venerdì, Marzo 14, 2025
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UILTuCS/L’inerzia dell’archivio di Stato di Campobasso fa perdere 2 posti di lavoro

La UILTuCS Molise, in persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino e del Segretario Aggiunto Lidia De Benedittisa, denuncia una situazione gravissima che ha portato alla perdita del lavoro per due lavoratrici addette a servizi di pulizia. Questa, brevemente, la vicenda.

Il 7 marzo 2025 era in scadenza l’affidamento del servizio di pulizie presso gli uffici dell’Archivio di Stato di Campobasso e le due lavoratrici che da anni svolgono il servizio erano state avvisate dalla Società datrice di lavoro che avrebbe cessato i loro contratti a partire dall’8 marzo. Come da prassi, avrebbe dovuto svolgersi la procedura di cambio di appalto, unico modo per garantire il mantenimento dell’occupazione, a favore ovviamente di una nuova società aggiudicataria del servizio, come da richiesta della UILTuCS Molise, che rappresenta entrambe le lavoratrici.

Ebbene, dopo un primo approccio con una società cui pareva essere stato affidato il servizio, l’Archivio di Stato di Campobasso, ente committente del servizio stesso, a seguito di richieste chiarimenti da parte della UILTuCS Molise, comunicava di non conoscere le tempistiche per un nuovo affidamento del servizio, mostrando di non ignorare la normativa stringente sul cambio di appalto, unica garanzia della continuità occupazionale per gli operatori addetti ai servizi.

A nulla sono valse le molteplici comunicazioni della UILTuCS Molise, che in tutti i modi ha cercato di far comprendere la gravità della situazione, in assenza di affidamento del servizio ad un nuovo gestore, o di proroga del contratto in scadenza il 07 marzo: la Direzione dell’Archivio di Stato ha totalmente ignorato le istanze delle UILTuCS Molise, ma soprattutto ha consentito, non affidando il servizio di pulizie ad altra Società, che le due signore che da anni si occupavano della pulizia degli uffici restassero senza lavoro.

Vi è di più: alla richiesta di chiarimenti delle due lavoratrici, la Direttrice ha ritenuto di doverle mettere alla porta, anche in maniera poco cortese.

Sin dal giorno 08 marzo 2025, inoltre, gli uffici dell’Archivio di Stato di Campobasso sono privi del servizio di pulizie, con tutte le conseguenze del caso sia per i dipendenti, che per gli utenti dell’Ente.

La UILTuCS Molise è indignata per quanto accaduto e ritiene di una gravità estrema la condotta posta in essere dall’Archivio di Stato di Campobasso: l’inerzia è costata due posti di lavoro, e questo non può succedere in una regione che sul tema lavoro è già tanto martoriata.

Adesso ci si aspetta che il servizio venga assegnato immediatamente ad una società e che quest’ultima abbia l’accortezza di affidarlo alle due dipendenti “messe alla porta” per cause alle stesse non imputabili.

In ogni caso, la UILTuCS Molise stigmatizza il comportamento di chi, da lavoratore, ha consentito che due persone rimanessero senza occupazione”- concludono Pasquale Guarracino e Lidia De Benedittis.

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Roborock Serie F25 arriva in Italia con un nuovo approccio alle pulizie domestiche

