sabato, Marzo 15, 2025
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Sostenibilità, Luglini (Leonardo): “Impianto Fib3R coerente con nostra strategia”

(Adnkronos) – “Come Leonardo abbiamo scelto di rispondere a questo invito di Herambiente del Gruppo Hera perché è perfettamente coerente con la nostra strategia, che è quella di utilizzare e riutilizzare delle materie prime che hanno un grosso valore anche in termini di approvvigionamento". Queste le parole di Raffaella Luglini, chief sustainability officer di Leonardo, in occasione dell’inaugurazione a Imola di Fib3R, il primo impianto italiano per la rigenerazione dei compositi in fibra di carbonio su scala industriale, realizzato da Herambiente, controllata del Gruppo Hera e primo operatore italiano nel recupero e trattamento dei rifiuti.  "Il Gruppo Hera ci ha dato la possibilità di unire i nostri scarti di lavorazione, materiali compositi in fibra di carbonio, che residuano dal processo di lavorazione di alcune aerostrutture, in materiali che possono essere riutilizzati e commercializzati per altre lavorazioni, chiudendo virtuosamente un processo circolare di produzione e di lavorazione, con dei grandi vantaggi soprattutto dal punto di vista non solo economico, ma anche dell'impatto ambientale e della possibilità di approvvigionarsi di materie prime anche critiche, perché questo processo potrà essere riutilizzato e applicato anche ad altre materie prime critiche del nostro processo come Leonardo, quali l'alluminio e il titanio”, aggiunge.  Grazie agli asset di Herambiente e al know-how sviluppato nei laboratori del Gruppo Leonardo, il prezioso materiale verrà riciclato con positive ricadute in termini di sostenibilità e circolarità. “Quello che è interessante di questo progetto è che ha una grande valenza per vari settori che sono critici e rilevanti per l'economia, non solo europea ma internazionale, come il settore dell'aerospazio e difesa e sicurezza, a cui noi apparteniamo, ma oggi siamo insieme al settore automotive. Ci sono possibilità di applicazione nel senso dell'utilizzo di queste fibre rigenerate anche nel settore chimico. Quindi, in realtà la valenza è soprattutto per il Paese, perché c'è una possibilità di rafforzare la catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza, aumentare la resilienza, quindi ci sono dei vantaggi proprio sul Paese in generale”, conclude.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Hera presenta Fib3R, impianto che rigenera la fibra di carbonio

