(Adnkronos) – L’aumento delle temperature favorisce la presenza, anche alle nostre latitudini, di arbovirosi, un particolare tipo di zoonosi virali trasmesse, dagli animali all’uomo, attraverso la puntura di insetti – soprattutto zanzare, ma anche da zecche e flebotomi – che fungono da vettori di un centinaio di virus che causano varie infezioni con presentazioni cliniche diverse. Gli aspetti oculari di queste patologie possono includere: emorragie sottocongiuntivali, congiuntivite, uveite anteriore e posteriore, vitreite, corioretinite, vasculite retinica, maculopatie, emorragie retiniche e neurite ottica. Lo spiega 'Le arbovirosi: una minaccia per gli occhi', il sesto episodio della seconda stagione di 'Ascolta e vedrai', il podcast de 'L'Oculista Italiano' per promuovere e sostenere il benessere della vista e imparare a conoscere e proteggere gli occhi, disponibile nelle piattaforme dedicate. Nel nostro Paese sono soggette a sorveglianza speciale le arbovirosi di Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (Tbe) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana, informa il podcast. In aumento in tutto il mondo, rappresentano una delle principali cause di morbilità sistemica e mortalità. Tra questi, la febbre Dengue, il virus del Nilo Occidentale, la febbre gialla, l’encefalite giapponese e, più recentemente, il virus Zika sono stati associati a una vasta gamma di manifestazioni oculari. La diagnosi si conferma con test di laboratorio, inclusi Rt-Pcr ed esame sierologico. In genere il coinvolgimento oculare è auto-limitante, ma la malattia può lasciare danni permanenti alla vista. Nell’uomo circa l’80% dei casi di infezione da West Nile Disease, trasmessa dalle zanzare – spiega la voce narrante – è asintomatica, ma negli altri casi possono esserci segni clinici che vanno da molto blandi o gravi che possono durare pochi giorni, ma anche settimane o mesi, in persone immunocompormesse. A livello oculare, la corioretinite multifocale è una manifestazione comune dell’infezione da West Nile con malattia neuroinvasiva, ma frequentemente è asintomatica e autolimitante. Come però ha evidenziato un recente case report, realizzato da un team di ricerca italiano dell’Università di Bologna, guidato da Nicola Valsecchi, è possibile che la corioretinite multifocale sia la sola manifestazione di infezione acuta da virus West Nile. L’infezione umana da virus Zika, veicolata dalla puntura di alcune zanzare appartenenti al genere ‘Aedes’, responsabili anche della trasmissione di altre malattie, come la febbre gialla, è particolarmente pericolosa in gravidanza. L’infezione può infatti causare per il nascituro anomalie che colpiscono il sistema nervoso centrale, l’apparto uditivo e non ultimo quello visivo. Si stima che quasi 1 bambino su 3, con infezione da Zika è colpito da alterazioni retiniche, gravi anomalie al nervo ottico in circa il 20% dei casi e cicatrici corioretiniche che interessano la zona maculare nel 17% dei casi. Inoltre, oltre il 70% dei bambini presenta una acuità visiva inferiore alla norma e il 75% strabismo. La febbre dengue – ricorda il podcast – può manifestarsi con infiammazioni oculari e annessiali potenzialmente minacciose per la vista, che portano a endoftalmite, panoftalmite, cellulite orbitale, melting corneale e sclerale ed emorragia orbitale. In assenza di terapie specifiche – essendo malattie virali gli antibiotici possono essere utili solo per trattare alcune complicanze secondarie, ma col rischio di favorire le antibioticoresistenze, a cui è dedicato un episodio della serie – è fondamentale la prevenzione attraverso controlli sui viaggiatori, monitoraggio dei focolai d’infezione e utilizzo di repellenti cutanei, specie in zone a rischio. Attualmente esistono dei vaccini efficaci per il virus della febbre gialla, della Dengue e dell’encefalite giapponese. L’armamentario preventivo – ricorda la voce narrante – si è recentemente arricchito del vaccino, il primo, per l’infezione da Chikungunya, causata dall’omonimo virus, che viene trasmesso dalla a puntura di zanzare infette del genere Aedes, soprattutto la Aedes aegypti e la Aedes albopictus, comunemente