(Adnkronos) – Roborock, leader mondiale nel settore della robotica domestica intelligente, ha recentemente annunciato l'arrivo sul mercato italiano della sua innovativa serie F25 di lavapavimenti wet&dry. Presentata in anteprima al CES di Las Vegas 2025, questa nuova gamma promette di semplificare radicalmente la pulizia della casa, offrendo una combinazione di potenza, intelligenza e praticità senza precedenti. La serie F25 non si limita a pulire, ma rappresenta un nuovo approccio alla gestione delle pulizie domestiche. Progettata per soddisfare le esigenze di diversi utenti, la gamma offre una varietà di modelli con differenti livelli di tecnologia e prezzo, mantenendo sempre un'elevata maneggevolezza e performance superiori. Un elemento comune a tutti i modelli è la stazione di ricarica inclusa, che non solo ricarica il dispositivo, ma si occupa anche del lavaggio e dell'asciugatura automatica dei rulli, garantendo un'igiene ottimale e prevenendo la formazione di odori sgradevoli. Ciò che distingue la serie F25 è la sua capacità di affrontare sia lo sporco umido che quello secco in un'unica passata. Questo è reso possibile da una serie di caratteristiche innovative. La potenza di aspirazione di 20.000 Pa, combinata con una frequenza di pulizia di 450 giri al minuto, assicura la rimozione anche dello sporco più ostinato. Il design FlatReach 2.0 permette di raggiungere anche gli spazi più angusti sotto i mobili, fino a un'altezza di soli 12,5 cm, eliminando ogni traccia di polvere. Il rullo JawScrapers anti-groviglio, dotato di raschietto a pressione costante e lame a denti di squalo, cattura efficacemente peli e capelli, lasciando i pavimenti impeccabili e senza aloni. L'autonomia è un altro punto di forza della serie F25. La batteria a sacchetto offre una durata tre volte superiore rispetto ai modelli precedenti, consentendo fino a 60 minuti di pulizia in modalità ECO (40 minuti per il modello RT) e coprendo superfici fino a 410 mq. Alcuni modelli, come l'F25 ALT e l'F25 ACE, si distinguono per la tecnologia SlideTech 2.0, che garantisce una manovrabilità eccezionalmente fluida grazie a doppi motori brushless e tempi di risposta di millisecondi. Questi modelli, insieme all'F25, sono inoltre dotati del sistema intelligente DirTect, che regola automaticamente l'intensità di pulizia in base al livello di sporco rilevato e ottimizza il processo di autopulizia. La facilità d'uso è ulteriormente migliorata dal posizionamento della vaschetta dell'acqua in basso e dal design girevole a 70°, che permettono ai dispositivi di muoversi agilmente attorno a mobili e ostacoli. La serie F25 è disponibile in diversi modelli, con prezzi che variano a seconda delle funzionalità. I modelli F25 LT e F25 ALT sono già disponibili su Amazon e nello store online di Roborock, mentre gli altri modelli (F25 RT, F25 e F25 ACE) arriveranno sul mercato a partire dal 20 marzo, sia online che presso i principali rivenditori di elettronica. Per chi cerca una soluzione ancora più completa, Roborock offre la serie F25 Combo, che include i modelli F25 Combo e F25 ACE Combo. Questi dispositivi, grazie a un'unità di alimentazione staccabile e a testine intercambiabili, si trasformano in aspirapolvere versatile, adatto sia per la pulizia di umido e secco, sia per la sola aspirazione della polvere, sia per il controllo degli acari. La serie Combo vanta una tecnologia ciclonica a 9 coni e una potenza di aspirazione che raggiunge i 25.000 Pa in modalità aspirapolvere. Il modello F25 ACE Combo offre funzionalità aggiuntive, come la tecnologia AI Enhanced SlideTech 2.0, un erogatore automatico di detersivo e la personalizzazione tramite app. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Fondazione Onda, online bando bollino rosa 2026-27 ospedali vicini alle donne

