mercoledì, Marzo 12, 2025
Home Blog Pagina 16

Esposito: Una mozione per stimolare la pianificazione culturale urbana

La cultura può svolgere un ruolo cruciale nella rigenerazione urbana, poiché crea un senso di appartenenza e identità condivisa tra gli abitanti della città. La cultura può essere utilizzata per riqualificare spazi pubblici e privati, trasformando aree dismesse in luoghi di incontro e scambio culturale. Inoltre, può promuovere l’innovazione e la creatività, incoraggiando l’impiego di nuove tecnologie e l’adozione di strategie sostenibili per lo sviluppo urbano. La cultura può anche contribuire alla coesione sociale, migliorando la qualità della vita degli abitanti attraverso l’organizzazione di eventi culturali, mostre e manifestazioni che coinvolgono la comunità. In sintesi, la cultura rappresenta un fattore chiave per la rigenerazione urbana e la costruzione di città più vivibili e sostenibili.

Sono oramai trascorsi quasi 10 mesi da quando questa nuova aggiunta a guida FORTE si è insediata, qualcuno ha inteso sostenere la tesi che le “feste” così come sono state chiamate dalla Sindaca Forte, realizzate all’interno del centro storico siano state la soluzione ai problemi di degrado che a attanagliavano il borgo antico della nostra città, decisamente non possono essere dei “sabato al borgo” a risolvere i problemi lo abbiamo detto sin dall’inizio e i fatti lo confermano! 

La presenza di soggetti deviati all’interno del centro storico è stata affrontata grazie all’intervento energico professionale e puntuale del Questore Tatarelli, che ancora una volta voglio ringraziare insieme a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine intervenuti a vario titolo.

Con questa mozione il gruppo di Forza Italia in comune a Campobasso intende sottolineare quanto è importante sia connettere diversi settori che attraverso una buona pianificazione possono davvero rilanciare il territorio facendolo diventare attrattivo e produttivo.

Sono tanti i progetti di riqualificazione urbana che nei prossimi mesi/anni trasformeranno l’asset complessivo della nostra città, dobbiamo impedire fermamente che ci siano solo nuovi contenitori pronti a diventare vecchi senza poter accogliere veri contenuti di sviluppo!

Con questo scopo abbiamo inteso portare all’attenzione dell’assise civica cittadina nel consiglio comunale di domani 10 marzo 2025 una mozione con lo scopo di promuovere un’ampia discussione di indole tecnico amministrativa sul tema in questione che riteniamo di vitale importanza per lo sviluppo e il futuro della nostra città!

Domenico Esposito

Capogruppo consiliare di Forza Italia

Città di Campobasso

Commenti Facebook

Eurovision, Gabry Ponte: “Con ‘Tutta l’Italia’ percorso pazzesco, come con ‘Blue’”