nota come zanzara tigre. Il via libera da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), a cui è seguita l’approvazione definitiva a fine giugno da parte della Commissione europea, si basa sui risultati degli studi di fase 3 pubblicati su The Lancet, che indicano per Ixchiq* un tasso di risposta sierologica del 98,9% a 28 giorni con una singola vaccinazione. Questa risposta immunitaria è stata mantenuta per 24 mesi dal 97% dei partecipanti allo studio ed è stata ugualmente duratura nei più giovani e nei più anziani. Queste e altre interessanti informazioni su ‘Le arbovirosi: una minaccia per gli occhi’, l’ultimo episodio, appena pubblicato, in 'Ascolta e vedrai' il podcast dell'Oculista Italiano presente nelle piattaforme – Apple Podcast, Google Podcasts, Spotify, Spreaker – e su oculistaitaliano.it, dove si possono trovare anche altri approfondimenti e aggiornamenti. Il prossimo episodio sarà dedicato a robotica e chirurgia oculare. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pogba, squalifica finita: dalla Ligue 1 a Miami, quale futuro per l’ex Juve?
(Adnkronos) –
Squalifica finita per Paul Pogba. Il centrocampista francese ha visto estinguersi oggi, martedì 11 marzo, l'inibizione dai campi per doping arrivata nel 2023. Pogba, allora alla Juventus, risultò positivo al testosterone, sostanza proibita, e ricevette una condanna a 4 anni. Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), dopo il ricorso del giocatore, ridusse poi la squalifica a 18 mesi. E da oggi l'ex Manchester United potrà tornare in campo, ma dove? Lo scorso novembre Pogba aveva risolto il suo contratto con la Juventus, e al momento sta cercando squadra. Difficile pensare a un suo ritorno in Europa nel breve periodo, più probabile che il centrocampista cominci a esplorare mercati come quello americano o saudita. L'Inter Miami ha già sondato il terreno per un possibile approdo del giocatore, da sempre grande amante della città e aperto al trasferimento. Un'altra pista porta in Arabia Saudita. La fede musulmana di Pogba potrebbe favorire un suo approdo in Saudi Pro League, con l'Al Ittihad di Benzema che si era già interessato a lui in passato. Il sogno di Paul però è quello di tornare in Nazionale, soprattutto in vista del Mondiale del 2026, ecco perché non è da escludere un ritorno in Francia, con diversi club di Ligue 1 pronti ad accoglierlo a partire dalla prossima estate. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Campobasso/Atti persecutori e lesioni aggravate, divieto di avvicinamento e applicazione del braccialetto elettronico per un 50enne
Il personale della Squadra Mobile della polizia di Stato di Campobasso, ha dato esecuzione a un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico di controllo, emessa dal Gip nei confronti di un 50enne. L’uomo è accusato di atti persecutori – aggravati perché commessi contro il coniuge – e di lesioni personali aggravate.
In particolare l’indagato, nel corso degli anni, ha sottoposto la moglie, dalla quale si era recentemente separato, a continue telefonate, messaggi e pedinamenti, insulti e scenate per strada. Non solo. Avrebbe percosso più volte la donna, il tutto a causa di un’incontrollabile gelosia acuita dai problemi di abuso di sostanze alcoliche.
A seguito di accurate indagini di Polizia Giudiziaria svolte da personale della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura di Campobasso, su richiesta della Procura, il Gip ha emesso l’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare.
“La vicenda in questione – spiega il procuratore Nicola D’Angelo – rappresenta una tipologia delittuosa sempre più frequente ed il cui puntuale contrasto, obiettivo di questa Procura, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire che tali condotte sfocino in tipologie delittuose più gravi, tant’è vero che nel corso di quest’anno sono già stati trattati più di 20 “Codici Rossi” dalla Sezione specializzata della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Campobasso.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali Pindagato potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali di rito previsti dal codice”.
