Una due giorni all’insegna dell’Arte sartoriale si svolgerà in Capracotta, definito anche il paese dei sarti per aver dato, nel secolo scorso, alla sartoria mondiale oltre mille sarti.
Si inizia il 16 novembre alle 17.30 con un incontro, che vuol essere anche un dibattito sulla Scuola della Sartoria italiana nel mondo, con la presentazione del volume Dall’Universitas Sutorum all’attuale Accademia nazionale dei Sartori. Il volume fortemente voluto da Sebastiano Di Rienzo, per due mandati Presidente dell’Accademia e attuale Segretario, con la collaborazione di chi scrive, tesse una interessante e importante storia che ha origine sin dal 1575 e che per alterne vicende, dopo la rifondazione del 1947, giunge più viva e propositiva che mai ai giorni nostri.
Parleranno del volume, edito dalla De Luca Editori d’Arte, dopo i saluti del sindaco Candido Paglione, Sebastiano Di Rienzo e chi scrive insieme con il presidente Aloisio e con il presidente onorario Napolitano. Il Made in Italy veicolato dalla sartoria italiana è un’ evidenza riconosciuta a livello mondiale sin dagli anni Sessanta in un crescendo di approvazioni e di ammirazione per la raffinata capacità di confezionare abiti che si sono imposti e si impongono quale garanzia di esecuzione e creatività curata in ogni dettaglio.
Al Convegno saranno presenti Gaetano Aloisio, presidente dell’Accademia, Doriano Pergolari e Daniele Piscioneri vice presidenti, Ernesto Gasbarrone tesoriere e Di Rienzo segretario nonché il presidente onorario Mario Napolitano che ricopre anche la carica di presidente onorario della World Federation of Master Tailors. Per la WFMT partecipano anche Daniel Robu, director, Sebastiano Di Rienzo, advaisor.
Il giovane sarto Mario Iannetta di Boiano, già diplomato presso l’Accademia, e lo studente Carmine Trotta di Capracotta interverranno quali testimoni della “ Scuola del fare” della stessa Accademia. Proprio Capracotta, ha dato i natali a Ciro Giuliano, per ben venticinque anni Presidente dell’Accademia, e a Sebastiano Di Rienzo per due mandati. Di Rienzo nel paese altomolisano, noto a livello nazionale per le sue caratteristiche paesaggistiche e ambientali, nel 2015 ha aperto il Museo SEBA dedicato all’Abito sartoriale dagli anni Sessanta ad oggi, unico nelle sue peculiarità, che è un inno alla creatività e alla sapienza delle mani.
L’attore Elio Musacchio nel corso della serata leggerà testi tratti dal volume. Il giorno dopo gli Accademici visiteranno il Giardino della Flora appenninica, che quest’anno ha festeggiato i cinquantacinque anni di vita, quindi il Museo SEBA per poi assistere alla messa in onore di Sant’Omobono, protettore dei sarti, officiata da monsignor Elio Venditti. Gli Accademici termineranno il loro soggiorno capracottese in Largo dei Sartori, che è anche tangibile segno di apprezzamento a ricordo dei sarti di Capracotta.
“Le due giornate sono l’occasione giusta per rinsaldare l’antico legame della nostra comunità con l’Accademia nazionale dei Sartori, dice il sindaco Candido Paglione, che ricorda con orgoglio gli oltre mille sarti nati a Capracotta e, tra essi le figure di spicco della sartoria italiana, come il maestro Ciro Giuliano.