sabato, Marzo 15, 2025
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Campobasso/Atti persecutori e lesioni aggravate, divieto di avvicinamento e applicazione del braccialetto elettronico per un 50enne

Il personale della Squadra Mobile della polizia di Stato di Campobasso, ha dato esecuzione a un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico di controllo, emessa dal Gip nei confronti di un 50enne. L’uomo è accusato di atti persecutori – aggravati perché commessi contro il coniuge – e di lesioni personali aggravate.

In particolare l’indagato, nel corso degli anni, ha sottoposto la moglie, dalla quale si era recentemente separato, a continue telefonate, messaggi e pedinamenti, insulti e scenate per strada. Non solo. Avrebbe percosso più volte la donna, il tutto a causa di un’incontrollabile gelosia acuita dai problemi di abuso di sostanze alcoliche.

A seguito di accurate indagini di Polizia Giudiziaria svolte da personale della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura di Campobasso, su richiesta della Procura, il Gip ha emesso l’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare.

“La vicenda in questione – spiega il procuratore Nicola D’Angelo – rappresenta una tipologia delittuosa sempre più frequente ed il cui puntuale contrasto, obiettivo di questa Procura, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire che tali condotte sfocino in tipologie delittuose più gravi, tant’è vero che nel corso di quest’anno sono già stati trattati più di 20 “Codici Rossi” dalla Sezione specializzata della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Campobasso.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali Pindagato potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali di rito previsti dal codice”.

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Infrastrutture OT sotto attacco: l’analisi di HWG Sababa nel Rapporto Clusit 2025