Infrastrutture OT sotto attacco: l’analisi di HWG Sababa nel Rapporto Clusit 2025
(Adnkronos) – Questa mattina, in occasione del Security Summit 2025 di Milano, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica – Clusit, impegnata dal 2000 nel diffondere la cultura della cybersecurity in Italia, ha presentato il Rapporto Clusit 2025, il quale analizza l’andamento degli attacchi e degli incidenti cyber che nel 2024 hanno colpito l’Italia e il mondo. I dati analizzati nel Rapporto mostrano un incremento significativo degli attacchi e degli incidenti informatici nell’ultimo anno. Nel 2024, in Italia sono stati registrati 357 incidenti noti di particolare gravità, pari a circa il 39% del totale degli incidenti avvenuti tra il 2020 e il 2024. Gli attacchi cyber sono cresciuti del 15% nel nostro Paese, mentre gli incidenti attribuibili al cybercrime hanno subito un incremento del 40% rispetto all'anno precedente. Tra i settori più colpiti emergono News e Multimedia, Manifatturiero, Governativo e Trasporti e Logistica. In particolare, nei comparti Manifatturiero e Trasporti e Logistica, un quarto degli incidenti globali ha coinvolto realtà italiane. Tuttavia, come sottolineano i ricercatori del Clusit, questi dati rappresentano solo la punta dell’iceberg della minaccia cyber in Italia, poiché molte vittime tendono ancora a non dichiarare gli attacchi subiti. Anche per questo motivo, per affrontare efficacemente questo scenario, è necessaria un’analisi mirata dei target di attacco, che consenta di individuare le vulnerabilità più critiche, di comprendere le modalità operative degli aggressori e di sviluppare strategie di difesa sempre più efficaci e proattive. A questo proposito, l’azienda di cybersecurity HWG Sababa ha contribuito al Report Clusit 2025 fornendo dati e informazioni rilevanti sugli attacchi rivolti agli ambienti industriali e di Operational Technology (OT) grazie alla posizione unica come primario SOC OT gestito in Italia, monitorando la sicurezza OT di grande aziende e infrastrutture critiche italiane e europee. Questi sistemi, che sono particolarmente importanti per le infrastrutture critiche del settore Energy & Utilities e per i settori produttivi del Manifatturiero e dell’Industria alimentare, risultano sempre più spesso un target di interesse per i cybercriminali. Per comprendere meglio lo stato degli attacchi e degli incidenti che colpiscono i sistemi OT, HWG Sababa, attraverso il proprio Security Operation Center (SOC), ha raccolto e analizzato i dati provenienti da diverse multiutility nella regione EMEA e altre realtà OT in Italia.
Secondo l’analisi di HWG Sababa, la mancanza di una rigorosa segmentazione tra i sistemi IT e OT rappresenta una vulnerabilità critica, poiché facilita la propagazione di minacce informatiche tra le diverse infrastrutture, amplifica la superficie d’attacco ed espone le organizzazioni a rischi elevati. In particolare, si è riscontrato che l’85% degli incidenti di security negli ambienti OT deriva da attacchi diretti ai sistemi IT, che si diffondono attraverso furti di identità, propagazione di malware e configurazioni errate degli accessi da remoto. A conferma di questo trend, è stato rilevato che il 90% dei casi di ransomware che colpiscono gli ambienti industriali ha origine da e-mail di phishing indirizzate al personale IT. Da qui, l’attacco si propaga poi al network OT a causa della limitata o inefficiente segmentazione, tramite meccanismi di autenticazione condivisi o accessi da remoto non adeguatamente protetti o ancora per politiche non mature legate all’accesso ai sistemi da parte dei fornitori esterni. Proprio l’accesso da remoto si rivela un vettore di rischio primario: il 65% delle compromissioni OT è infatti dovuto a VPN o sessioni RDP (Remote Desktop Protocol) vulnerabili. Le statistiche di HWG Sababa mettono inoltre in luce le difficoltà affrontate dai SOC OT nel distinguere tra attività industriali legittime e comportamenti malevoli. Per esempio, i dati hanno mostrato che il 68% degli alert SOC sono risultati falsi positivi, quindi avvisi di sicurezza che non corrispondevano ad attacchi effettivi, causati principalmente dalla mancanza di documentazione e di dati sui processi industriali. Inoltre, i team SOC faticano a correlare gli alert tra ambienti IT e OT, e faticano a ricevere feedback tempestivi da parte dei vari team coinvolti lato cliente, con tempi di detection e response eccessivamente lunghi: in media, servono oltre 72 ore per identificare e classificare correttamente una compromissione OT.