(Adnkronos) – La rinascita internazionale dell’italo dance riparte da San Marino, con un biglietto per l’Eurovision di Basilea. Gabry Ponte, favoritissimo della vigilia, si è aggiudicato la vittoria del San Marino Song Contest e salirà sul palco dell’edizione svizzera dell’Esc come rappresentante della repubblica del Titano, potendo dunque contare potenzialmente anche sul voto degli italiani (nessun paese può votare per il proprio candidato e l’Italia è stato sorteggiata anche tra i paesi che potranno votare per San Marino il prossimo 13 maggio nella prima semifinale). “Ricordati che ‘Tutta l’Italia’ potrà votare per te”, ha fatto notare il Segretario di Stato di San Marino, Federico Pedini Amati, rivolto al vincitore subito dopo la proclamazione. “Questa canzone – ha confessato Ponte – mi ha dimostrato per l'ennesima volta quello che già era successo con gli Eiffel 65 e ‘Blue’ 27 anni fa: che una canzone scritta in uno studio in poche ore può avere dei risvolti e un percorso pazzesco che uno non avrebbe mai immaginato. Adesso questa sfida di Basilea è molto eccitante e sono veramente contento”.  A incoronarlo vincitore, la giuria presieduta da Luca De Gennaro, che ha motivato il verdetto: “Abbiamo fatto un lavoro molto onesto con noi stessi con un obiettivo, quello di sapere qual era la destinazione finale, cioè l'Eurovision. Non abbiamo votato secondo i gusti personali. Se volete vedere le statistiche degli artisti italiani più ascoltati nel mondo Gabry Ponte è uno dei primi. E poi San Marino fa parte di quel territorio italiano che è sempre stata la culla della musica da ballare, l'Adriatico, le discoteche, Rimini e Riccione. Quindi è giusto che San Marino porti verso l'Europa questo tipo di musica”, sottolineato.  Gabry Ponte, 52 anni e da quasi 30 sulla breccia come dj e producer (con un certo numero di successi internazionali all’attivo), era comunque molto emozionato sabato sera, nel Teatro di Dogana di San Marino: “Sono 30 anni che faccio questo lavoro fantastico e credo che il giorno in cui salirò su un palco senza essere emozionato, sarà l'ultimo giorno in cui salirò su un palco”, ha detto subito dopo la vittoria, ottenuta con un brano, ‘Tutta l’Italia’, nato in vista del grande appuntamento live fissato per il 28 giugno a San Siro (che ora sulla scia dell’Eurovision potrebbe vedere aggiungersi almeno un’altra data, vocifera qualcuno). “La canzone è nata in studio insieme a due amici autori, molto talentuosi, che sono Edwin Roberts e Andrea Bonomo. Io a giugno farò il mio primo concerto a San Siro e ci siamo proprio visualizzati l'immagine di uno stadio pieno di tutta l'Italia, che salta e che balla questa musica dance. Siamo partiti da questa immagine e poi la canzone è nata in maniera abbastanza spontanea nel giro di due ore”, ha raccontato. Un brano dance contaminato con alcuni elementi folk della cultura italiana, dalla fisarmonica alla tarantella. “La musica definisce un po' la cultura e l'identità di un popolo, da sempre. Quindi mi piace molto contaminare la musica dance, che poi peraltro si presta tantissimo, più di qualsiasi altro genere musicale, a essere contaminata con il folklore. L'Italia ha una tradizione folkloristica enorme, quindi abbiamo preso questa volta un po' di pizzica, un po' di tarantella e ci siamo divertiti molto”, ha aggiunto.  Sul tipo di modifiche che potrebbe proporre per l’esibizione a Basilea, Ponte ha rimandato alle prossime settimane. “Per ora ci siamo concentrati prima su Sanremo e poi su San Marino, da domani ci mettiamo al lavoro sull’Eurovision per presentarci al meglio”, spiega. Ma una cosa è già certa: l’Ebu non chiederà modifiche al testo perché aveva già dato il suo via libera prima del San Marino Song Contest. “Abbiamo mandato tutti i testi all'Ebu – ha spiegato il direttore di Una Voce per San Marino, Denny Montesi – perché sappiamo che non ci devono essere citazioni politiche e religiose nei testi. Quindi avevamo sottoposto due dubbi: uno riguardava il fatto che il brano di Gabry citasse Craxi e ‘avanti popolo’, l’altro riguardava il brano di Giacomo Voli, che citava l’Ave Maria. L’Ebu ha risposto che entrambi i brani non infrangono il regolamento”, ha assicurato.  A chi gli ha fatto notare che, dopo le polemiche su ‘Espresso Macchiato’ dell’estone Tommy Cash, c’è chi ha detto che anche ‘Tutta l’Italia’ propone un ritratto non proprio edificante del Bel Paese, Ponte ha risposto: “Noi l'abbiamo fatto in maniera ironica. Ci siamo messi a immaginare una fotografia di questo paese, scherzando su alcuni cliché che nel bene e nel male rappresentano un po' l'Italia agli occhi, non solo degli italiani, ma anche di chi vive fuori dall'Italia”.  Sui due ‘cantanti mascherati’ (che poi sono i due coautori della canzone) che lo hanno accompagnato sul palco sia a Sanremo che a San Marino, Ponte ha spiegato: “Ci sono delle persone che fanno questo lavoro ma che non amano apparire. A me faceva piacere avere le persone con cui ho scritto il pezzo con me sul palco, ho chiesto loro se avessero voglia di prendere parte a questa avventura, però allo stesso tempo rispetto la loro volontà e quindi abbiamo deciso tutti insieme che la soluzione poteva essere quella di avere dei cantanti mascherati che non devono mostrare la faccia ma possono cantare il pezzo che hanno contribuito a scrivere”.  All’Eurovision Gabry Ponte si troverà in qualche modo anche a sfidare Lucio Corsi, che rappresenterà l’Italia a Basilea: “Lucio Corsi non lo conosco personalmente ma ho grande stima di lui. E sono sinceramente contento che sia andato lui all'Eurovision a rappresentare l'Italia perché parlavamo prima della musica come rappresentazione dell'identità di un popolo e una delle tradizioni più forti della musica italiana è proprio il cantautorato. E poi il pezzo di Lucio era uno dei miei pezzi preferiti di Sanremo”, ha detto. Che poi ha spiegato perché ‘Tutta l’Italia’ non era in gara a Sanremo: “Il regolamento di Sanremo prevede che ogni artista che partecipa in gara debba cantare. Io sono un DJ, non canto. Abbiamo ragionato con Carlo su diverse possibilità per avere il pezzo in gara, ma non siamo riusciti a trovare una quadra che soddisfacesse il regolamento del festival e noi che abbiamo scritto la canzone” (l’unico altro artista in gara non cantante, Shablo, ha dovuto infatti presentarsi dichiarando i due feat di Joshua e Tormento, ndr.). “Poi Conti ha avuto quest'idea di farlo diventare la sigla e per me è stato un grande onore”, ha aggiunto Ponte che ha voluto dedicare la vittoria di San Marino a tutti i suoi fan. “Devo tutto a loro”, ha detto prima di ammettere che l’Eurovision non era mai stato prima nei suoi pensieri: “E’ arrivato in maniera naturale, abbastanza inaspettata, se devo essere sincero. La cosa bella della musica, per cui io continuo a essere innamorato di quello che faccio, è che è tutto sempre imprevedibile”. (di Antonella Nesi) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Verona-Bologna 1-2, i rossoblù soffrono ma volano al quinto posto

