Riceviamo e pubblichiamo
Fanno bella mostra di sè e sventolano bandiere con i simboli delle confraternite che, in Campobasso, erano animatrici instancabili dei Misteri del Corpus Domini. Una “sicura” operazione culturale che, come si legge nella brochure che spiega l’iniziativa dell’Associazione Pro Crociati e trinitari, “l’assessore alla Cultura ( con la C maiuscola) Emma de Capoa, e il consigliere delegato al Centro storico ( con la C maiuscola) Francesco De Bernardo, a nome dell’Amministrazione comunale di Campobasso, hanno voluto sostenere l’iniziativa di restituire alla sfilata dei Misteri la cornice storica e culturale che la città ha avuto per secoli”…. Insomma l’iniziativa culturale consiste nel dividere (non si sa secondo quale criterio storico) Campobasso (centro storico e non) in 4 “rioni” in cui le confraternite vivevano, ricreandone gli stemmi e collocandoli nel centro storico. Io mi sono imbattuto in questi stemmi e ho avvertito l’ira e lo sdegno degli “spiriti” degli antichi confratelli che si sono visti attribuire simboli di “pura fantasia” ricostruiti secondo una ricerca che più che storica è fantastorica.