanza e la decisione di rivolgersi alla Polizia di Stato di Isernia per sporgere una denuncia querela contro ignoti.
Gli uomini della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Isernia iniziano così una capillare attività di indagine e, grazie ad una serie di accertamenti soprattutto di natura tecnica, identificano il truffatore seriale.
Questi, soltanto nell’estate in corso, aveva già colpito sulle coste toscane, pugliesi, romagnole e campane; per ogni appartamento affittato, intascava una caparra che andava dai 500,00 agli 800,00.
Ad esempio, la stessa casa di Gallipoli, tra l’altro per un identico periodo, l’aveva affittata ad un nisseno; mentre, un aretino pensava di trascorrere le sue vacanza a Riccione, ma anche per lui il sogno è svanito nella realtà di una truffa.
Per difendersi da questa tipologia di truffe, la Polizia di Stato ricorda che:

1.    Bisogna prestare molta attenzione alle descrizioni dell’offerta, ai prezzi, le condizioni, i diritti, eventuali oneri, scartando a priori le proposte assolutamente surreali. Fatevi venire dei dubbi quando vedete prezzi super scontati per mete molto gettonate. Soprattutto leggete sempre tutto per bene, specie le clausole scritte a caratteri microscopici perché molto spesso è lì che si nasconde l’insidia. Ad esempio potremmo scoprire che il nostro alloggio non è direttamente sul mare ma a un bel po’ di chilometri di distanza;

2.    Quando acquistiamo su Internet accertiamoci che si tratti di un’azienda seria e affidabile. A tal proposito la Polizia di Stato specifica che non esistono tabelle di siti sicuri o non sicuri. Un’idea sarebbe quella di verificare l’attendibilità di ciascun sito che offre viaggi e vacanze con pareri su blog personali e forum;

3.    Viceversa se entriamo direttamente in contatto con un albergo, abbiamo il diritto di venire a conoscenza dei dettagli della stanza, dei servizi compresi nella quota e di quelli offerti (esempio baby-sitting, presenza di animali). È molto importante farsi recapitare la ricevuta dell’avvenuto pagamento, se questo è avvenuto in anticipo, per evitare spiacevoli episodi.

Per ogni altro utile consiglio, consultare il portale www.poliziadistato.it

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