(Adnkronos) – Il Gruppo Hera inaugura a Imola (BO), nel cuore della Motor Valley, il primo impianto nel suo genere a livello europeo, in grado di rigenerare la fibra di carbonio su scala industriale. Si chiama Fib3R, un nome all’insegna delle tre R che sono alla base del progetto: recover, reduce, reuse, ovvero recuperare la fibra di carbonio e riutilizzarla, riducendo l’utilizzo di fibra vergine e quindi l’impatto ambientale che sarebbe necessario per produrla.  La fibra rigenerata da Fib3R – spiega Hera in una nota – mantiene inalterate le caratteristiche di leggerezza ed elevata resistenza della fibra vergine, garantendo di ottenere – attraverso un procedimento all’avanguardia di pirogassificazione – un prodotto in uscita rigenerato, pronto per essere riutilizzato, ritessuto e/o impregnato, per impieghi altamente performanti a cui questo tipo di materiale è destinato. I settori industriali interessati vanno dall’automotive all’aerospaziale, dalla nautica all’arredo, fino al tessile e alla moda in senso lato. L’Unione Europea ha riconosciuto a Fib3R un contributo di oltre 2,2 milioni di euro nell’ambito del NextGenerationEu per la tecnologia innovativa e la rilevanza strategica dei materiali trattati. L’investimento complessivo previsto dal Gruppo Hera per realizzare l’impianto di Imola ammonta a 8 milioni di euro. Ad oggi, nell’impianto si prevede una produzione di 160 tonnellate di fibra di carbonio riciclata ogni anno, con un risparmio energetico del 75% rispetto alla fibra vergine.  “Nel suo genere Fib3R è il primo impianto in Europa per il riciclo della fibra di carbonio, con l’obiettivo di promuovere filiere corte e circolari, in linea con la nostra strategia di rendere i nostri territori più competitivi e resilienti – afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera – FIib3R rappresenta, inoltre, un esempio concreto di come il Gruppo Hera sia in grado di combinare innovazione tecnologica e sostenibilità sfruttando la cross fertilization tra le competenze all’avanguardia delle varie filiere del Gruppo. Il recupero della fibra di carbonio non solo consente di ridurre l’impatto ambientale di questi scarti, ma crea anche nuove opportunità di mercato in settori strategici dell’industria. Investire in infrastrutture circolari di questo tipo significa aumentare la resilienza delle filiere produttive, ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche e, al contempo, creare valore attraverso modelli di business sostenibili".  "Con oltre 100 impianti all’avanguardia e 5 nuove strutture in corso di realizzazione – continua – abbiamo consolidato nel tempo la più grande e moderna piattaforma impiantistica del Paese per il trattamento e recupero di materia, rafforzando il nostro ruolo di operatore di riferimento nel settore e di motore dell’economia circolare in Italia. Il nostro Piano industriale conferma questa strategia con investimenti per 2 miliardi di euro nel periodo 2024-2028 destinati alla rigenerazione delle risorse, un impegno che punta a generare valore per tutti i nostri stakeholder”.  L’impianto di Imola è stato messo a punto dalla controllata Herambiente, operatore nazionale nel recupero e trattamento dei rifiuti, che da tempo aveva iniziato a sperimentare il processo di recupero delle fibre di carbonio, in collaborazione con il dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna e con il partner tecnologico Curti Costruzioni Meccaniche. Dopo tre anni di sperimentazione, il Gruppo Hera ha sviluppato industrialmente il progetto e realizzato l’impianto Fib3R.  Nell’impianto di Imola – spiega Hera – la rinascita della fibra di carbonio avviene all’interno di un tunnel di 60 metri dove viene realizzato un processo avanzato di pirogassificazione: nella prima fase, quella della pirolisi, viene liberata dalla resina la fibra di carbonio, più resistente al calore, e nella seconda fase avviene la gassificazione che garantisce una fibra rigenerata di altissima qualità, purissima, lucente e sostenibile. La resina decomposta in forma gassosa viene, infatti, riutilizzata per generare parte dell’energia necessaria al processo, massimizzando il recupero energetico. Le polveri rimaste nelle fibre vengono aspirate e inviate al sistema di abbattimento.  Il ciclo di riciclo è potenzialmente infinito e il risparmio energetico è molto alto rispetto alla produzione di fibra vergine, altamente energivoro per le alte temperature utilizzate. Inoltre, produrre fibra di carbonio vergine significa impiegare materie prime fossili e aumentare i conferimenti in discarica, visto che gli scarti della lavorazione delle fibre sono destinati quasi esclusivamente allo smaltimento. Non solo: l’unicità di Fib3R sta anche nella totale tracciabilità del materiale trattato. Gli scarti in fibra di carbonio, infatti, entrano nell’impianto all’interno di contenitori dotati di QR code, che riporta la loro carta di identità: caratteristiche tecniche, peso, provenienza. Una volta compiuto il processo, lo stesso materiale tracciato torna al proprietario sotto forma di fibra di carbonio rigenerata e il cerchio si chiude. I compagni di viaggio di Fib3R. Il Gruppo Leonardo ha avviato attraverso la Divisione Aerostrutture la sinergia industriale con il Gruppo Hera supportando all’interno dell’impianto di Imola un progetto di recupero delle fibre di carbonio di rinforzo dei compositi a matrice polimerica utilizzati per la costruzione di parti di aeromobili. Dunque, grazie agli asset di Herambiente e al know-how sviluppato nei laboratori del Gruppo Leonardo, il prezioso materiale verrà riciclato con positive ricadute in termini di sostenibilità e circolarità. In particolare, la Divisione Aerostrutture di Leonardo conferirà a Herambiente parte delle fibre di scarto derivanti dalla costruzione delle componenti di alcuni fra gli aeromobili civili più noti nel settore dell’aviazione commerciale. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Maratona di Roma, record di presenze: il percorso e dove vederla in tv

