(Adnkronos) – L'Inter compie gli anni e Steven Zhang non dimentica il periodo felice vissuto a Milano. In occasione del 117 compleanno del club , l'ex presidente ha fatto gli auguri al mondo interista con una nostalgica storia su Instagram. "Endless love, auguri Inter" (tradotto, "amore senza fine") si legge accanto a una foto dei grandi campioni nerazzurri, condivisa dal profilo ufficiale del club. Insomma, Zhang è ancora legato ai colori nerazzurri, lasciati solo pochi mesi fa con l'arrivo del fondo Oaktree. Nel suoi 6 anni a Milano, la squadra ha conquistato 7 trofei: due scudetti, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane, centrando una finale di Champions e una finale di Europa League. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Neuromed/Il passato incontra la tecnologia medica
Alla Fondazione Neuromed il corso del Master Erasmus Mundus in Quaternario e Preistoria
Cosa possono raccontarci ossa fossilizzate e antichi frammenti di DNA sulle origini dell’uomo? E come le più moderne tecnologie mediche possono aiutarci a rispondere a queste domande?
Sono questi gli interrogativi che hanno guidato la giornata di studio ospitata ieri dalla Fondazione Neuromed, nell’ambito dell’International Erasmus Mundus Master in Quaternary and Prehistory. Un incontro che ha messo in dialogo archeologia, genetica e imaging avanzato,
offrendo agli studenti l’opportunità di esplorare l’applicazione delle metodologie scientifiche più avanzate nello studio dell’evoluzione umana.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di creare un ponte tra discipline diverse, mostrando come strumenti propri della medicina possano essere applicati all’indagine antropologica e archeologica.
“Questo corso – dice il dottor Vincenzo Giambarbara, Centro Studi Antropologici della Fondazione Neuromed – nasce per creare un confronto tra una realtà di ricerca consolidata e il nostro centro studi, con l’obiettivo di sviluppare collaborazioni utili sia per i ricercatori che per gli
studenti”.
I partecipanti hanno affrontato diverse discipline, tra cui l’antropologia fisica, la paleontologia, l’archeologia forense e la bioarcheologia, con particolare attenzione alle metodologie di analisi avanzata applicate ai reperti scheletrici. L’integrazione tra ricerca archeologica e tecnologie mediche è uno degli aspetti su cui si è concentrato l’evento che, come spiega la professoressa Marta Arzarello, dell’Università di Ferrara,
“Mira a mostrare come le conoscenze acquisite nel master possano avere applicazioni concrete anche nel mondo della ricerca lavorativa. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Neuromed, gli studenti hanno potuto confrontarsi con metodologie di analisi avanzate, integrando la formazione tradizionale con l’uso di tecnologie mediche”.
Un aspetto centrale è stato lo studio delle strutture interne dei reperti scheletrici attraverso l’uso della tomografia computerizzata e delle analisi genetiche, strumenti che permettono di ottenere informazioni dettagliate senza danneggiare i materiali studiati. “Le tecniche mediche permettono di indagare le strutture ossee senza danneggiarle – spiega la dottoressa Julie Arnaud, dell’Università di Ferrara – Questo è fondamentale per studiare reperti rari e comprendere meglio le relazioni di parentela tra le specie umane estinte, formulando anche ipotesi sullo sviluppo di capacità cognitive come il linguaggio”.
L’analisi genetica ha rappresentato un altro punto chiave del corso, mostrando come lo studio del DNA antico possa offrire nuove prospettive sulla storia dell’umanità e sulla salute delle popolazioni. “La genetica – dice Vittorio Maglione, del Laboratorio di Neurogenetica dell’IRCCS Neuromed – ci permette non solo di analizzare l’evoluzione dell’uomo, i suoi spostamenti e le sue abitudini, ma può anche fornirci indicazioni sulla suscettibilità a malattie croniche o rare, aiutandoci a capire se queste siano codificate nel DNA o influenzate dall’ambiente”.
A conclusione del corso gli studenti hanno visitato il Laboratorio di Studi Antropologici della Fondazione Neuromed, dove hanno potuto osservare da vicino i reperti conservati e le tecniche di analisi applicate dai ricercatori. L’esperienza ha permesso loro di confrontarsi con le reali sfide dello studio dei resti umani attraverso le più moderne tecnologie di imaging e genetica.