(Adnkronos) – Il Bologna continua a volare. Nel lunch match del 28° turno di Serie A, la squadra di Italiano vince 2-1 sul campo del Verona al Bentegodi e aggancia momentaneamente la Lazio al quinto posto in classifica grazie al terzo successo di fila in campionato. Decidono le reti di Odgaard e Cambiaghi. I rossoblù vengono da un buon periodo e in campo si vede. La squadra di Italiano parte meglio ed è la più fresca in avvio. Il Verona ci mette un po’ a entrare in partita e dopo il vantaggio fallito da Sarr, intorno alla mezz’ora, va sotto al 40’. Il protagonista è Calabria, che taglia il campo e poi mette Odgaard davanti a Montipò per l’1-0.  Il Bologna parte bene anche nella ripresa e al 70’ un episodio cambia volto alla partita: i gialloblù restano in dieci per la doppia ammonizione di Valentini, dopo un fallo al limite dell’area. Gli emiliani sfruttano così la superiorità e raddoppiano con Cambiaghi, entrato in campo al posto di Orsolini: al 78’, l’attaccante sfrutta il passaggio di Dominguez e l’errore tra i pali di Montipò per il raddoppio. Agli uomini di Zanetti non manca però la grinta e la voglia di reagire: il Verona si fa subito sotto e accorcia le distanze con Mosquera, che batte Skorupski da due passi all’80’.  Il finale è tutto dei padroni di casa, che alzano il pressing senza però riuscire ad agguantare il pari e rischiano di subire il tris di Dallinga in contropiede. Italiano soffre, ma alla fine sorride e porta a casa tre punti d’oro per una classifica da sogno. Il Verona resta al quindicesimo posto, a quota 26. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Morto Carmine Gallo, ex super poliziotto ai domiciliari per l’inchiesta sui dossier illegali

(Adnkronos) – E' morto, stroncato da un infarto nella sua abitazione, Carmine Gallo, il super poliziotto protagonista per anni della lotta alla criminalità organizzata a Milano e di recente coinvolto nell’inchiesta Equalize sui presunti dossieraggi illeciti. Aveva 66 anni.  Gallo ra finito ai domiciliari lo scorso ottobre – nell'indagine della Direzione distrettuale di Milano – con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata all'accesso abusivo a sistema informatico. Si era definito un “servitore dello Stato” nell’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari e, più tardi, davanti al pm Francesco De Tommasi ha reso lunghi verbali sui presunti dossieraggi illeciti.  Di originale napoletana, Gallo era entrato in polizia nel 1978 e per oltre trent'anni è stato protagonista della lotta alla criminalità organizzata, da qui la fama di "super poliziotto". Nella sua carriera si era occupato dei rapimenti del giovane Cesare Casella e dell'imprenditrice Alessandra Sgarella, è stato tra gli investigatori che ha risolto il delitto di Maurizio Gucci, è stato ritenuto l'artefice del pentimento di Saverio Morabito e la sua conoscenza sulla ‘Ndrangheta lo ha portato anche a indagare sulla strage di Duisburg nell’agosto 2007 in Germania. Il suo ultimo incarico pubblico – prima di far parte della squadra di via Pattari – era stato quello di vicedirigente del commissariato di Rho-Pero e aveva gestito la sicurezza dei Capi di Stato per l'Expo 2015. Stamane è stato colpito da un infarto mentre era nella sua abitazione di Garbagnate Milanese insieme alla moglie. È stata disposta l'autopsia.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Usa, Secret Service spara a uomo armato vicino Casa Bianca