(Adnkronos) – La Maratona di Roma, nome ufficiale Acea Run Rome The Marathon, festeggia domenica prossima l'ingresso nell'età della maturità a cifra tonda, 30 anni, con il record di presenze della sua ormai lunga storia. Gli iscritti sono 28.000 ma organizzazione e Fidal si aspettano un numero complessivo di 50.000 persone, di cui 22.000 dall'estero. Il fine settimana infatti vede anche in programma la gara amatoriale sui 5 km, Acea Water Fun Run di sabato con 22.000 iscritti, e la staffetta solidale Acea Run4Rome, entrambe con la primizia dell'arrivo al Circo Massimo.  Nel 2021, ricorda la Fidal, i partenti iscritti alla gara regina erano 7.105, quest'anno 27.354 e le iscrizioni sono ancora aperte a quattro giorni dal via. Sono 126 le nazionalità in gara, che beneficia anche dell'inserimento nelle iniziative giubilari e infatti si vedrà il fiume umano passare in via della Conciliazione. Si calcola che in tutto, al lordo delle famiglie al seguito, almeno in 100.000 stanno convergendo su Roma, creando un indotto economico stimato intorno ai 75 milioni.  
Partenza dalle 8 ai Fori Imperiali in direzione Colosseo ma l’accesso di tutti i maratoneti sarà da Piazza di Porta Capena (via di San Gregorio, ai piedi del Palatino) a partire dalle ore 6 fino a non oltre le 7,30. Dopo via dei Cerchi la rotta è verso via Ostiense e inizia il ritorno verso nord da viale Marconi verso i lungotevere, prima in sponda destra poi in sponda sinistra attraversando Testaccio, si passa ancora il fiume in direzione San Pietro, varie giravolte verso Prati e infine lo Stadio dei Marmi. Poco dopo il ritorno attraverso il quartiere Flaminio, il passaggio a piazza del Popolo, il transito nell'ansa barocca fino al ritorno in zona archeologica e l'arrivo al Circo Massimo.   La manifestazione, si ricorda, è organizzata per la quinta volta da Infront Italy, Corriere dello Sport-Stadio, Italia Marathon Club e Atielle, e sarà visibile in tv su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena dalle 9.15. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Collisione nel Mare del Nord, portacontainer affonderà: un arresto per omicidio colposo

(Adnkronos) – Un arresto per omicidio colposo dovuto a negligenza grave, un morto e la portacontainer che ha speronato la petroliera che affonderà. E' il 'bollettino' delle autorità britanniche della collisione di ieri nel Mare del Nord tra la Solong, battente bandiera portoghese, e la Stena Immaculate, battente bandiera britannica e inserita nel registro delle navi autorizzate dal Pentagono a trasportare petrolio per le Forze armate americane. La polizia dell'Humberside ha dato notizia dell'arresto di un uomo di 59 anni, di cui non ha fornito l'identità, per la morte di uno dei membri dell'equipaggio della Solong, disperso da ieri ma presumibilmente morto, secondo quanto detto dal sottosegretario ai Trasporti Mike Kane. Che ha anche fatto sapere che la portacontainer "continua a bruciare" e che secondo la Guardia costiera "è improbabile che resti a galla". "Non ci sono" intanto indicazioni" che la collisione sia stata causata da "un atto criminale", ha precisato un portavoce del premier britannico Keir Starmer: "La direzione delle inchieste sugli incidenti marittimi effettuerà ovviamente una valutazione preliminare della collisione. Non intendo entrare nel merito, ma a quanto mi risulta non c'è motivo di ritenere che si sia trattato di un atto criminale".  C'è allarme per "un disastro ambientale immediato" secondo Hugo Tagholm, direttore esecutivo della ong Oceana. Mentre il ministro dell'Edilizia inglese Matthew Pennycook si è limitato per ora ad assicurare che la qualità dell'aria al momento "è entro i limiti di sicurezza". "Si tratta di un evento di portata significativa che può avere un'eredità davvero tossica per quei santuari oceanici che hanno tanto bisogno di essere protetti”, ha affermato Tagholm, all'indomani della collisione tra la petroliera Stena Immaculate e la portacontainer Solong, incidente a seguito del quale su entrambe le navi sono esplosi "incendi multipli", con la fuoriuscita di carburante in mare.  La Solong ha speronato la Stena Immaculate nell'area di due siti marini protetti, l'Area speciale di conservazione del Mare del Nord meridionale e l'Area marina protetta di Holderness, che ospitano diverse specie protette. "L'inquinamento da petrolio può avere un impatto molto forte e a lungo termine sui sedimenti e su altri tipi di ecosistemi”, ha dichiarato il direttore della ong, dicendosi "preoccupato per l'eredità a lungo termine e per l'impatto a breve termine".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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ll dottor Pirozzi confermato nel Consiglio Direttivo della SIED dell’Abruzzo e Molise nel segno della continuità

Rinnovati i vertici della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (S.I.E.D.) dell’Abruzzo e Molise, l’Associazione che riunisce gli specialisti in Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia delle due regioni.  