Infine, richiede particolare attenzione il tema della formazione sulla cybersecurity OT. Mentre la security awareness IT è ormai un aspetto consolidato in molte aziende, la formazione in ambito OT risulta ancora insufficiente. Questa carenza evidenzia la necessità di iniziative di sensibilizzazione più efficaci e fruibili anche da utenti che lavorano negli ambienti OT, che non hanno un laptop su cui seguire i corsi e simulazioni, e che hanno bisogno di formazione pratica con use case e frontale, ad esempio associata ai corsi di safety. In conclusione, Alessio Aceti, CEO di HWG Sababa, evidenzia il valore delle evidenze emerse dal focus realizzato per il Rapporto Clusit 2025, sottolineando che “la sicurezza degli ambienti OT non può più essere considerata un tema secondario. È fondamentale adottare un approccio proattivo, investendo prima di tutto in una governance adeguata, in policies e procedure per gli ambienti OT, a partire da un asset management efficiente fino ad arrivare al tema della risposta agli incidenti e alla gestione della supply chain. Fondamentale anche il focus sull’implementazione di servizi di monitoraggio SOC verticali e competenti sui temi OT. Infine, è importante investire in tecnologie di protezione avanzate e promuovere una maggiore consapevolezza del rischio, per prevenire impatti potenzialmente in grado di compromettere operatività e sicurezza”. “Contribuire al Rapporto Clusit 2025 ha rappresentato per la nostra azienda un'importante opportunità strategica – prosegue Aceti – Non solo abbiamo avuto un ruolo attivo nel delineare il panorama attuale della sicurezza informatica, ma abbiamo anche raccolto preziose informazioni e approfondito le tendenze emergenti, consolidando così la nostra capacità di affrontare le sfide future con una preparazione ancora più solida e mirata”. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gomiboru: l’indie italiano in accesso anticipato su Steam
(Adnkronos) – Stranogene, startup italiana fondata nel 2023, annuncia l'arrivo in accesso anticipato su Steam del suo videogioco indipendente Gomiboru. Il titolo, un arcade-puzzle investigativo, si propone di coniugare intrattenimento e stimolazione cognitiva, in linea con la missione aziendale di innovare l'educazione attraverso la tecnologia e il gaming. Dopo il reveal trailer di febbraio, Gomiboru offre ora ai giocatori la possibilità di immergersi nel decadente luna park di Stampland. Un tempo luogo di svago e divertimento, Stampland versa ora in uno stato di abbandono. Il protagonista, una peculiare creatura rotolante, si muove tra le attrazioni in rovina con l'obiettivo di raccogliere i rifiuti e ripristinare l'ordine. Il gameplay si basa sulla gestione della fisica, che rappresenta una sfida costante per il giocatore impegnato a guidare il personaggio attraverso le diverse aree del parco. L'interazione con i numerosi personaggi presenti nel gioco riveste un ruolo fondamentale per la progressione narrativa e la scoperta del mistero che avvolge Stampland e la sua singolare creatura. L'accesso anticipato include i primi due livelli di gioco, ambientati rispettivamente nell'area delle montagne russe e del lago artificiale, oltre all'introduzione e alla cutscene di ingresso a Stampland. Paolo di Capua, Co-Founder e CEO di Stranogene, sottolinea come Gomiboru sia stato concepito