(Adnkronos) – Agenti del Secret Service hanno sparato a un uomo armato vicino alla Casa Bianca. Lo ha reso noto la stessa agenzia d'intelligence, stando a quanto riferito da Sky News. Il Secret Service ha spiegato che l'incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte di domenica (ora americana) e che c'è stato uno "scontro a fuoco" con le forze dell'ordine. 
La polizia locale ha segnalato un "individuo suicida" che probabilmente viaggiava verso Washington DC dall'Indiana. "Quando gli agenti si sono avvicinati, l'individuo ha brandito un'arma da fuoco e ne è seguito uno scontro a fuoco, durante il quale sono stati sparati dei colpi dal nostro personale", ha affermato su X il portavoce del Secret Service, Anthony Guiglielmi. Il sospettato è stato trasportato in ospedale e le sue condizioni non sono note. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Indian Wells, da Berrettini a Musetti: gli italiani in campo oggi e dove vederli

(Adnkronos) – Altra giornata con grandi aspettative per i tennisti azzurri nel torneo di Indian Wells. Oggi, domenica 9 marzo, sul cemento della California tocca a Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, che affronteranno al terzo turno il greco Stefanos Tsitsipas (numero 9 del ranking) e il francese Arthur Fils (numero 21 al mondo). Grande attesa anche per l'esordio nel doppio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, contro la coppia Ebden/Peers.  Sfide non inedite per gli azzurri. Berrettini se la vedrà di nuovo con Tsitsipas, dopo il match perso due settimane fa a Dubai (il greco è in vantaggio 4-1 nei precedenti). Musetti affronterà invece per la seconda volta in carriera Fils, dopo il match vinto a Montecarlo del 2024.  Ecco il programma di oggi a Indian Wells e dove vedere gli italiani in campo. Su Sky Sport 1, al canale 201, saranno trasmessi i seguenti match: ore 19 – Swiatek (Pol) vs Yastremska (Ukr) non prima delle 21 – Berrettini (Ita) vs Tsitsipas (Gre) a seguire – Medvedev vs Michelsen (Usa) Sul canale 203 di Sky saranno invece visibili queste partite:  ore 19 – Bolelli/Vavassori vs Ebden/Peers non prima delle 21 – Rybakina (Kaz) vs Boulter (Gbr) a seguire – Wang (Chn) vs Pegula (Usa) non prima delle 2 – Musetti (Ita) vs Fils (Fra) non prima delle 4 – Tiafoe (Usa) vs Watanuki (Jpn) Tutti i match saranno disponibili anche in streaming su Sky Go e Now.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Von der Leyen: “Costruiremo Ue più sicura. Non escludo sussidi per la difesa”