(Adnkronos) – Questa mattina, in occasione del Security Summit 2025 di Milano, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica – Clusit, impegnata dal 2000 nel diffondere la cultura della cybersecurity in Italia, ha presentato il Rapporto Clusit 2025, il quale analizza l’andamento degli attacchi e degli incidenti cyber che nel 2024 hanno colpito l’Italia e il mondo.  I dati analizzati nel Rapporto mostrano un incremento significativo degli attacchi e degli incidenti informatici nell’ultimo anno. Nel 2024, in Italia sono stati registrati 357 incidenti noti di particolare gravità, pari a circa il 39% del totale degli incidenti avvenuti tra il 2020 e il 2024. Gli attacchi cyber sono cresciuti del 15% nel nostro Paese, mentre gli incidenti attribuibili al cybercrime hanno subito un incremento del 40% rispetto all'anno precedente. Tra i settori più colpiti emergono News e Multimedia, Manifatturiero, Governativo e Trasporti e Logistica. In particolare, nei comparti Manifatturiero e Trasporti e Logistica, un quarto degli incidenti globali ha coinvolto realtà italiane. Tuttavia, come sottolineano i ricercatori del Clusit, questi dati rappresentano solo la punta dell’iceberg della minaccia cyber in Italia, poiché molte vittime tendono ancora a non dichiarare gli attacchi subiti. Anche per questo motivo, per affrontare efficacemente questo scenario, è necessaria un’analisi mirata dei target di attacco, che consenta di individuare le vulnerabilità più critiche, di comprendere le modalità operative degli aggressori e di sviluppare strategie di difesa sempre più efficaci e proattive. A questo proposito, l’azienda di cybersecurity HWG Sababa ha contribuito al Report Clusit 2025 fornendo dati e informazioni rilevanti sugli attacchi rivolti agli ambienti industriali e di Operational Technology (OT) grazie alla posizione unica come primario SOC OT gestito in Italia, monitorando la sicurezza OT di grande aziende e infrastrutture critiche italiane e europee. Questi sistemi, che sono particolarmente importanti per le infrastrutture critiche del settore Energy & Utilities e per i settori produttivi del Manifatturiero e dell’Industria alimentare, risultano sempre più spesso un target di interesse per i cybercriminali. Per comprendere meglio lo stato degli attacchi e degli incidenti che colpiscono i sistemi OT, HWG Sababa, attraverso il proprio Security Operation Center (SOC), ha raccolto e analizzato i dati provenienti da diverse multiutility nella regione EMEA e altre realtà OT in Italia.  
Secondo l’analisi di HWG Sababa, la mancanza di una rigorosa segmentazione tra i sistemi IT e OT rappresenta una vulnerabilità critica, poiché facilita la propagazione di minacce informatiche tra le diverse infrastrutture, amplifica la superficie d’attacco ed espone le organizzazioni a rischi elevati. In particolare, si è riscontrato che l’85% degli incidenti di security negli ambienti OT deriva da attacchi diretti ai sistemi IT, che si diffondono attraverso furti di identità, propagazione di malware e configurazioni errate degli accessi da remoto. A conferma di questo trend, è stato rilevato che il 90% dei casi di ransomware che colpiscono gli ambienti industriali ha origine da e-mail di phishing indirizzate al personale IT. Da qui, l’attacco si propaga poi al network OT a causa della limitata o inefficiente segmentazione, tramite meccanismi di autenticazione condivisi o accessi da remoto non adeguatamente protetti o ancora per politiche non mature legate all’accesso ai sistemi da parte dei fornitori esterni. Proprio l’accesso da remoto si rivela un vettore di rischio primario: il 65% delle compromissioni OT è infatti dovuto a VPN o sessioni RDP (Remote Desktop Protocol) vulnerabili.  Le statistiche di HWG Sababa mettono inoltre in luce le difficoltà affrontate dai SOC OT nel distinguere tra attività industriali legittime e comportamenti malevoli. Per esempio, i dati hanno mostrato che il 68% degli alert SOC sono risultati falsi positivi, quindi avvisi di sicurezza che non corrispondevano ad attacchi effettivi, causati principalmente dalla mancanza di documentazione e di dati sui processi industriali. Inoltre, i team SOC faticano a correlare gli alert tra ambienti IT e OT, e faticano a ricevere feedback tempestivi da parte dei vari team coinvolti lato cliente, con tempi di detection e response eccessivamente lunghi: in media, servono oltre 72 ore per identificare e classificare correttamente una compromissione OT.
 Infine, richiede particolare attenzione il tema della formazione sulla cybersecurity OT. Mentre la security awareness IT è ormai un aspetto consolidato in molte aziende, la formazione in ambito OT risulta ancora insufficiente. Questa carenza evidenzia la necessità di iniziative di sensibilizzazione più efficaci e fruibili anche da utenti che lavorano negli ambienti OT, che non hanno un laptop su cui seguire i corsi e simulazioni, e che hanno bisogno di formazione pratica con use case e frontale, ad esempio associata ai corsi di safety.  In conclusione, Alessio Aceti, CEO di HWG Sababa, evidenzia il valore delle evidenze emerse dal focus realizzato per il Rapporto Clusit 2025, sottolineando che “la sicurezza degli ambienti OT non può più essere considerata un tema secondario. È fondamentale adottare un approccio proattivo, investendo prima di tutto in una governance adeguata, in policies e procedure per gli ambienti OT, a partire da un asset management efficiente fino ad arrivare al tema della risposta agli incidenti e alla gestione della supply chain. Fondamentale anche il focus sull’implementazione di servizi di monitoraggio SOC verticali e competenti sui temi OT. Infine, è importante investire in tecnologie di protezione avanzate e promuovere una maggiore consapevolezza del rischio, per prevenire impatti potenzialmente in grado di compromettere operatività e sicurezza”. “Contribuire al Rapporto Clusit 2025 ha rappresentato per la nostra azienda un'importante opportunità strategica – prosegue Aceti – Non solo abbiamo avuto un ruolo attivo nel delineare il panorama attuale della sicurezza informatica, ma abbiamo anche raccolto preziose informazioni e approfondito le tendenze emergenti, consolidando così la nostra capacità di affrontare le sfide future con una preparazione ancora più solida e mirata”. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Gomiboru: l’indie italiano in accesso anticipato su Steam