per offrire un'esperienza che va oltre il semplice intrattenimento, stimolando la curiosità, la creatività e le capacità di problem-solving dei giocatori. Il titolo, afferma Di Capua, rappresenta un esempio concreto di come i videogiochi possano essere utilizzati come strumenti educativi, invitando alla riflessione sul rapporto con l'ambiente senza sacrificare il divertimento. La pubblicazione di Gomiboru si inserisce nel contesto di una crescente industria italiana del gaming, caratterizzata da un fermento creativo che contribuisce ad affermare il ruolo del Paese in un mercato globale sempre più competitivo. Stranogene, con il suo precedente progetto "Munaciello" (uno stealth platform per Android e iOS ambientato nel Teatro San Carlo di Napoli del XIX secolo), dimostra un approccio innovativo all'edutainment, combinando elementi ludici e contenuti culturali. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
The Elder Scrolls Online – Fallen Banners porta nuovi dungeon e aggiornamenti grafici
(Adnkronos) – Il mondo di The Elder Scrolls Online si espande con l'arrivo del pacchetto dungeon Fallen Banners e dell'aggiornamento 45 gratuito del gioco base. L'annuncio è arrivato attraverso una nota ufficiale rilasciata da Bethesda. I giocatori su PC/Mac possono ora esplorare due nuovi dungeon da quattro giocatori, Exiled Redoubt e Lep Seclusa, affrontando sfide inedite e scoprendo nuove storie. Fallen Banners introduce due nuovi dungeon PvE, ognuno con la propria storia, personaggi, sfide, segreti e scontri con boss unici. I giocatori possono collaborare con un massimo di altri tre compagni per ottenere ricompense esclusive, tra cui set di oggetti, collezionabili e obiettivi.
L'accesso ai contenuti di Fallen Banners è attualmente disponibile tramite l'abbonamento a ESO Plus. Chi non è in possesso dell'abbonamento potrà comunque avere accesso ai nuovi dungeon attraverso eventi e iniziative speciali nel corso dell'anno. I giocatori su console potranno accedere a Fallen Banners e all'aggiornamento 45 a partire dal 26 marzo, l'aggiornamento prevede un adattamento emiglioramento delle grafiche di gioco. Questo mese arriva anche l’evento Guild Celebration per il 10° anniversario di ESO, dal 12 al 21 marzo. Questo evento include un Guild Summit in cui i leader della community parleranno dei feedback con il team di sviluppo di ESO, oltre a ricompense di gioco per tutti. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Luca Marinelli in Death Stranding 2: Hideo Kojima rivela come è successo
(Adnkronos) – Il mondo dei videogiochi e quello del cinema si intrecciano sempre più spesso, e l'ultimo, eclatante esempio arriva direttamente da Hideo Kojima, il visionario creatore della saga di Metal Gear e del recente Death Stranding. Attraverso un post sul suo profilo X (ex Twitter), Kojima ha raccontato il percorso che ha portato l'attore italiano Luca Marinelli a entrare nel cast di Death Stranding 2, nel ruolo cruciale di Neil. Tutto è iniziato con Lo Chiamavano Jeeg Robot, il film di Gabriele Mainetti che ha consacrato Marinelli. Kojima, colpito dall'interpretazione dell'attore nei panni dello Zingaro, ha poi approfondito la sua filmografia, rimanendo folgorato da Martin Eden, adattamento del romanzo di Jack London. Proprio in occasione dell'uscita giapponese del film, Kojima è stato contattato