(Adnkronos) – La Commissione Europea "è pronta ad affrontare la crisi attuale. Abbiamo bisogno di velocità e determinazione. Abbiamo l'opportunità unica di costruire un'Europa più forte, più prospera e più sicura". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa per i primi cento giorni del nuovo mandato, spiegando che il piano ReArmEu, volto a favorire il riarmo dell'Ue dopo "uno o due decenni di sottoinvestimenti" nella difesa, "può essere il fondamento di un'Unione europea della difesa. Porteremo avanti il piano Rearm Europe con tutta la nostra forza", afferma.  "L'idea alla base" del piano, continua, è che "dobbiamo liberare tutto il nostro potenziale, di fronte a minacce concrete. E se possiamo collaborare con altri Paesi che la pensano come noi, come il Regno Unito, la Norvegia o il Canada, il potenziale sarà ancora maggiore".  Per von der Leyen "la forza economica e il piano europeo di riarmo sono due facce della stessa medaglia. Il potenziale economico e innovativo dell'Europa è un vantaggio per la sua sicurezza, ma anche viceversa". Perché, aggiunge, "gli sforzi di difesa dell'Europa possono dare un impulso massiccio a un mercato unico più competitivo nel medio e nel lungo termine. I prossimi ingenti investimenti nella nuova generazione di equipaggiamento militare e nell'iinfrastruttura di sicurezza in Europa possono innescare un potente vento favorevole per settori importanti".   Come riferito da von der Leyen, il primo punto del piano di riarmo europeo consiste nel "consentire l'uso dei finanziamenti pubblici e della difesa a livello nazionale". Il secondo è un "nuovo strumento" che "fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli Stati membri" per promuovere gli acquisti comuni di armamenti nell'ambito del piano ReArmEu. "Si chiamerà Safe, Security Action For Europe", afferma poi von der Leyen rispondendo, in conferenza stampa a Bruxelles, in merito alle critiche arrivate da più parti, anche dal governo italiano, al nome dato al piano per riarmare l'Europa.  Nell'ambito del piano "nulla è escluso", ma "è troppo presto" per parlare di trasferimenti accanto ai prestiti da 150 mld di euro previsti. "Tre giorni dopo aver proposto il pacchetto al Consiglio Europeo – risponde interrogata sul punto – il mio compito ora è presentare nelle prossime due settimane una proposta giuridica concreta. Niente è escluso. Sono aperta a qualsiasi cosa sia necessaria, ma penso che sia troppo presto per iniziare un dibattito tre giorni dopo aver fatto una proposta che è stata sostenuta all'unanimità con molte risposte positive da ogni dove, con nuove idee".  Per von der Leyen "nulla è escluso. Possiamo discutere poi di altri scenari nel prossimo Consiglio europeo. Questa è una decisione degli Stati membri e, naturalmente, del presidente del Consiglio europeo. Ma il mio compito ora è che, nella difesa, dobbiamo fornire questa enorme possibilità all'Unione Europea. Mi concentro ora sulla proposta giuridica, che sarà abbastanza complicata", conclude.   Von der Leyen ha poi annunciato che nelle prossime settimane convocherà un "collegio di sicurezza", che "includerà tutti i commissari europei", perché "quasi ogni materia può essere" di interesse sotto il profilo della difesa comune. "Quattro anni fa – continua – abbiamo visto che le scorte di gas non si riempivano" come avrebbero dovuto, "ma non abbiamo tratto le giuste conclusioni. Era l'inizio di un attacco ibrido della Russia al settore energetico europeo, per costringerci a non sostenere l'Ucraina". Il collegio di sicurezza "si riunirà a tempo debito, non posso dire la data precisa. Sarà convenuto più spesso di quanto non sarebbe stato convocato 4 anni fa. E' importante che abbiamo briefing regolari dai servizi di sicurezza competenti, per rimanere aggiornati" sulla situazione, conclude.   Per quanto riguarda l'Ucraina, come Ue "dobbiamo assicurarci che sia in una posizione tale da poter continuare a combattere, finché non avremo raggiunto una pace giusta e duratura". "Con un nuovo strumento – ribadisce – gli Stati membri possono contribuire a iniziative, ad esempio, come quella danese o quella ceca, ma possono anche procurarsi" capacità militari da trasferire poi "all'Ucraina, ad esempio", conclude.  Von der Leyen sottolinea che avere accordi commerciali con partner "di fiducia" è "essenziale" per evitare "dipendenze eccessive" e "ricatti". "Fin dal primo giorno – afferma facendo il bilancio dei primi cento giorni del suo secondo mandato – ci siamo impegnati a costruire nuove partnership e a rafforzare quelle vecchie con Paesi e regioni, grandi e piccole. Abbiamo stretto accordi epocali con la Svizzera, con il Messico e con il Mercosur". "Con il Mercosur, abbiamo ottenuto un'importante svolta nei negoziati – aggiunge – che duravano da oltre due decenni: abbiamo creato un mercato per i consumatori di 700 milioni di persone, proteggendo al contempo i settori vulnerabili. Abbiamo riacceso i colloqui commerciali con la Malaysia. Siamo impegnati con i Paesi Caricom (la Comunità degli Stati caraibici, ndr). E in India, la più grande democrazia del mondo, che ho visitato la scorsa settimana con il collegio dei commissari".  