(Adnkronos) – Stranogene, startup italiana fondata nel 2023, annuncia l'arrivo in accesso anticipato su Steam del suo videogioco indipendente Gomiboru. Il titolo, un arcade-puzzle investigativo, si propone di coniugare intrattenimento e stimolazione cognitiva, in linea con la missione aziendale di innovare l'educazione attraverso la tecnologia e il gaming. Dopo il reveal trailer di febbraio, Gomiboru offre ora ai giocatori la possibilità di immergersi nel decadente luna park di Stampland. Un tempo luogo di svago e divertimento, Stampland versa ora in uno stato di abbandono. Il protagonista, una peculiare creatura rotolante, si muove tra le attrazioni in rovina con l'obiettivo di raccogliere i rifiuti e ripristinare l'ordine. Il gameplay si basa sulla gestione della fisica, che rappresenta una sfida costante per il giocatore impegnato a guidare il personaggio attraverso le diverse aree del parco. L'interazione con i numerosi personaggi presenti nel gioco riveste un ruolo fondamentale per la progressione narrativa e la scoperta del mistero che avvolge Stampland e la sua singolare creatura. L'accesso anticipato include i primi due livelli di gioco, ambientati rispettivamente nell'area delle montagne russe e del lago artificiale, oltre all'introduzione e alla cutscene di ingresso a Stampland. Paolo di Capua, Co-Founder e CEO di Stranogene, sottolinea come Gomiboru sia stato concepito per offrire un'esperienza che va oltre il semplice intrattenimento, stimolando la curiosità, la creatività e le capacità di problem-solving dei giocatori. Il titolo, afferma Di Capua, rappresenta un esempio concreto di come i videogiochi possano essere utilizzati come strumenti educativi, invitando alla riflessione sul rapporto con l'ambiente senza sacrificare il divertimento. La pubblicazione di Gomiboru si inserisce nel contesto di una crescente industria italiana del gaming, caratterizzata da un fermento creativo che contribuisce ad affermare il ruolo del Paese in un mercato globale sempre più competitivo. Stranogene, con il suo precedente progetto "Munaciello" (uno stealth platform per Android e iOS ambientato nel Teatro San Carlo di Napoli del XIX secolo), dimostra un approccio innovativo all'edutainment, combinando elementi ludici e contenuti culturali. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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The Elder Scrolls Online – Fallen Banners porta nuovi dungeon e aggiornamenti grafici

(Adnkronos) – Il mondo di The Elder Scrolls Online si espande con l'arrivo del pacchetto dungeon Fallen Banners e dell'aggiornamento 45 gratuito del gioco base. L'annuncio è arrivato attraverso una nota ufficiale rilasciata da Bethesda. I giocatori su PC/Mac possono ora esplorare due nuovi dungeon da quattro giocatori, Exiled Redoubt e Lep Seclusa, affrontando sfide inedite e scoprendo nuove storie. Fallen Banners introduce due nuovi dungeon PvE, ognuno con la propria storia, personaggi, sfide, segreti e scontri con boss unici. I giocatori possono collaborare con un massimo di altri tre compagni per ottenere ricompense esclusive, tra cui set di oggetti, collezionabili e obiettivi. 
L'accesso ai contenuti di Fallen Banners è attualmente disponibile tramite l'abbonamento a ESO Plus. Chi non è in possesso dell'abbonamento potrà comunque avere accesso ai nuovi dungeon attraverso eventi e iniziative speciali nel corso dell'anno.   I giocatori su console potranno accedere a Fallen Banners e all'aggiornamento 45 a partire dal 26 marzo, l'aggiornamento prevede un adattamento emiglioramento delle grafiche di gioco. Questo mese arriva anche l’evento Guild Celebration per il 10° anniversario di ESO, dal 12 al 21 marzo. Questo evento include un Guild Summit in cui i leader della community parleranno dei feedback con il team di sviluppo di ESO, oltre a ricompense di gioco per tutti. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Luca Marinelli in Death Stranding 2: Hideo Kojima rivela come è successo