dal distributore: Marinelli, fan di lunga data del game designer e cresciuto con Metal Gear, desiderava esprimergli la sua stima. L'ammirazione era reciproca. Durante la pandemia, Kojima era alla ricerca dell'attore giusto per interpretare Neil in Death Stranding 2, un personaggio chiave destinato a raccogliere l'eredità di Cliff, interpretato da Mads Mikkelsen nel primo capitolo. Un compito arduo, che richiedeva un interprete di grande spessore. Dopo aver visto Marinelli anche in The Old Guard, Kojima non ha avuto dubbi: era lui l'attore perfetto. L'offerta è arrivata via email, mentre Marinelli si trovava in Tibet per le riprese de Le otto montagne. Un dettaglio quasi mistico: l'attore, appena sceso dalle montagne, stava pensando proprio a Kojima quando ha ricevuto il messaggio, definendo l'incontro "un'esperienza spirituale". La collaborazione, racconta Kojima, si è estesa anche alla vita privata di Marinelli. Durante una videochiamata su Zoom, l'attore ha presentato a Kojima sua moglie, Alissa Jung, anch'essa attrice e regista. Entrambi sono stati coinvolti nel progetto, sottoponendosi a scansioni e performance capture in piena pandemia, ancora prima che la sceneggiatura fosse completata. Kojima ha elogiato la loro performance, visibile anche nel trailer di Death Stranding 2, sottolineando la loro professionalità e dedizione. La presenza di Luca Marinelli in Death Stranding 2 non è solo un motivo di orgoglio per il cinema italiano, ma anche la conferma di un trend: i confini tra le diverse forme di intrattenimento sono sempre più labili. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Servizi educativi per l’infanzia, la consigliera Passarelli chiarisce: nessun rischio impoverimento
In relazione all’interpellanza presentata dai consiglieri Roberto Gravina, Andrea Greco e
Angelo Primiani e attinente alla decadenza dalla quota perequativa del Fondo nazionale per il
Sistema integrato di educazione e istruzione, preme specificare che la dotazione finanziaria
attiene per il 60% alle Politiche sociali e per il restante 40% all’Istruzione.
Ai sensi dell’avviso approvato in data 26.06.2024, rivolto ai Comuni molisani, sono stati
approvati 69 progetti tra servizi di micronido e Sezioni Primavera per un importo complessivo
di € 1.970.000,00. Tale intervento prevedeva la copertura finanziaria di più fonti di
finanziamento:
economie risorse regionali (già nelle casse dei Comuni)
Fondo nazionale 0-6
Fondo Idrocarburi
Risorse Ufficio Scolastico regionale
Risorse comunitarie FSE + 2021-2027
La copertura finanziaria è stata garantita per tutti i progetti dei Comuni utilmente collocati in
graduatoria ed approvati.
Non vi è stata alcuna perdita di risorse per i Comuni; infatti, il Servizio Programmazione delle
Politiche Sociali ha provveduto, con specifici atti, alla concessione del contributo spettante,
così come stabilito da approvazione della graduatoria.
Il taglio ministeriale non ha influito in alcun modo sul finanziamento dei singoli Comuni in
quanto la copertura è stata assicurata con le risorse del FSE + 2021-2027, come stabilito già
nel mese di settembre 2024.
Ad oggi il Servizio Programmazione delle Politiche Sociali ha provveduto ad inoltrare le
convenzioni con i Comuni e si sta provvedendo all’erogazione delle anticipazioni dell’80%
come previsto dall’Avviso e dalla Convenzione.