Ddl Spazio, Urso: “Legge ha previsto con lungimiranza costellazione nazionale”
(Adnkronos) – "Non c’è bisogno di rivedere alcun testo, perché la legge ha già previsto con lungimiranza la possibilità per il nostro Paese di realizzare una costellazione satellitare nazionale a orbita bassa anche ai fini istituzionali e di sicurezza, in attesa che con l'Europa si realizzi Iris2, purtroppo in grave ritardo esecutivo per responsabilità altrui, che fornirebbe ulteriori servizi aggiuntivi". E' quanto risponde il ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata allo Spazio, Adolfo Urso, interpellato dall'AdnKronos in merito ai rilievi di alcuni parlamentari dell’opposizione relativi alla legge sulla Space economy, approvata a larga maggioranza dalla Camera la scorsa settimana. Le le opposizioni insorgono contro il ddl spazio e le dichiarazioni di Musk su Ucraina e Starlink. "Lo studio di fattibilità affidato a dicembre dal Comint all'Agenzia Spaziale Italiana è in via conclusiva e ci consentirà di scegliere la strada migliore, sul piano tecnologico, economico e di sicurezza. Chi sostiene il contrario o è ignorante o in malafede", sottolinea Urso. "Stupisce che, anche in questa occasione così importante per la sicurezza nazionale, prevalga in molti la polemica fine a sé stessa e peraltro senza fondamento", afferma Urso. "È proprio l'Italia – sottolinea Urso – che ha sollecitato l'Europa a colmare i ritardi sulla politica spaziale: l'ho fatto anche nel mio recente incontro con il Commissario europeo allo Spazio Kubilius e con i miei omologhi europei, francesi, danesi, cechi e slovacchi. Mentre con la Germania abbiamo definito una documento strategico di indirizzo sulla politica spaziale, ora sottoposto all’adesione di altri Paesi membri, affinché l'Ue si doti di una legge spaziale europea, come sta facendo proprio l'Italia, prima tra i Paesi membri nel regolare in maniera compiuta le attività dei privati nello Spazio". Oggi a tenere banco sono le dichiarazioni di Elon Musk che su X ha scritto: "L'intera linea del fronte ucraina collassa se spengo il mio Starlink, che è lo scheletro delle forze militari di Kiev". In Italia le opposizioni insorgono. “In pochi minuti Elon Musk ci ha regalato la summa del suo pensiero e, forse, di quello di Donald Trump, di cui è importante consigliere e collaboratore – afferma il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia – ‘Se disattivo Starlink il fronte ucraino crolla’ e ‘Dovremmo uscire dalla Nato, non ha senso che l’America paghi per la difesa dell’Europa’ sono minacce pericolose. Siamo di fronte a considerazioni che gettano una luce inquietante sulla sicurezza del nostro Paese, visti i rapporti del nostro governo con Starlink e visto che solo qualche giorno fa Giorgia Meloni ha affermato che per la difesa comune il nostro Paese si deve affidare alla Nato". "A questo punto è ancora più necessario e urgente che Giorgia Meloni venga in Parlamento a spiegarci la posizione del nostro Paese. Su Starlink da più di un mese abbiamo presentato una interrogazione per la quale non abbiamo ancora avuto risposta. Sarebbe ora che Giorgia Meloni smettesse di scappare dalle aule parlamentari e venisse a dirci se intende affidare la sicurezza del nostro Paese ad un imprenditore che pensa solo ai propri interessi economici”, conclude Boccia. “Ma dove è finita la Meloni nazionalista e sovranista? Quella che pensava agli italiani? Pronta a consegnare le chiavi della nostra sicurezza nazionale ad un americano e a privatizzarla? Ma non si vergogna? Non pensa che le parole di Musk siano gravissime?. E si ricordi che oggi tocca alla Ucraina e se domani toccasse a noi? Si svegli! Il ddl spazio è il primo passo di consegna del nostro Paese mani e piedi ad un privato interessato solo a far soldi. E così va bene a tutti? A noi no e lo diremo con forza”, sottolinea in una nota Debora Serracchiani della segreteria Pd. “Sono gravissime le dichiarazioni odierne di Elon Musk, che minaccia velatamente conseguenze devastanti sull’Ucraina in caso di spegnimento del sistema Starlink – scrive in una nota Emma Pavanelli, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Attività Produttive alla