(Adnkronos) – È online il 'Bando bollino rosa' relativo al biennio 2026-2027. Fino al 31 maggio 2025 gli ospedali interessati, pubblici e privati accreditati al Servizio sanitario nazionale, possono accedere alla procedura di auto-candidatura registrandosi e compilando il questionario sul sito dedicato all'iniziativa (bollinirosa.it). Il Bollino rosa è un riconoscimento conferito dal 2007 da Fondazione Onda Ets agli ospedali italiani che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura non solo delle specifiche problematiche di salute femminile, ma anche delle patologie che riguardano trasversalmente uomini e donne, per cui vengono realizzati percorsi ospedalieri dedicati al genere femminile.  Gli obiettivi principali dell’iniziativa – spiega una nota – riguardano l’incentivazione degli ospedali a considerare le specifiche esigenze delle donne nella programmazione dei servizi clinico-assistenziali e supportarle in una scelta consapevole della struttura ospedaliera più idonea sulla base delle proprie necessità cliniche. Nel Bando online ci sono 2 nuove aree specialistiche: oftalmologia e disciplina medicina del dolore e terapia del dolore. Da questo biennio, inoltre, rientra la pediatria. Il Bollino rosa si pone come un modello virtuoso di networking tra ospedali, per promuovere la cultura della salute di genere femminile e lo scambio di esperienze e buone pratiche. L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio di 31 Società Scientifiche ed Enti Pubblici. Attualmente, la rete del Bollino rosa è costituita da 361 ospedali pubblici e/o privati accreditati al Ssn. L’assegnazione del Bollino rosa avviene sulla base dei seguenti criteri: presenza di specialità cliniche che trattano sia problematiche di salute tipicamente femminili sia che sono trasversali ai due generi e che necessitano di percorsi differenziati per le donne; tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented; offerta di servizi relativi all’accoglienza e alla degenza delle utenti a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (es. volontari, mediazione culturale, assistenza sociale) e tipologia e appropriatezza dei percorsi dedicati alla gestione della violenza fisica e verbale sulla donna e sugli operatori. "La 12a edizione del Bando bollino rosa, che cade nell’anno del ventennale di Fondazione Onda Ets, è rivolta agli ospedali italiani attenti in particolare alla salute delle donne. Gli ospedali con il 'Bollino' – afferma Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda Ets – acquisiscono un valore distintivo e differenziante nell'ambito del panorama sanitario nazionale, essendo parte di un circuito virtuoso istituzionalmente riconosciuto, contraddistinto per l'impegno e l'attenzione alle esigenze della salute di genere femminile. Quest’anno sono vent'anni che Fondazione Onda Ets coinvolge e pone al centro dei suoi progetti tutti gli attori del mondo della salute per promuovere una cultura della medicina di genere a livello nazionale e migliorare la salute delle donne attraverso una corretta informazione, sottolineando l’importanza della prevenzione primaria, della diagnosi precoce e dell’aderenza terapeutica nelle patologie a maggior impatto epidemiologico". Tramite l’elaborazione di un punteggio sulla base delle risposte fornite a ogni domanda, ciascuna con un valore prestabilito, Fondazione Onda Ets elabora un punteggio totale finale e assegna da 1 a 3 Bollini rosa. Sono 18 le aree specialistiche considerate nel bando: cardiologia, dermatologia, diabetologia, dietologia e nutrizione clinica, disciplina medicina del dolore e terapia del dolore, endocrinologia e malattie del metabolismo, ginecologia e ostetricia, medicina della riproduzione, neurologia, oftalmologia, oncologia ginecologica, oncologia medica, pediatria, pneumologia, psichiatria, reumatologia, senologia, urologia e infine servizi generali rivolti alle pazienti e sostegno alle donne e al personale ospedaliero vittime di violenza. L’iniziativa è supportata con la media partnership di Adnkronos Salute, Baby Magazine, Dottnet, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Cassano contro Motta: “È improponibile, non ha status Juve. Era meglio Allegri”

(Adnkronos) –
Antonio Cassano contro Thiago Motta. Dopo la pesante sconfitta della Juventus, travolta dall'Atalanta 4-0 all'Allianz Stadium nell'ultimo turno di campionato, l'ex attaccante ha usato parole dure per commentare l'operato del tecnico bianconero, giudicato come primo responsabile e fin qui sempre difeso, nonostante i risultati altalenanti, dallo stesso Cassano: "In questo momento è improponibile, non ha lo status per allenare la Juventus. Visto che il disastro è stato fatto, a Giuntoli direi che, tornando indietro, non avrei mai mandato via Allegri", ha detto durante la trasmissione Twitch 'Viva El Futbol', condotta insieme a Lele Adani e Nicola Ventola. "Quando cambieranno l'allenatore, bisogna fare anche una ramanzina a Giuntoli, che ha messo la faccia sui calciatori e che ha preso anche la scelta di mandare via Allegri", ha continuato Cassano, "a me di lui non frega niente, non ci parlo più, non stravedo per lui e non ti dà niente a livello di calcio. Tornando indietro però, dato che in 40 anni non ho mai visto i tifosi abbandonare lo stadio prima del fischio finale e non valorizzare nessuno… Si è andati oltre Haifa".  "Ora dovrebbe spiegarci perché ha mandato via Allegri per prendere uno che sta facendo molto, ma molto peggio. Lui in un modo o nell'altro ti porta al quarto posto, invece ora sono in difficoltà allucinante, senza un gioco, con tutti i giocatori svalutati. Thiago Motta è un bravissimo ragazzo, ha due cog****i così, ma, a malincuore, devo tornare sui miei passi dicendo che hanno fatto un errore a mandare via Allegri", ha concluso Cassano. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Il Comune di Campobasso riconosce la cittadinanza onoraria ai minori stranieri residenti in città