(Adnkronos) – Il mondo dei videogiochi e quello del cinema si intrecciano sempre più spesso, e l'ultimo, eclatante esempio arriva direttamente da Hideo Kojima, il visionario creatore della saga di Metal Gear e del recente Death Stranding. Attraverso un post sul suo profilo X (ex Twitter), Kojima ha raccontato il percorso che ha portato l'attore italiano Luca Marinelli a entrare nel cast di Death Stranding 2, nel ruolo cruciale di Neil. Tutto è iniziato con Lo Chiamavano Jeeg Robot, il film di Gabriele Mainetti che ha consacrato Marinelli. Kojima, colpito dall'interpretazione dell'attore nei panni dello Zingaro, ha poi approfondito la sua filmografia, rimanendo folgorato da Martin Eden, adattamento del romanzo di Jack London. Proprio in occasione dell'uscita giapponese del film, Kojima è stato contattato dal distributore: Marinelli, fan di lunga data del game designer e cresciuto con Metal Gear, desiderava esprimergli la sua stima. L'ammirazione era reciproca. Durante la pandemia, Kojima era alla ricerca dell'attore giusto per interpretare Neil in Death Stranding 2, un personaggio chiave destinato a raccogliere l'eredità di Cliff, interpretato da Mads Mikkelsen nel primo capitolo. Un compito arduo, che richiedeva un interprete di grande spessore. Dopo aver visto Marinelli anche in The Old Guard, Kojima non ha avuto dubbi: era lui l'attore perfetto. L'offerta è arrivata via email, mentre Marinelli si trovava in Tibet per le riprese de Le otto montagne. Un dettaglio quasi mistico: l'attore, appena sceso dalle montagne, stava pensando proprio a Kojima quando ha ricevuto il messaggio, definendo l'incontro "un'esperienza spirituale". La collaborazione, racconta Kojima, si è estesa anche alla vita privata di Marinelli. Durante una videochiamata su Zoom, l'attore ha presentato a Kojima sua moglie, Alissa Jung, anch'essa attrice e regista. Entrambi sono stati coinvolti nel progetto, sottoponendosi a scansioni e performance capture in piena pandemia, ancora prima che la sceneggiatura fosse completata. Kojima ha elogiato la loro performance, visibile anche nel trailer di Death Stranding 2, sottolineando la loro professionalità e dedizione. La presenza di Luca Marinelli in Death Stranding 2 non è solo un motivo di orgoglio per il cinema italiano, ma anche la conferma di un trend: i confini tra le diverse forme di intrattenimento sono sempre più labili.  —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Servizi educativi per l’infanzia, la consigliera Passarelli chiarisce: nessun rischio impoverimento

Stefania Passarelli

In relazione all’interpellanza presentata dai consiglieri Roberto Gravina, Andrea Greco e
Angelo Primiani e attinente alla decadenza dalla quota perequativa del Fondo nazionale per il
Sistema integrato di educazione e istruzione, preme specificare che la dotazione finanziaria
attiene per il 60% alle Politiche sociali e per il restante 40% all’Istruzione.


Ai sensi dell’avviso approvato in data 26.06.2024, rivolto ai Comuni molisani, sono stati
approvati 69 progetti tra servizi di micronido e Sezioni Primavera per un importo complessivo
di € 1.970.000,00. Tale intervento prevedeva la copertura finanziaria di più fonti di
finanziamento:
 economie risorse regionali (già nelle casse dei Comuni)
 Fondo nazionale 0-6
 Fondo Idrocarburi
 Risorse Ufficio Scolastico regionale
 Risorse comunitarie FSE + 2021-2027

La copertura finanziaria è stata garantita per tutti i progetti dei Comuni utilmente collocati in
graduatoria ed approvati.

Non vi è stata alcuna perdita di risorse per i Comuni; infatti, il Servizio Programmazione delle
Politiche Sociali ha provveduto, con specifici atti, alla concessione del contributo spettante,
così come stabilito da approvazione della graduatoria.

Il taglio ministeriale non ha influito in alcun modo sul finanziamento dei singoli Comuni in
quanto la copertura è stata assicurata con le risorse del FSE + 2021-2027, come stabilito già
nel mese di settembre 2024.

Ad oggi il Servizio Programmazione delle Politiche Sociali ha provveduto ad inoltrare le
convenzioni con i Comuni e si sta provvedendo all’erogazione delle anticipazioni dell’80%
come previsto dall’Avviso e dalla Convenzione.

Stefania Passarelli

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Emissioni di gas serra: impatto sull’orbita terrestre e riduzione della capacità dei satelliti