Con il Subcontinente, prosegue, "abbiamo approfondito la cooperazione sul commercio, sulla tecnologia e sull'innovazione – o concordato con il primo ministro Narendra Modi di puntare alla conclusione dell'accordo di libero scambio entro quest'anno. Quindi, per me, creare queste partnership è essenziale, perché abbiamo imparato a nostre spese che rifornirci di prodotti di cui abbiamo bisogno da partner di cui ci fidiamo è il modo migliore per evitare dipendenze eccessive o vulnerabilità e ricatti. Questo è il modo migliore per costruire economie forti", conclude. Dall'inizio del mandato, prosegue von der Leyen, "abbiamo realizzato otto iniziative per rendere l'Europa più competitiva. E altre tre sono in preparazione. Abbiamo iniziato con la Bussola della competitività: è la traduzione del rapporto Draghi in una comunicazione della Commissione, che sostanzialmente mostra la tabella di marcia che ci attende, la nostra stella polare per un'Europa più forte e più prospera. Va di pari passo con un Clean Industrial Deal, che sostenga le industrie ad alta intensità energetica e le tecnologie pulite, la tabella di marcia comune per la decarbonizzazione e la competitività", conclude.   Con il presidente degli Usa Donald Trump "ci siamo già incontrati" alla fine del suo primo mandato. Dopo la sua rielezione, "abbiamo avuto una telefonata, abbiamo parlato nella videoconferenza del G7 e ci incontreremo quando sarà arrivato il momento. Questo è lo stato delle cose", dice la presidente della Commissione Europea.  
Tra l'Ue e gli Usa ci sono delle "differenze", ma prevalgono gli "interessi comuni". "Gli Stati Uniti – afferma – sono da oltre 80 anni il nostro più stretto alleato. E di fronte alle avversità, gli Stati Uniti e l'Europa sono sempre stati più forti insieme. E sì, ci sono delle differenze, possiamo avere opinioni diverse su alcuni argomenti. Ma, se si considerano gli interessi comuni che abbiamo, superano sempre le nostre differenze".  Quindi, aggiunge, "penso che sia importante che lavoriamo insieme. Avremo le nostre differenze, dovremo risolverle, ma dovremo trovare delle strade comuni. Ovviamente gli Stati Uniti sono alleati. Ciò non significa che il modello che abbiamo avuto negli ultimi 25 o 30 anni, se non di più, sia ancora quello giusto, che la maggior parte della responsabilità della difesa ricada sugli Stati Uniti e non su tutti gli altri alleati. Dobbiamo fare i compiti a casa. Dobbiamo assolvere alle nostre responsabilità, prendendole sulle nostre spalle", conclude.  Sul tema migranti, martedì prossimo a Strasburgo la Commissione Europea proporrà un nuovo sistema per rendere più efficaci i rimpatri degli irregolari. Martedì, "ovvero il centesimo giorno di questo collegio – informa von der Leyen – adotteremo una proposta giuridica ambiziosa sui rimpatri. I rimpatri sono un elemento chiave del Patto sulla migrazione e l'asilo". "Proporremo norme comuni per i rimpatri – continua – con un nuovo ordine europeo di rimpatrio e il reciproco riconoscimento delle decisioni di rimpatrio da parte degli Stati membri. Vogliamo quindi mettere in atto un sistema veramente europeo per il rimpatrio proponendo un regolamento con regole più semplici e chiare, che impedisca le fughe e faciliti il rimpatrio di cittadini di Paesi terzi che non hanno diritto di restare" nel territorio Ue.  "A coloro che vengono rimpatriati forzatamente – aggiunge – verrà imposto un divieto di ingresso. E saremo più severi. Laddove ci siano rischi per la sicurezza, saremo assertivi. Ma ci assicureremo anche di agire nel pieno rispetto dei nostri obblighi derivanti dal diritto internazionale e rispettando i diritti fondamentali" delle persone, conclude.  Entro la fine del mese la Commissione Europea presenterà proposte volte a realizzare l'Unione dei risparmi e degli investimenti, il nuovo nome assegnato ai progetti dell'Unione bancaria e dei mercati dei capitali, fermi da anni per le divisioni tra gli Stati membri. "In questo mese – dice la presidente – presenteremo l'Unione europea del risparmio e degli investimenti. Perché solo un mercato dei capitali efficace, profondo e liquido può trasformare i risparmi negli investimenti che sono tanto, tanto necessari". "Fare progressi su questo non è più una cosa piacevole da avere, è una cosa che dobbiamo assolutamente avere", conclude.    —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Parco del Matese/Coldiretti: l’ente deve tutelare l’ambiente ma anche le attività produttive al suo interno