Stefania Passarelli
Emissioni di gas serra: impatto sull’orbita terrestre e riduzione della capacità dei satelliti
(Adnkronos) – Un nuovo studio condotto da ingegneri aerospaziali del MIT ha rivelato che le emissioni di gas serra stanno alterando l'ambiente dello spazio vicino alla Terra, con conseguenze significative per la sostenibilità delle operazioni satellitari. La ricerca, pubblicata su Nature Sustainability, evidenzia come l'aumento di anidride carbonica e altri gas serra provochi la contrazione dell'alta atmosfera, in particolare della termosfera, dove orbitano la Stazione Spaziale Internazionale e la maggior parte dei satelliti. Secondo lo studio americano, La contrazione della termosfera riduce la resistenza atmosferica, un fattore che contribuisce alla rimozione dei vecchi satelliti e dei detriti spaziali. La diminuzione della resistenza atmosferica prolunga la vita dei detriti, aumentando il rischio di collisioni e la congestione delle orbite. Il team di ricerca ha condotto simulazioni sull'impatto delle emissioni di carbonio sull'alta atmosfera e sulla dinamica orbitale, stimando la "capacità di carico satellitare" dell'orbita terrestre bassa. Le simulazioni prevedono che entro il 2100, la capacità di carico delle regioni più popolari potrebbe diminuire del 50-66% a causa degli effetti dei gas serra. "Il nostro comportamento con i gas serra qui sulla Terra negli ultimi 100 anni avrà un effetto su come gestiremo i satelliti nei prossimi 100 anni," afferma l'autore dello studio Richard Linares, professore associato presso il Dipartimento di Aeronautica e Astronautica del MIT (AeroAstro). "L'alta atmosfera si trova in uno stato fragile mentre il cambiamento climatico sconvolge lo status quo," aggiunge l'autore principale William Parker, uno studente laureato in AeroAstro. "Allo stesso tempo, c'è stato un massiccio aumento del numero di satelliti lanciati, soprattutto per fornire internet a banda larga dallo spazio. Se non gestiamo questa attività con attenzione e lavoriamo per ridurre le nostre emissioni, lo spazio potrebbe diventare troppo affollato, portando a più collisioni e detriti." L'aumento esponenziale del numero di satelliti, in particolare delle "megacostellazioni" come Starlink di SpaceX, sta già portando alla congestione di alcune orbite. La riduzione della capacità orbitale prevista dallo studio potrebbe aggravare ulteriormente il problema, aumentando il rischio di collisioni e la generazione di detriti spaziali. I ricercatori sottolineano l'importanza di ridurre le emissioni di gas serra e di gestire in modo responsabile le attività spaziali per garantire la sostenibilità dell'orbita terrestre. La mancata adozione di misure adeguate potrebbe portare a una "instabilità incontrollata," con una cascata di collisioni che renderebbe l'orbita terrestre bassa inagibile. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
La Montini “Official Supporter” del Pi greco Day 2025
L’Istituto Comprensivo “Leopoldo Montini” è “Official Supporter π Day 2025”. L’Istituto, infatti, ha
aderito con la classe 5D della Scuola primaria al Pi greco Day 2025, promosso dal Ministero
dell’Istruzione e del Merito con il contributo scientifico del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari
e Scienze per la Salute dell’Università di Torino.
Il prossimo 14 marzo, gli alunni parteciperanno a un evento online e si cimenteranno, su una
piattaforma dedicata, nella risoluzione di quiz secondo una logica di problem solving, in modo
coerente a una didattica improntata allo sviluppo delle competenze. Inoltre, gli studenti riceveranno
dei feedback immediati sul risultato conseguito, così da poter subito riflettere sul loro operato. Infine,
a tutti i ragazzi che prenderanno parte alle attività sarà riconosciuto un attestato di partecipazione.
La manifestazione è dedicata alla più famosa costante matematica, che indica il rapporto tra la
circonferenza e il diametro del cerchio. Festeggiato per la prima volta nel 1988 al Museo della Scienza
di San Francisco, l’Exploratorium, il giorno del Pi greco è celebrato con molte iniziative in tutto il
mondo il 14 marzo in omaggio al numero 3,14 che, secondo la consuetudine anglosassone di indicare
prima il mese e poi il giorno, si trasforma proprio nella data prescelta che, per singolare coincidenza,
ricade nell’anniversario della nascita di Albert Einstein.
Questa giornata intende promuovere l’apprendimento della matematica e delle discipline scientifiche;
esse infatti rappresentano il linguaggio di base della modernità e lo strumento basilare per conoscere
e saper utilizzare consapevolmente le nuove tecnologie. In un mondo dove i numeri contano sempre
di più, la scuola non può esimersi dall’abbracciare queste iniziative.
L’adesione a questo evento e il riconoscimento di “Official Supporter” si inseriscono nella
promozione delle materie STEM che la Montini porta avanti da tempo, grazie al suo impegno
didattico quotidiano, alla partecipazione a concorsi, gare e competizioni, e che ha ulteriormente
potenziato con i recenti progetti PNRR, consapevole dell’importanza di fornire ai suoi alunni una
solida preparazione scientifica, fondamentale per il loro futuro.