Il Comune di Campobasso lancia un forte segnale di integrazione, inclusione e convivenza civile: il Consiglio comunale ha approvato questa mattina una delibera che istituisce la cittadinanza onoraria a minori stranieri residenti a Campobasso.

Un atto simbolico ma di grande valore sociale, come sottolineato dalla sindaca Marialuisa Forte: “Questo gesto rafforza l’idea di una comunità plurale e coesa, dove le diversità non sono viste come un ostacolo, ma come una ricchezza per tutti noi”. La proposta, approvata dalla Commissione Statuto e Regolamento presieduta da Alberto Tramontano, è stata presentata in Aula dalla consigliera Maria Concetta Fimiani e approvata a maggioranza.

“Convintamente favorevoli” alla proposta anche i consiglieri di Forza Italia Domenico Esposito e Nicola Cefaratti. La cittadinanza onoraria – che pone il Comune di Campobasso in linea con centinaia di altri Comuni italiani che si sono già espressi in tal senso – è
destinata ai minori stranieri, da 0 a 18 anni, che risiedono a Campobasso, suddivisi in tre categorie:

Minori nati a Campobasso da genitori stranieri regolarmente soggiornanti.

Minori nati in Italia e residenti a Campobasso da genitori stranieri regolarmente soggiornanti.

Minori nati all’estero e residenti a Campobasso, purché abbiano frequentato e completato almeno un ciclo scolastico o formativo in Italia.

Attualmente, i minori stranieri residenti a Campobasso sono 128, di cui 73 nati in città. È importante evidenziare che questa cittadinanza onoraria ha un valore simbolico, poiché il Comune non ha competenze legislative in materia di cittadinanza italiana. Tuttavia, l’iniziativa sottolinea l’impegno della città per l’accoglienza e l’inclusione, promuovendo valori come la coesione sociale e il riconoscimento dei diritti fondamentali.

Come previsto dal regolamento approvato, il riconoscimento sarà ufficializzato durante una cerimonia solenne con la consegna di una pergamena e di una copia della Costituzione Italiana ai minori destinatari.

L’iniziativa si colloca pienamente in linea con lo Statuto comunale di Campobasso, che all’articolo 1 evidenzia il ruolo del Comune nel promuovere la pace, la solidarietà sociale e i diritti umani, contrastando ogni forma di discriminazione e marginalizzazione sociale.

La cittadinanza onoraria sarà conferita su proposta di genitori, tutori, consiglieri comunali o associazioni. Per ogni minore, sarà richiesta una lettera di presentazione da parte del dirigente scolastico che attesti la buona condotta del giovane. La cittadinanza sarà formalizzata con una cerimonia ufficiale, presieduta dal sindaco o da un suo delegato, che sancirà simbolicamente l’appartenenza alla comunità di Campobasso.