Istituito il 27 dicembre 2017, il Parco nazionale del Matese ancora non trova la sua piena operatività. Un lungo iter, quello della sua creazione, che Coldiretti Molise ha, negli anni, sempre seguito con grande attenzione al fine di garantire la tutela delle imprese e delle attività agricole all’interno del Parco. “Come Coldiretti Molise – spiega il Direttore regionale Aniello Ascolese – abbiamo sempre ribadito che la presenza del Parco non dovesse assolutamente creare impedimenti al prosieguo delle attività economiche, in primis quelle agricole e zootecniche, nel rispetto delle normative già vigenti. Non potremmo accettare una ‘cristallizzazione’ del territorio  interessato a danno dell’economia e delle popolazioni residenti”.

La lentezza dell’iter di costituzione del Parco ha fatto si che, il 24 ottobre 2024, il TAR del Lazio, accogliendo il ricorso presentato da Italia Nostra, per dare attuazione all’istituzione dell’Ente, ha intimato al ministero dell’Ambiente di “Provvedere nel termine di centottanta giorni, alla delimitazione provvisoria, nonché all’adozione delle misure di salvaguardia necessarie a garantire la conservazione dello stato dei luoghi. In caso di ulteriore inerzia nel provvedere entro il detto termine, sarà nominato un Commissario ad acta”.

Una accelerazione nella direzione indicata dal Tar è giunta nei giorni scorsi dal Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, che a seguito di una riunione tenutasi nelle scorse settimane presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha affermato che “l’obiettivo è quello di arrivare a fine aprile licenziando i necessari adempimenti…”.

Coldiretti, da parte sua, ha sempre prestato attenzione alla problematica, partecipando ad innumerevoli incontri istituzionali che hanno coinvolto, imprese e cittadini; una attenzione che ha portato l’Organizzazione, nel 2020, ad organizzare, con Coldiretti Campania, due convegni a Morcone (BN) ed a Piedimonte Matese (CE). Nel corso degli incontri, molto partecipati, vennero presentate le proposte di “linee guida” per la disciplina dell’uso dei suoli compatibile con lo sviluppo socio-economico del territorio del Parco. Il documento metteva in evidenza l’importanza di conciliare la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema con la libertà dei singoli di poter continuare a svolgere attività economiche, pur sempre nel rispetto delle norme che regolano la creazione e la gestione dei parchi naturali.

A distanza di 5 anni, e dopo numerosi interventi presso le sedi istituzionali interessate, Coldiretti ha rielaborato quelle “linee guida” trasfondendole in una “proposta aperta” che, partendo dal presupposto che il Parco Nazionale del Matese è già esistente, in forza di legge, sono assolutamente dirimenti per l’Organizzazione nella stesura del Regolamento del Parco Nazionale del Matese.

Nel citato documento Coldiretti Molise ribadisce che le aziende agricole che insistono nell’area costituiscono “presidi di eccellenza” per la salvaguardia della biodiversità, dell’ecosistema e della lotta contro il cambiamento climatico, contrastando nel contempo lo spopolamento delle zone rurali e montane. Per questo l’Organizzazione fornisce indicazioni sull’uso sostenibile delle risorse e l’integrazione tra l’uomo e l’ambiente naturale.

Le linee guida suddividono il territorio del Parco in tre Zone in base all’interesse naturalistico, paesaggistico, agricolo e/o storico culturale, specificando per ognuna di esse le azioni consentite, quelle vietate e quelle soggette ad autorizzazione da parte dell’Ente Parco. Tra i divieti spicca, ad esempio, la realizzazione di nuovi edifici, ovvero l’ampliamento di quelli esistenti, ad eccezione però di quelli strettamente necessari ed idoneamente documentati alla conduzione delle aziende agricole.

Inoltre, nell’ottica della multifunzionalità agricola, le linee guida elaborate da Coldiretti fanno aperto richiamo al fondamentale principio di salvaguardare e sostenere lo sviluppo delle attività produttive agro-silvo-pastorali e agrituristiche ecosostenibili, nonché la promozione e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, nel rispetto dei valori naturalistici e paesaggistici dell’area del Parco. Tutti elementi, questi sopra citati, considerati da Coldiretti indispensabili per la salvaguardia delle attività agricole e zootecniche presenti nell’area del Parco.