Il dottor Giuseppe Pirozzi, dirigente Medico del Responsible Research Hospital, già Presidente per il triennio 2025-2028, è stato confermato come Consigliere nel segno della continuità, infatti la sua presenza all’interno dell’importante organismo è ormai consolidata da oltre dieci anni. Sarà anche l’unico che rappresenterà il Molise, mentre tutti gli altri componenti sono espressioni di realtà abruzzesi. 

 Il dottor Pirozzi è autore di numerosi articoli pubblicati su prestigiose riviste scientifiche, libri e abstract presentati a congressi nazionali ed internazionali.

 Formato e specializzato al Policlinico Gemelli di Roma, è uno degli allievi del professor Guido Costamagna, Direttore del Dipartimento di Scienze Gastroenterologiche, considerato uno dei maggiori esperti del settore. Rinnovati anche gli altri organi direttivi come Presidente è stato scelto Giacomo Rando,  Segretario sarà Lucia Cocomello, consiglieri saranno, oltre a Pirozzi,  Angelo Milano e  Stefano Fabiani.

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Bricolo (Veronafiere): “LetExpo cresce e diventa sempre più internazionale”

(Adnkronos) – "LetExpo è una manifestazione che cresce ogni anno, un grande lavoro fatto da Alis, l’associazione che raggruppa gli operatori del mondo del trasporto e della logistica sostenibile che ha creduto fortenmente in questa iniziativa. È partita quattro anni fa e devo dire che ogni anno c’è una crescita costante e continua grazie a un grandissimo lavoro di squadra. Quest’anno avremo 500 espositori, un aumento del 20% dell’area espositiva rispetto all’anno scorso e diventa una fiera sempre più internazionale con tantissimi espositori che provengono dall’estero." Lo ha sottolineato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, durante la giornata di apertura di LetExpo, la fiera di riferimento per i trasporti, la logistica, i servizi alle imprese e la sostenibilità, promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere. Un appuntamento che giunge alla sua quarta edizione e che rappresenta l’evento nazionale e internazionale di riferimento della filiera, con un focus sulle attuali dinamiche geopolitiche e sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.  “Ricordo che questo settore è fondamentale per l’economia del nostro Paese – prosegue Bricolo – In Italia vale il 10% del pil, parliamo di una colonna portante dello sviluppo economico del nostro Paese. Un settore che dà occupazione col suo indotto a più di un milione e quattrocento mila addetti quindi di rilevanza anche dal punto di vista sociale. Un settore che vuole crescere perché il mercato richiede di essere sempre più competitivo. Per farlo c’è bisogno di infrastrutture moderne e normative a sostegno del settore. In questo Alis ha fatto qualcosa di incredibile riuscendo a trasformare questa fiera in un grande luogo di confronto dove tutto il mondo istituzionale e imprenditoriale può trovare soluzioni comuni. Per questo dobbiamo ringrazia Guido Grimaldi, presidente di Alis, che ha creduto in questo progetto di visione”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Strasburgo, protesta M5S davanti a Parlamento Ue: “No a soldi per le armi”

