E’ l’anno di Miss Italia. Nel settantacinquesimo anno di età, la kermesse della famiglia Mirigliani si rinnova ancora, stando al passo coi tempi, e lo fa anche in Molise: quest’anno le concorrenti possono iscriversi fino all’età di 30 anni (da compiersi entro il 31 dicembre 2014). L’apertura alle trentenni è un altro capovolgimento delle regole del Concorso, ma non è l’unico considerato che da quest’anno alle selezioni possono partecipare anche le ragazze residenti in Italia e nate da genitori stranieri.
Presentazione del progetto “Un lavoro per tutti, un compito per ciascuno”
370 ragazzi accolti, 60 tirocini formativi attivati, 70 aziende molisane aderenti al progetto, 10% tirocini trasformati in contratti di lavoro a tempo indeterminato. Sono alcuni dei numeri contenuti nel rapporto che verrà presentato dall’Associazione “Un Paese per Giovani”, di cui il vescovo della Diocesi di Termoli-Larino Mons. Gianfranco De Luca è presidente onorario, nell’evento pubblico “Un lavoro per tutti, un compito per ciascuno” promosso dall’Associazione stessa in occasione del secondo anno di attività dalla sua fondazione.
Papa Francesco scomunica i mafiosi e i detenuti del Carcere di Larino non vanno più a messa
I detenuti rinchiusi nel carcere di Larino non vogliono più partecipare alla messa della domenica. Le parole di Papa Francesco pronunciate in Calabria (“Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati”), hanno fatto effetto. I detenuti hanno informato il cappellano del penitenziario don Marco Colonna di non voler partecipare più alle funzioni in cappella. A rivelarlo è stato il vescovo di Termoli-Larino, monsignor Gianfranco De Luca che si è recato presso carcere per incontrare i detenuti che protestano e officiare una messa speciale per loro.La direttrice del carcere Rosa Ginestra ha però smentito la notizia della rivolta.
Papa Francesco: i molisani, persone in grado di accogliere in modo straordinario
Tante le persone accorse a Campobasso, Castelpetroso e Isernia, tante quelle che da casa hanno seguito l’evento, ma tutto si è svolto nella compostezza. I soccorritori hanno prestato soccorso a qualche persona che ha risentito del gran caldo, ma non si è veirificato nessun incidente durante la visita del Santo padre. I dati parlano di circa 80.000 persone, che in maniera composta e diligente, si sono dislocati nella varie postazioni adibite all’accesso con pass e senza pass.
Stile Bergoglio, effetto Francesco. Il saluto dei detenuti del carcere di Isernia
La Sua visita ha un sapore particolare per noi, LEI, ha voluto incontrare i peccatori, e noi siamo qui ai suoi piedi a chiederLe di perdonarci. Abbiamo sicuramente commesso degli errori, ma abbiamo la volontà di volerci rialzare e la Sua visita ci riempie il cuore di gioia, ma soprattutto di speranza, e in questo mare di speranza LEI ci deve guidare, con la potenza del perdono.
Saluto di benvenuto della direttrice del carcere di Isernia a Papa Francesco
Santità, sono molto emozionata e commossa per l’onore che oggi, giornata per noi tutti memorabile, mi è concesso di salutarVi personalmente e a nome di tutte le persone qui presenti.Sono molto emozionata, e francamente anche parecchio impacciata, ma con sincerità Vi dico che noi tutti ci sentiamo dei privilegiati per aver avuto la possibilità di averVi qui in mezzo a noi in una giornata che è e rimarrà unica nella memoria storica di questo Istituto.
Saluto di Monsignor Cibotti a sua santità Papa Francesco
Beatissimo Padre,
Il 5 luglio 1294 il popolo di Isernia esultò perché uno dei suoi figli, Pietro Angelerio del Morrone fu assunto al soglio pontificio con il nome di Celestino V. Ancora una volta, oggi, la Provvidenza divina vuole che questo popolo sia colmo di gioia, perché il successore del suo figlio prediletto, il Vescovo di Roma, è in mezzo a noi. Benvenuto, Santità!
Saluto di S.E.Mons. Pietro Santoro, Delegato CEAM Pastorale Giovanile, Castelpetroso
Padre Santo,
i giovani del Molise e dell’Abruzzo hanno desiderato questo incontro come si desidera un dono lungamente atteso e coltivato nel cuore. Sono stati accompagnati dai loro Vescovi, dalla Pastorale Giovanile delle Diocesi e della Regione Conciliare. Sono venuti con le loro famiglie, perché la trasmissione della fede non può essere il cammino di viaggiatori solitari, ma trovare nella famiglia la possibilità di collocarsi nella logica del Magnificat, la logica che snoda il Signore “ di generazione in generazione “.
Saluto dei giovani delle 4 diocesi dal Santuario di Castelpetroso
Benvenuto Santità in Molise,
mi chiamo Sara, ho 29 anni, provengo da una delle Diocesi più piccole, Trivento. Sto terminando i miei studi presso l’Università di Campobasso. Carissimo Padre, timore e trepidazione ed anche confusione di pensieri avvolgono il mio cuore e davvero non so da dove iniziare per salutarLa, informarLa, lasciarmi consigliare. Voglio essere la voce dei giovani che con profonda gioia sono qui ad ascoltare il Pastore che Dio ha voluto donarci in questo tempo particolare in cui vediamo tante difficoltà attanagliare il nostro presente e rallentare il nostro futuro: mancanza di lavoro, fragilità nel creare legami stabili e duraturi.
Ringraziamento del Vescovo GianCarlo a papa Francesco
Padre santo, l’anima mia magnifica il Signore, per le meraviglie che sta facendo nella vita mia di Vescovo e della nostra diocesi di Campobasso-Bojano, cui si uniscono con gioia le altre diocesi dell’Abruzzo – Molise. La stiamo accogliendo con cuore colmo di benedizione, in un abbraccio immenso che vuole esprimerle tutto il nostro affetto e tutta la nostra gratitudine. Le diciamo ancora una volta, in coro, tutti insieme: GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!