Grande importanza viene riservata, nelle linee guida, anche alle attività di raccolta di funghi, tartufi e altri prodotti del sottobosco, che l’Organizzazione ritiene debba essere consentita nel rispetto delle vigenti normative degli usi civici e delle consuetudini locali. Ciò assume particolare importanza specie per quanto riguarda il tartufo; prodotto di eccellenza del nostro territorio, da cui proviene circa il 40% della produzione nazionale, che crea un indotto economico anche in termini occupazionali.

Un discorso a parte merita la fauna selvatica; partendo dal presupposto che l’attività venatoria non è consentita su tutto il territorio del Parco, Coldiretti non può non evidenziare la gravità della situazione determinata dalla presenza incontrollata dei cinghiali e delle altre specie di fauna, che come ben noto, sta creando enormi danni alle aziende agricole e zootecniche.

Pertanto, pur consapevoli dell’esistenza di tale divieto, sarà necessario che l’Ente Parco, attraverso i propri Organi direttivi, così come avviene negli altri Parchi Nazionali, programmi ed individui attraverso il prelievo selettivo le misure idonee per ridurre il numero dei capi all’interno delle aree protette. Tale aspetto assume particolare rilevanza anche alla luce del pericolo generato dal rischio di diffusione della PSA (Peste suina africana) e del fatto che i cinghiali potrebbero utilizzare l’area del Parco come “zona franca”, dunque un “rifugio” sicuro dove potersi insediare e riprodurre

Commenti Facebook

Torino, intervento ‘regala’ occhi nuovi a due fratelli nati senza iride

(Adnkronos) – Due fratelli, lui 17 anni e lei 24, affetti da una rarissima malattia genetica ereditaria, aniridia congenita, sono stati sottoposti alle Molinette di Torino ad un delicato intervento chirurgico senza precedenti nella stessa giornata per correggere i gravi problemi visivi. La loro condizione, presente anche nella madre e in altri familiari, comportava l’assenza totale dell’iride associata a gravi alterazioni oculari, tra le quali la cataratta ed un glaucoma progressivo, che metteva seriamente a rischio la loro vista. Per evitare il peggioramento irreversibile, Michele Reibaldi, Direttore Oculistica universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino, coadiuvato dalla sua équipe, ha operato i due fratelli nello stesso giorno, intervenendo su entrambi gli occhi. Si è trattato di un triplice intervento per il trattamento di tre diverse patologie associate: il glaucoma, che, nonostante la terapia medica continuava a progredire minacciando gravemente la perdite del campo visivo e per il quale è stato trattato con l’impianto di un innovativo dispositivo mininvasivo che permette la riduzione della pressione oculare e l’arresto della perdita visiva. Poi la rimozione della cataratta giovanile con l’impianto di un cristallino artificiale, e infine l’inserimento di un iride artificiale di ultima generazione. Oltre al recupero della vista, l’intervento ha dato ai due fratelli l’opportunità di avere per la prima volta l’iride e la possibilità di scegliere il colore dei propri occhi. Il fratello ha scelto una tonalità sul verde, mentre la sorella un marrone scuro. Dopo l’intervento, entrambi hanno riportato un significativo miglioramento della visione e una concreta possibilità di preservare la vista per il futuro. "Un intervento all'avanguardia che ancora una volta dimostra l'eccellenza delle professionalità e delle tecnologie della Città della Salute e della Scienza. Per questo sostengo che la nostra Azienda è un Dea di terzo livello e che può competere con le migliori realtà sanitarie europee" ha commentato il Commissario Thomas Schael e l’assessore regionale alla Sanità ha aggiunto: “un plauso ai professionisti di Città della Salute e della Scienza per questo intervento così complesso e rischioso. Ai due fratelli un sincero augurio affinché ora possano vedere la vita e il mondo con occhi nuovi". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Anziana uccisa a San Giovanni Valdarno, fermata la figlia

(Adnkronos) – Un'anziana di 93 anni è stata uccisa a San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno fermato la figlia della vittima. Sono in corso le indagini per chiarire la dinamica dell'accaduto. Da una primissima ricostruzione sarebbe stata proprio la figlia della donna a chiamare i carabinieri dicendo di aver ucciso la madre. Sul posto i magistrati e i militari che stanno svolgendo i rilievi. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Campobasso

Isernia

Termoli