(Adnkronos) – Il Movimento Cinque Stelle protesta oggi, martedì 11 marzo, al Parlamento europeo di Strasburgo contro il piano di riarmo. "Basta soldi per le armi" recita lo striscione, mostrato da deputati, senatori ed europarlamentari insieme al presidente Giuseppe Conte. "Vogliamo esprimere la netta contrarietà dei cittadini al piano che prevede uno stanziamento fino a 30 miliardi per l'industria bellica da parte dell'Italia" spiega il Movimento. "Un salasso che porterà con l'ok di Giorgia Meloni e di tutto il suo governo a ulteriori taglia a sanità, istruzione, welfare e investimenti per le imprese". Per il leader del M5S Giuseppe Conte Ursula von der Leyen è pronta a portarci in una "economia di guerra" come oggi "ha ripetuto" in Aula. "Non diciamo più sciocchezze – afferma – non è vero che in Europa investiamo meno comparativamente alla Russia. È stata assolutamente smentito: oggi von der Leyen ha ripetuto questa sciocchezza". "Dobbiamo dire – continua Conte – che non è vero, ai nostri cittadini. Non investiamo meno: investiamo peggio. Con ReArmEu andiamo a investire ancora, in modo pessimo. Se davvero ci fossero dei governanti, in questo momento, seri che ci rappresentano, dovrebbero ritrovarsi per settimane, mesi, quel che occorre, per tirare fuori un serio progetto di difesa comune". Progetto che, aggiunge Conte, "significa coordinamento degli acquisti, strategie integrate, significa una unità di comando che non vorranno mai raggiungere. Anche sul piano dell'efficienza, stiamo andando nella direzione completamente sbagliata. Ma non illudiamo i nostri cittadini, dicendo che la sicurezza si possa garantire acquistando qualche armamento in più".. Per Conte "se ragioniamo in questi termini, diciamo la verità, noi stiamo creando ancora più insicurezza. Perché stiamo lanciando un segnale, anziché nella giusta direzione di una prospettiva di pace, sicurezza, dialogo, mediazione, stiamo andando in una prospettiva di contro-minaccia. Stiamo alimentando un'escalation militare, né più né meno. Oggi von der Leyen e tutti i nostri governanti europei si prendono il rischio di crearci una prospettiva di guerra, ci portano in un'economia di guerra", conclude. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Tajani: “L’importante è occuparsi dei problemi, non preoccuparsi”

(Adnkronos) – "Certamente ci sono tanti problemi sono da risolvere, ma l'importante è occuparsi, non preoccuparsi. Abbiamo non soltanto due guerre alle frontiere, Medio Oriente e Ucraina, abbiamo una nuova situazione internazionale legata ai problemi del commercio con i dazi che stanno creando certamente molta preoccupazione e, come ministro sia degli Esteri sia del Commercio internazionale non mi manca il lavoro, però è anche entusiasmante e importante cercare di garantire sicurezza a tutti i nostri concittadini". Lo ha detto il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani all'evento fieristico a Verona di Alis “LetExpo – Logistic Eco Transport”. "Credo bene che ci sono momenti difficili da affrontare – ha aggiunto Tajani – ne abbiamo superati tanti noi italiani dopo la seconda guerra mondiale, con la crisi del Covid, con la crisi dei Lehman Brothers, con la crisi provocata dalla guerra, quindi sono convinto che ce la faremo se lavoreremo uniti e soprattutto se lavoreremo in un ambito più ampio che è quello dell'Europa, perché oggi le grandi sfide mondiali le possiamo vincere soltanto in un contesto europeo". "Non mi pare che Elon Musk sia il segretario della Difesa. E' un imprenditore che dice molte cose, ma mi pare che lo stesso Trump abbia detto 'decido io, non decide Elon Musk'".  Quanto a Starlink o a un eventuale concorrente europeo, Tajani afferma che è necessario non avere pregiudizi, ma basarsi su analisi di impatto. "Per tanti anni ho fatto il commissario europeo – racconta – e tra le cose buone che c'erano in mezzo a tante cattive, c'erano le analisi di impatto. Io non sono né innamorato di Starlink né sono contro Starlink. Non sono né un fan di Musk né sono un nemico di Musk. Qual è l'interesse italiano? Facciamo un'analisi d'impatto, facciamo esaminare dei tecnici. Se Starlink è sicuro, teniamo presente che è gestita dagli Stati Uniti. Vediamo se Starlink è sicuro oppure no, quali sono le garanzie. E poi si deciderà in tutta neutralità, senza essere tifosi o nemici di Musk e di Starlink. Noi dobbiamo guardare l'interesse nazionale".  "Mi pare che anche a Bruxelles si siano resi conto che la battaglia storica che abbiamo combattuto noi italiani sulla questione migratoria non è una questione nazionale o dei paesi del sud ma è un grande tema europeo. L'Europa già con il primo accordo ha fatto un passo in avanti. Oggi si prepara a fare un altro importante passo in avanti che ascolta le richieste e le proposte dell'Italia. La difesa della frontiera è il breve termine. Poi ci vuole il medio termine e il lungo termine. Il Piano Mattei è anche parte di questa strategia. Il fatto di poter rimandare a casa propria coloro che sono immigrati clandestinamente e non hanno diritto ad essere considerati rifugiati mi pare una cosa saggia".  Tajani ha parlato poi dei centri "che non sono centri di detenzione, come quello che abbiamo in Albania. Perché, se andiamo a vedere come sono i centri in Albania, non sono alberghi a 5 stelle, questo è vero, sono alberghi a 3 stelle, perché sono tutti nuovi e le condizioni di vita all'interno sono normali. Quindi non capisco le scelte di certi magistrati, ma capisco però che di fronte alla Corte di Giustizia molti Stati europei hanno detto che l'Italia ha ragione. Ce lo dice anche il Regno Unito che è un paese che si sta riavvicinando all'Europa"."Valutiamo tecnicamente con un'analisi d'impatto, e poi prendiamo la nostra autonoma decisione – propone Tajani – Senza amore o odio nei confronti di Musk. Perché se ci facciamo prendere dal tifo, commettiamo errori. L'interesse nazionale è la serietà. Avremmo delle salvaguardie. L'accordo è con gli Stati Uniti. L'importante è che ci siano le dovute garanzie. Io penso all'interesse nazionale. Valutiamo, vediamo e poi decidiamo. Ripeto, senza amori e senza odi". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Di Caterina (Alis): “Presenza delle istituzioni messaggio positivo”

