Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di una cittadina relativa allo stato in cui versa il cimitero del capoluogo.
Egregio signor Sindaco della mia città, Luigi Di Bartolomeo,
rivolgo a Lei questa mia con l’unico e solo scopo di aprire il mio cuore e avere, in seguito, una risposta da Lei in quanto primo cittadino. Il giorno 5 agosto 2010, alle ore 18 circa, ha avuto inizio la fine della mia vita e della mia famiglia. Quel maledetto pomeriggio di piena estate mio figlio Gabriele ha perduto la vita in un tragico incidente stradale. Stava tornando a casa, me lo aveva promesso, ma non è mai più tornato, noi lo aspettiamo ogni istante della nostra vita che, mi creda, di vitale non ha più nulla.