Camera – Una sorta di becero ricatto per affermare i propri interessi, anche sulla pelle del popolo ucraino. Mi chiedo quindi se Meloni e i suoi siano ancora convinti di aprire la strada alla svendita della nostra sicurezza nazionale a un soggetto di questa levatura, come si preparano a fare attraverso il Ddl Starlink, che il governo continua a chiamare Ddl Spazio. Un testo che va immediatamente rivisto, con una netta inversione a U che tuteli davvero quella Patria di cui Meloni si riempie tanto la bocca, salvo poi svenderla al primo amico che le chiede un favore. O che la ricatta”. "Siamo di fronte ad una vera e propria follia da parte di Giorgia Meloni: il Ddl Spazio va cambiato, regala la nostra sicurezza a Elon Musk che vuole accrescere il suo immenso patrimonio defraudando chi trova sulla sua strada – dichiara Francesca Ghirra, capogruppo di Avs nella commissione Attività produttive della Camera – C’è assoluta necessità di rivedere quel testo, abbiamo fatto di tutto in commissione e in Aula per spiegare che il testo di Governo e maggioranza è una sciagura. Va rivisto". “Il sovranismo di Giorgia Meloni si ferma all’amichettismo con Elon Musk, a cui la nostra premier vorrebbe appaltare il sistema di telecomunicazioni del nostro Paese – dichiara il segretario di Più Europa Riccardo Magi – Una svendita in piena regola per onorare l’asservimento di questo governo all’amministrazione Trump. Ma dopo la minaccia di Musk di spegnere il sistema satellitare all’Ucraina, è evidente il trappolone in cui stiamo per cadere. Meloni si fermi e interrompa ogni trattativa”. “Ma questo deve essere anche un avvertimento per tutti coloro che credono nell’Europa e nella Resistenza Ucraina: di fronte alla minaccia di Putin e Trump, il piano di von der Leyen appare ancora più necessario. Non si tratta di organizzare un'offensiva europea ma di preparare la resistenza europea. Per questo, serve che il piano vada di pari passo con programmi europei di difesa e non pregiudichi la costruzione di una difesa comune e soprattutto di una politica estera comune”, conclude Magi. Per il responsabile Esteri di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, "il solo fatto che Musk possa minacciare di dare e togliere Starlink secondo i suoi capricci del momento, come minaccia di fare con l’Ucraina, è il segno inequivocabile che non si può fare affidamento su di lui per un’infrastruttura così delicata e strategica per il nostro Paese”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Israele interrompe fornitura elettricità a Gaza
(Adnkronos) – Il ministro dell'Energia, Eli Cohen, ha ordinato alla Israel Electric Corporation di interrompere immediatamente la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza. Lo ha riferito il 'Times of Israel', secondo cui il provvedimento è un apparente tentativo di aumentare la pressione sull'enclave palestinese dove sono ancora trattenuti 59 ostaggi. "Impiegheremo tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché tutti gli ostaggi tornino e faremo in modo che Hamas non sia a Gaza il 'giorno dopo'", ha affermato Cohen in una dichiarazione video. La mossa del ministro arriva dopo che Israele ha annunciato di aver bloccato l'ingresso di merci a Gaza per quello che ha definito il rifiuto di Hamas di accettare una proposta di estensione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi. Il governo israeliano sta lavorando, su impulso del premier Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, all'istituzione di un ente per la migrazione che gestirà l'esodo dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, secondo il piano annunciato dal presidente americano Donald Trump. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, precisando che le azioni in corso "sono in coordinamento con l'Amministrazione Usa". Il progetto è "logisticamente complesso" e prevede, come unica possibilità, che i palestinesi lascino volontariamente la regione, ha aggiunto il ministro del partito del sionismo religioso. Il processo inizierà già nelle prossime settimane, ha sottolineato. "Ai residenti attuali della Striscia di Gaza non rimarrà nulla nella regione nei prossimi 10 o 15 anni". L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff arriverà a Doha martedì, nello sforzo di rilanciare i negoziati per la seconda fase dell'accordo per una tregua a Gaza, rende noto il Washington Post. Hamas ha parlato di segnali "positivi" sulla possibilità di negoziare la seconda fase dell'accordo. Secondo Axios, l'Amministrazione Trump, sulla scia delle intenzioni manifestate da Israele, auspica l'estensione della prima fase dell'accordo sulla tregua, terminata sabato della scorsa settimana, fino alla fine del Ramadan (fine marzo) e della Pesach il 20 aprile. Il 'Times of Israel', citando il consigliere del movimento palestinese Taher Al-Nono, riferisce che si sono svolti diversi incontri fra i leader di Hamas e il mediatore Usa per gli ostaggi, Adam Boehler. Oggi un funzionario israeliano ha dichiarato all'emittente pubblica Kan che alcuni progressi verso la prosecuzione dell'accordo erano stati fatti durante un incontro la scorsa settimana tra Boehler e un'importante delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Domenica In, Cecchi Gori e il miliardo regalato a Pieraccioni
(Adnkronos) – "Dai un miliardo a Leonardo Pieraccioni". Vittorio Cecchi Gori, ospite a Domenica In, nel salotto di Mara Venier ripercorre i momenti salienti della sua straordinaria carriera di produttore cinematografico. In studio c'è anche l'ex moglie Rita Rusic, che ricorda un aneddoto legato a Leonardo Pieraccioni e al successo straordinario del film Il ciclone, diretto dal regista toscano nel 1997.
"Il Ciclone è stato una cosa enorme, ha battuto tutti i record. All'epoca, nel 1997, aveva battuto tutti i record di incassi di tutti i tempi nel cinema italiano. Il 17 febbraio arriva il compleanno di Leonardo Pieraccioni. 'Fagli un assegno di un miliardo', 'Sei sicura?', 'Sì'", ricorda Rita Rusic. "Leonardo viene in ufficio, luci spente, grande sorpresa: gli diamo l'assegno pieno di zeri. Si era talmente emozionato, si è fatto mettere lo scotch sulla tasca dei pantaloni dove conservava l'assegno. Il giorno dopo è andato vestito così in banca per depositare l'assegno", prosegue Rita Rusic davanti all'incredula Mara Venier. Provvede Cecchi Gori a offrire qualche dettaglio utile per contestualizzare 'il regalo': "Pieraccioni aveva diritto ad una percentuale sugli incassi, il regalo era più o meno quello lì… Altrimenti sembra che…". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Incidente nella laguna di Venezia, vittima è Anna Rita Panebianco manager del Caffè Florian
(Adnkronos) – Era una manager del Caffè Florian di Piazza San Marco la donna morta ieri pomeriggio nell'incidente nella laguna di Venezia, a seguito dello schianto contro una briccola della barca a bordo della quale si trovava. "La notizia è arrivata come una pugnalata al cuore. Ieri, 8 marzo, in maniera crudele e inaspettata – si legge in un post del Florian sui social – ci ha lasciato Anna Rita Panebianco, una collega e un’amica. Con il cuore infranto e ancora increduli, tutti noi la ricordiamo con sincero affetto e profonda stima, personale e professionale. Già ci mancano il sorriso, l’intelligenza, la gentilezza e il suo amore per il Florian, che condivideva con passione con noi e con i clienti. Per sempre grazie per quanto ci hai dato, Anna". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Esposito: Una mozione per stimolare la pianificazione culturale urbana
La cultura può svolgere un ruolo cruciale nella rigenerazione urbana, poiché crea un senso di appartenenza e identità condivisa tra gli abitanti della città. La cultura può essere utilizzata per riqualificare spazi pubblici e privati, trasformando aree dismesse in luoghi di incontro e scambio culturale. Inoltre, può promuovere l’innovazione e la creatività, incoraggiando l’impiego di nuove tecnologie e l’adozione di strategie sostenibili per lo sviluppo urbano. La cultura può anche contribuire alla coesione sociale, migliorando la qualità della vita degli abitanti attraverso l’organizzazione di eventi culturali, mostre e manifestazioni che coinvolgono la comunità. In sintesi, la cultura rappresenta un fattore chiave per la rigenerazione urbana e la costruzione di città più vivibili e sostenibili.