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Bologna, 12enne aggredita alle spalle e trascinata in ascensore da un uomo

(Adnkronos) – Stava rientrando a casa quando, seguita fino all'ascensore, è stata sorpresa alle spalle da un uomo che le ha tappato la bocca spingendola all'interno. E' successo intorno alle 14.30 di ieri in un palazzo in via San Felice, a Bologna.  La vittima, una 12enne, è riuscita a divincolarsi dalla presa mettendo in fuga l'uomo, presumibilmente intorno ai 35 anni circa e di carnagione chiara. Al vaglio degli agenti della Squadra mobile, impegnati nelle indagini, i filmati delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso la scena.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Trump: “Vado a comprare una Tesla per sostenere Musk, un grande americano”

(Adnkronos) – Di fronte al tracollo in borsa di Tesla, Donald Trump riafferma il suo sostegno all'amico e super consigliere Elon Musk annunciando che oggi andrà a comprare una delle sue auto elettriche.  "Elon Musk sta rischiando per aiutare la nostra nazione e sta facendo un grande lavoro, domani mattina andrò a comparere una nuova Tesla per mostrare la fiducia e il sostegno in Musk, veramente un grande americano", ha scritto nella notte Trump su Truth Social, incassando poi i ringraziamenti del miliardario su X.  In una giornata di grande turbolenza per tutta Wall Street, dove la volatilità provocata da settimane dalla nuova guerra commerciale scatenata da Trump è stata aumentata dal fatto che domenica il presidente non ha escluso né un imminente shutdown né la possibilità di una recessione, Tesla ha perso il 15%, esaurendo completamente i guadagni ottenuti dopo la vittoria elettorale di Trump.  Nel suo post, il presidente accusa gli estremisti di sinistra che starebbero lavorando "per colludere illegalmente e boicottare Tesla" per "attaccare e danneggiare Elon e tutto quello che rappresenta". "Perché dovrebbe essere punito per il fatto di aver messo le sue straordinarie capacità al lavoro aiutare l'America ad essere di nuovo grande?", afferma ancora Trump che riprende quindi gli argomenti di Musk che accusa attivisti di sinistra, con George Soros in testa, per le proteste che stanno prendendo di mira Tesla, di pari passo ad una drastica riduzione delle vendite, in particolare in Europa.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Sostenibilità, Luglini (Leonardo): “Impianto Fib3R coerente con nostra strategia”

(Adnkronos) – “Come Leonardo abbiamo scelto di rispondere a questo invito di Herambiente del Gruppo Hera perché è perfettamente coerente con la nostra strategia, che è quella di utilizzare e riutilizzare delle materie prime che hanno un grosso valore anche in termini di approvvigionamento". Queste le parole di Raffaella Luglini, chief sustainability officer di Leonardo, in occasione dell’inaugurazione a Imola di Fib3R, il primo impianto italiano per la rigenerazione dei compositi in fibra di carbonio su scala industriale, realizzato da Herambiente, controllata del Gruppo Hera e primo operatore italiano nel recupero e trattamento dei rifiuti.  "Il Gruppo Hera ci ha dato la possibilità di unire i nostri scarti di lavorazione, materiali compositi in fibra di carbonio, che residuano dal processo di lavorazione di alcune aerostrutture, in materiali che possono essere riutilizzati e commercializzati per altre lavorazioni, chiudendo virtuosamente un processo circolare di produzione e di lavorazione, con dei grandi vantaggi soprattutto dal punto di vista non solo economico, ma anche dell'impatto ambientale e della possibilità di approvvigionarsi di materie prime anche critiche, perché questo processo potrà essere riutilizzato e applicato anche ad altre materie prime critiche del nostro processo come Leonardo, quali l'alluminio e il titanio”, aggiunge.  Grazie agli asset di Herambiente e al know-how sviluppato nei laboratori del Gruppo Leonardo, il prezioso materiale verrà riciclato con positive ricadute in termini di sostenibilità e circolarità. “Quello che è interessante di questo progetto è che ha una grande valenza per vari settori che sono critici e rilevanti per l'economia, non solo europea ma internazionale, come il settore dell'aerospazio e difesa e sicurezza, a cui noi apparteniamo, ma oggi siamo insieme al settore automotive. Ci sono possibilità di applicazione nel senso dell'utilizzo di queste fibre rigenerate anche nel settore chimico. Quindi, in realtà la valenza è soprattutto per il Paese, perché c'è una possibilità di rafforzare la catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza, aumentare la resilienza, quindi ci sono dei vantaggi proprio sul Paese in generale”, conclude.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Hera presenta Fib3R, impianto che rigenera la fibra di carbonio