(Adnkronos) – Un nuovo studio condotto da ingegneri aerospaziali del MIT ha rivelato che le emissioni di gas serra stanno alterando l'ambiente dello spazio vicino alla Terra, con conseguenze significative per la sostenibilità delle operazioni satellitari. La ricerca, pubblicata su Nature Sustainability, evidenzia come l'aumento di anidride carbonica e altri gas serra provochi la contrazione dell'alta atmosfera, in particolare della termosfera, dove orbitano la Stazione Spaziale Internazionale e la maggior parte dei satelliti. Secondo lo studio americano, La contrazione della termosfera riduce la resistenza atmosferica, un fattore che contribuisce alla rimozione dei vecchi satelliti e dei detriti spaziali. La diminuzione della resistenza atmosferica prolunga la vita dei detriti, aumentando il rischio di collisioni e la congestione delle orbite. Il team di ricerca ha condotto simulazioni sull'impatto delle emissioni di carbonio sull'alta atmosfera e sulla dinamica orbitale, stimando la "capacità di carico satellitare" dell'orbita terrestre bassa. Le simulazioni prevedono che entro il 2100, la capacità di carico delle regioni più popolari potrebbe diminuire del 50-66% a causa degli effetti dei gas serra. "Il nostro comportamento con i gas serra qui sulla Terra negli ultimi 100 anni avrà un effetto su come gestiremo i satelliti nei prossimi 100 anni," afferma l'autore dello studio Richard Linares, professore associato presso il Dipartimento di Aeronautica e Astronautica del MIT (AeroAstro). "L'alta atmosfera si trova in uno stato fragile mentre il cambiamento climatico sconvolge lo status quo," aggiunge l'autore principale William Parker, uno studente laureato in AeroAstro. "Allo stesso tempo, c'è stato un massiccio aumento del numero di satelliti lanciati, soprattutto per fornire internet a banda larga dallo spazio. Se non gestiamo questa attività con attenzione e lavoriamo per ridurre le nostre emissioni, lo spazio potrebbe diventare troppo affollato, portando a più collisioni e detriti." L'aumento esponenziale del numero di satelliti, in particolare delle "megacostellazioni" come Starlink di SpaceX, sta già portando alla congestione di alcune orbite. La riduzione della capacità orbitale prevista dallo studio potrebbe aggravare ulteriormente il problema, aumentando il rischio di collisioni e la generazione di detriti spaziali. I ricercatori sottolineano l'importanza di ridurre le emissioni di gas serra e di gestire in modo responsabile le attività spaziali per garantire la sostenibilità dell'orbita terrestre. La mancata adozione di misure adeguate potrebbe portare a una "instabilità incontrollata," con una cascata di collisioni che renderebbe l'orbita terrestre bassa inagibile. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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La Montini “Official Supporter” del Pi greco Day 2025

L’Istituto Comprensivo “Leopoldo Montini” è “Official Supporter π Day 2025”. L’Istituto, infatti, ha
aderito con la classe 5D della Scuola primaria al Pi greco Day 2025, promosso dal Ministero
dell’Istruzione e del Merito con il contributo scientifico del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari
e Scienze per la Salute dell’Università di Torino.
Il prossimo 14 marzo, gli alunni parteciperanno a un evento online e si cimenteranno, su una
piattaforma dedicata, nella risoluzione di quiz secondo una logica di problem solving, in modo
coerente a una didattica improntata allo sviluppo delle competenze. Inoltre, gli studenti riceveranno
dei feedback immediati sul risultato conseguito, così da poter subito riflettere sul loro operato. Infine,
a tutti i ragazzi che prenderanno parte alle attività sarà riconosciuto un attestato di partecipazione.
La manifestazione è dedicata alla più famosa costante matematica, che indica il rapporto tra la
circonferenza e il diametro del cerchio. Festeggiato per la prima volta nel 1988 al Museo della Scienza
di San Francisco, l’Exploratorium, il giorno del Pi greco è celebrato con molte iniziative in tutto il
mondo il 14 marzo in omaggio al numero 3,14 che, secondo la consuetudine anglosassone di indicare
prima il mese e poi il giorno, si trasforma proprio nella data prescelta che, per singolare coincidenza,
ricade nell’anniversario della nascita di Albert Einstein.
Questa giornata intende promuovere l’apprendimento della matematica e delle discipline scientifiche;
esse infatti rappresentano il linguaggio di base della modernità e lo strumento basilare per conoscere
e saper utilizzare consapevolmente le nuove tecnologie. In un mondo dove i numeri contano sempre
di più, la scuola non può esimersi dall’abbracciare queste iniziative.
L’adesione a questo evento e il riconoscimento di “Official Supporter” si inseriscono nella
promozione delle materie STEM che la Montini porta avanti da tempo, grazie al suo impegno
didattico quotidiano, alla partecipazione a concorsi, gare e competizioni, e che ha ulteriormente
potenziato con i recenti progetti PNRR, consapevole dell’importanza di fornire ai suoi alunni una
solida preparazione scientifica, fondamentale per il loro futuro.