(Adnkronos) – "Vedere le istituzioni presenti qui a LetExpo ci manda un chiaro messaggio positivo. La politica ascolta e interviene. La loro presenza ci dimostra che sono pronti ad ascoltare le istanze e le esigenze per avere il termometro di questo Paese. Un Paese fatto di persone che lavorano, che hanno voglia di fare, di produrre, dimostrando che l’Italia è al centro del mondo rispetto a tanti valori che altri cercano di rivendicare". Così Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, durante l’inaugurazione della quarta edizione di LetExpo, la fiera di riferimento per i trasporti, la logistica, i servizi alle imprese e la sostenibilità, promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere. "Saranno quattro giorni di incontri con logistica, trasporti e servizi al centro del nostro Paese. Questo è un risultato che insieme al presidente Grimaldi portiamo con grandissimo orgoglio. Siamo felici di avere le importanti presenze venute qui a Verona per LetExpo". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Grimaldi (Alis): “A Let Expo confronto su trend, scenari e soluzioni”

(Adnkronos) – A Let Expo "espositori da tutto il mondo presenteranno nuovi trend del mercato, soluzioni innovative e numerose opportunità di business per valorizzare il Made in Italy e per far incontrare campioni nazionali capaci di fare la differenza su scala internazionale. Siamo convinti che questo evento rappresenterà anche un vero e proprio laboratorio di idee per definire concrete strategie per la crescita e per generare ricchezza ed occupazione". Lo ha sottolineato Guido Grimaldi, presidente di Alis, nell'intervento introduttivo alla prima giornata di Let Expo – Logistic Eco Transport, fiera di riferimento in Italia per i trasporti, la logistica e i servizi alle imprese, organizzata dll'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile in collaborazione con Veronafiere.  Grimaldi ha ricordato come per l'edizione 2025 a Let Expo "è arrivato un riconoscimento straordinario, ossia l’assegnazione della medaglia del Presidente della Repubblica, un segnale importante che premia fortemente il nostro impegno". "Let Expo – ha aggiunto – è anche l’occasione per analizzare uno scenario globale in continua evoluzione, segnato dai due conflitti ancora in corso e dalle tensioni legate allo scontro sui dazi che stanno incidendo sulla stabilità dei mercati, con effetti a catena su numerose filiere come l’automotive, il farmaceutico e l’agroalimentare". Ma – ha osservato – se "sarà necessario continuare ad agire con determinazione per sostenere la crescita del nostro sistema economico" è anche vero che "oggi più che mai proprio il tema della crescita passa inevitabilmente dal tema della sicurezza, che rappresenta una priorità assoluta anche per la catena logistica".  Grimaldi ha ribadito "con profondo orgoglio" come "i 2.350 soci di ALIS, con i 350.000 lavoratori rappresentati e gli oltre 95 miliardi di euro di fatturato aggregato, sono un elemento di eccellenza, costituendo il motore vero di innovazione e crescita. Grazie a servizi interconnessi, tecnologie all’avanguardia e soluzioni digitali i nostri associati stanno infatti trasformando il modo in cui vengono gestiti i flussi di merci e persone, riducendo l’impatto ambientale, migliorando l’efficienza operativa e, soprattutto, generando nuove opportunità di lavoro per le giovani generazioni. Questo settore virtuoso ha un peso economico misurato in 10% del PIL nazionale e in 12% a livello europeo". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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