(Adnkronos) – Il Gruppo Hera inaugura a Imola (BO), nel cuore della Motor Valley, il primo impianto nel suo genere a livello europeo, in grado di rigenerare la fibra di carbonio su scala industriale. Si chiama Fib3R, un nome all’insegna delle tre R che sono alla base del progetto: recover, reduce, reuse, ovvero recuperare la fibra di carbonio e riutilizzarla, riducendo l’utilizzo di fibra vergine e quindi l’impatto ambientale che sarebbe necessario per produrla.  La fibra rigenerata da Fib3R – spiega Hera in una nota – mantiene inalterate le caratteristiche di leggerezza ed elevata resistenza della fibra vergine, garantendo di ottenere – attraverso un procedimento all’avanguardia di pirogassificazione – un prodotto in uscita rigenerato, pronto per essere riutilizzato, ritessuto e/o impregnato, per impieghi altamente performanti a cui questo tipo di materiale è destinato. I settori industriali interessati vanno dall’automotive all’aerospaziale, dalla nautica all’arredo, fino al tessile e alla moda in senso lato. L’Unione Europea ha riconosciuto a Fib3R un contributo di oltre 2,2 milioni di euro nell’ambito del NextGenerationEu per la tecnologia innovativa e la rilevanza strategica dei materiali trattati. L’investimento complessivo previsto dal Gruppo Hera per realizzare l’impianto di Imola ammonta a 8 milioni di euro. Ad oggi, nell’impianto si prevede una produzione di 160 tonnellate di fibra di carbonio riciclata ogni anno, con un risparmio energetico del 75% rispetto alla fibra vergine.  “Nel suo genere Fib3R è il primo impianto in Europa per il riciclo della fibra di carbonio, con l’obiettivo di promuovere filiere corte e circolari, in linea con la nostra strategia di rendere i nostri territori più competitivi e resilienti – afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera – FIib3R rappresenta, inoltre, un esempio concreto di come il Gruppo Hera sia in grado di combinare innovazione tecnologica e sostenibilità sfruttando la cross fertilization tra le competenze all’avanguardia delle varie filiere del Gruppo. Il recupero della fibra di carbonio non solo consente di ridurre l’impatto ambientale di questi scarti, ma crea anche nuove opportunità di mercato in settori strategici dell’industria. Investire in infrastrutture circolari di questo tipo significa aumentare la resilienza delle filiere produttive, ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche e, al contempo, creare valore attraverso modelli di business sostenibili".  "Con oltre 100 impianti all’avanguardia e 5 nuove strutture in corso di realizzazione – continua – abbiamo consolidato nel tempo la più grande e moderna piattaforma impiantistica del Paese per il trattamento e recupero di materia, rafforzando il nostro ruolo di operatore di riferimento nel settore e di motore dell’economia circolare in Italia. Il nostro Piano industriale conferma questa strategia con investimenti per 2 miliardi di euro nel periodo 2024-2028 destinati alla rigenerazione delle risorse, un impegno che punta a generare valore per tutti i nostri stakeholder”.  L’impianto di Imola è stato messo a punto dalla controllata Herambiente, operatore nazionale nel recupero e trattamento dei rifiuti, che da tempo aveva iniziato a sperimentare il processo di recupero delle fibre di carbonio, in collaborazione con il dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna e con il partner tecnologico Curti Costruzioni Meccaniche. Dopo tre anni di sperimentazione, il Gruppo Hera ha sviluppato industrialmente il progetto e realizzato l’impianto Fib3R.  Nell’impianto di Imola – spiega Hera – la rinascita della fibra di carbonio avviene all’interno di un tunnel di 60 metri dove viene realizzato un processo avanzato di pirogassificazione: nella prima fase, quella della pirolisi, viene liberata dalla resina la fibra di carbonio, più resistente al calore, e nella seconda fase avviene la gassificazione che garantisce una fibra rigenerata di altissima qualità, purissima, lucente e sostenibile. La resina decomposta in forma gassosa viene, infatti, riutilizzata per generare parte dell’energia necessaria al processo, massimizzando il recupero energetico. Le polveri rimaste nelle fibre vengono aspirate e inviate al sistema di abbattimento.  Il ciclo di riciclo è potenzialmente infinito e il risparmio energetico è molto alto rispetto alla produzione di fibra vergine, altamente energivoro per le alte temperature utilizzate. Inoltre, produrre fibra di carbonio vergine significa impiegare materie prime fossili e aumentare i conferimenti in discarica, visto che gli scarti della lavorazione delle fibre sono destinati quasi esclusivamente allo smaltimento. Non solo: l’unicità di Fib3R sta anche nella totale tracciabilità del materiale trattato. Gli scarti in fibra di carbonio, infatti, entrano nell’impianto all’interno di contenitori dotati di QR code, che riporta la loro carta di identità: caratteristiche tecniche, peso, provenienza. Una volta compiuto il processo, lo stesso materiale tracciato torna al proprietario sotto forma di fibra di carbonio rigenerata e il cerchio si chiude. I compagni di viaggio di Fib3R. Il Gruppo Leonardo ha avviato attraverso la Divisione Aerostrutture la sinergia industriale con il Gruppo Hera supportando all’interno dell’impianto di Imola un progetto di recupero delle fibre di carbonio di rinforzo dei compositi a matrice polimerica utilizzati per la costruzione di parti di aeromobili. Dunque, grazie agli asset di Herambiente e al know-how sviluppato nei laboratori del Gruppo Leonardo, il prezioso materiale verrà riciclato con positive ricadute in termini di sostenibilità e circolarità. In particolare, la Divisione Aerostrutture di Leonardo conferirà a Herambiente parte delle fibre di scarto derivanti dalla costruzione delle componenti di alcuni fra gli aeromobili civili più noti nel settore dell’aviazione commerciale. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Maratona di Roma, record di presenze: il percorso e dove vederla in tv