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Continua il mini tour acustico del cantautore molisano Luigi Farinaccio: i prossimi appuntamenti

“Sotto il mantello della luna” è il secondo album ufficiale del cantautore indipendente molisano Luigi Farinaccio. L’album contiene 10 tracce, quasi come fossero 10 capitoli di un romanzo da esplorare, unite da un sottile filo conduttore: la voglia di rivalsa, la riscossa, un nuovo inizio.
C’è sempre un’altra possibilità per rialzarsi e accogliere le sfide con i propri sogni. Missione per esplorare l’inesauribile ricchezza del proprio “io”.  
“Sotto il mantello della luna” è un progetto discografico frutto di una lunga evoluzione. I brani di Luigi Farinaccio, hanno trovato gradualmente la giusta dimensione, ponendo la lente d’ingrandimento sulla scrittura, soprattutto durante il periodo storico alienante di restrizioni. Le parole tratteggiano il sogno, la solitudine, l’amore, la passione, l’abbandono, la rinascita, l’ironia e la libertà, facendo affiorare la sua luce anche su tematiche di carattere sociale come la violenza di genere, la povertà, la crisi d’identità di uno Stato spesso assente. L’urgenza e la necessità di sfogare le frustrazioni di una vita vissuta nel vuoto, nella solitudine interiore, sempre più  “social” ma sempre più isolati! 
La luna, nel mondo dell’astronomia, riveste la stessa importanza del sole, si copre nelle ore più buie di un alone che la rende particolarmente misteriosa, così i brani scorrono legati agli impulsi dell’inconscio. 
L’album abbraccia prevalentemente le sonorità del pop rock cantautorale, ma all’interno si respirano anche influenze variegate. C’è stata una ricerca nell’utilizzo di strumentazioni elettroniche, su alcuni brani sono state registrate delle chitarre pedal steel che apportano delle sfumature country rock, inoltre c’è spazio per delle ballate acustiche che fanno emergere la necessità di immergersi in atmosfere più intimistiche.

Luigi  Farinaccio, recentemente si è distinto per alcuni importanti riconoscimenti nel panorama della critica musicale. Ha ricevuto la Menzione Speciale al Merito alla VII° edizione  del “Premio Internazionale Salvatore Quasimodo” – sezione musica con il brano “Un lampo di follia”,  inoltre si è classificato Finalista al “Premio Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo Dionisiaco – Roma 2024” con il brano “Leggera”. 

L’album è distribuito su tutte le piattaforme digitali:

https://music.youtube.com/channel/MPREb_mDMhJndM0jx

Ecco i prossimi appuntamenti:


    15 marzo Campobasso “Bootleg tè caffe infusi e Musica” ore 18.30

    23 marzo Roccamandolfi (IS) “La Rocca Tartufi” ore 12.00
                Agnone (IS) “Osteria Mia” ore 20.00


 14 aprile Lucito (CB) “Università della Terza Età” ore 16.00

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Parcheggi, volano anche i costi per occupazione suolo pubblico. De Benedittis: “Attività a rischio, maggioranza rifletta!”

Aldo De Benedittis

E’ ufficiale: la Giunta Forte ha deciso di dichiarare guerra a Campobasso e ai campobassani, tentando di ostacolare e mortificare tutte le energie positive che ancora credono nel futuro del Capoluogo.

L’aumento dei costi della sosta in città, infatti, oltre a danneggiare famiglie, lavoratori e commercianti, mette a serio rischio la sopravvivenza di tutte le attività che fanno richiesta di occupazione di suolo pubblico, perché il regolamento comunale in materia di concessioni di suolo e aree pubbliche, all’art. 24-bis,  prevede che i titolari della concessione paghino una somma pari al sessantacinque per cento (65%) del costo giornaliero del parcheggio per ogni stallo occupato. Ciò significa che i nuovi costi della sosta ricadranno (tra l’altro in un momento particolarmente delicato) anche sulle attività che fanno richiesta di suolo pubblico sugli stalli di parcheggio.

Mi domando: è il modo giusto di trattare gli imprenditori? In molti casi si tratta di giovani che hanno scelto di restare e che hanno avuto il coraggio di investire e di rivitalizzare il centro, creando tra l’altro lavoro! Molti di loro sono ovviamente esasperati e già sul piede di guerra,  perché dal Comune si aspettano giustamente sostegno e non ostacoli.

La maggioranza di civici e sinistra, tra un litigio e l’altro, dovrebbe piuttosto preoccuparsi di semplificare la vita a chi prova tutti i giorni ad arginare il declino di questa città.

AVV. Aldo De Benedittis

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