(Adnkronos) – La Maratona di Roma, nome ufficiale Acea Run Rome The Marathon, festeggia domenica prossima l'ingresso nell'età della maturità a cifra tonda, 30 anni, con il record di presenze della sua ormai lunga storia. Gli iscritti sono 28.000 ma organizzazione e Fidal si aspettano un numero complessivo di 50.000 persone, di cui 22.000 dall'estero. Il fine settimana infatti vede anche in programma la gara amatoriale sui 5 km, Acea Water Fun Run di sabato con 22.000 iscritti, e la staffetta solidale Acea Run4Rome, entrambe con la primizia dell'arrivo al Circo Massimo.  Nel 2021, ricorda la Fidal, i partenti iscritti alla gara regina erano 7.105, quest'anno 27.354 e le iscrizioni sono ancora aperte a quattro giorni dal via. Sono 126 le nazionalità in gara, che beneficia anche dell'inserimento nelle iniziative giubilari e infatti si vedrà il fiume umano passare in via della Conciliazione. Si calcola che in tutto, al lordo delle famiglie al seguito, almeno in 100.000 stanno convergendo su Roma, creando un indotto economico stimato intorno ai 75 milioni.  
Partenza dalle 8 ai Fori Imperiali in direzione Colosseo ma l’accesso di tutti i maratoneti sarà da Piazza di Porta Capena (via di San Gregorio, ai piedi del Palatino) a partire dalle ore 6 fino a non oltre le 7,30. Dopo via dei Cerchi la rotta è verso via Ostiense e inizia il ritorno verso nord da viale Marconi verso i lungotevere, prima in sponda destra poi in sponda sinistra attraversando Testaccio, si passa ancora il fiume in direzione San Pietro, varie giravolte verso Prati e infine lo Stadio dei Marmi. Poco dopo il ritorno attraverso il quartiere Flaminio, il passaggio a piazza del Popolo, il transito nell'ansa barocca fino al ritorno in zona archeologica e l'arrivo al Circo Massimo.   La manifestazione, si ricorda, è organizzata per la quinta volta da Infront Italy, Corriere dello Sport-Stadio, Italia Marathon Club e Atielle, e sarà visibile in tv su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena dalle 9.15. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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