Sono oramai trascorsi quasi 10 mesi da quando questa nuova aggiunta a guida FORTE si è insediata, qualcuno ha inteso sostenere la tesi che le “feste” così come sono state chiamate dalla Sindaca Forte, realizzate all’interno del centro storico siano state la soluzione ai problemi di degrado che a attanagliavano il borgo antico della nostra città, decisamente non possono essere dei “sabato al borgo” a risolvere i problemi lo abbiamo detto sin dall’inizio e i fatti lo confermano!
La presenza di soggetti deviati all’interno del centro storico è stata affrontata grazie all’intervento energico professionale e puntuale del Questore Tatarelli, che ancora una volta voglio ringraziare insieme a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine intervenuti a vario titolo.
Con questa mozione il gruppo di Forza Italia in comune a Campobasso intende sottolineare quanto è importante sia connettere diversi settori che attraverso una buona pianificazione possono davvero rilanciare il territorio facendolo diventare attrattivo e produttivo.
Sono tanti i progetti di riqualificazione urbana che nei prossimi mesi/anni trasformeranno l’asset complessivo della nostra città, dobbiamo impedire fermamente che ci siano solo nuovi contenitori pronti a diventare vecchi senza poter accogliere veri contenuti di sviluppo!
Con questo scopo abbiamo inteso portare all’attenzione dell’assise civica cittadina nel consiglio comunale di domani 10 marzo 2025 una mozione con lo scopo di promuovere un’ampia discussione di indole tecnico amministrativa sul tema in questione che riteniamo di vitale importanza per lo sviluppo e il futuro della nostra città!
Domenico Esposito
Capogruppo consiliare di Forza Italia
Città di Campobasso
Eurovision, Gabry Ponte: “Con ‘Tutta l’Italia’ percorso pazzesco, come con ‘Blue’”
(Adnkronos) – La rinascita internazionale dell’italo dance riparte da San Marino, con un biglietto per l’Eurovision di Basilea. Gabry Ponte, favoritissimo della vigilia, si è aggiudicato la vittoria del San Marino Song Contest e salirà sul palco dell’edizione svizzera dell’Esc come rappresentante della repubblica del Titano, potendo dunque contare potenzialmente anche sul voto degli italiani (nessun paese può votare per il proprio candidato e l’Italia è stato sorteggiata anche tra i paesi che potranno votare per San Marino il prossimo 13 maggio nella prima semifinale). “Ricordati che ‘Tutta l’Italia’ potrà votare per te”, ha fatto notare il Segretario di Stato di San Marino, Federico Pedini Amati, rivolto al vincitore subito dopo la proclamazione. “Questa canzone – ha confessato Ponte – mi ha dimostrato per l'ennesima volta quello che già era successo con gli Eiffel 65 e ‘Blue’ 27 anni fa: che una canzone scritta in uno studio in poche ore può avere dei risvolti e un percorso pazzesco che uno non avrebbe mai immaginato. Adesso questa sfida di Basilea è molto eccitante e sono veramente contento”. A incoronarlo vincitore, la giuria presieduta da Luca De Gennaro, che ha motivato il verdetto: “Abbiamo fatto un lavoro molto onesto con noi stessi con un obiettivo, quello di sapere qual era la destinazione finale, cioè l'Eurovision. Non abbiamo votato secondo i gusti personali. Se volete vedere le statistiche degli artisti italiani più ascoltati nel mondo Gabry Ponte è uno dei primi. E poi San Marino fa parte di quel territorio italiano che è sempre stata la culla della musica da ballare, l'Adriatico, le discoteche, Rimini e Riccione. Quindi è giusto che San Marino porti verso l'Europa questo tipo di musica”, sottolineato. Gabry Ponte, 52 anni e da quasi 30 sulla breccia come dj e producer (con un certo numero di successi internazionali all’attivo), era comunque molto emozionato sabato sera, nel Teatro di Dogana di San Marino: “Sono 30 anni che faccio questo lavoro fantastico e credo che il giorno in cui salirò su un palco senza essere emozionato, sarà l'ultimo giorno in cui salirò su un palco”, ha detto subito dopo la vittoria, ottenuta con un brano, ‘Tutta l’Italia’, nato in vista del grande appuntamento live fissato per il 28 giugno a San Siro (che ora sulla scia dell’Eurovision potrebbe vedere aggiungersi almeno un’altra data, vocifera qualcuno). “La canzone è nata in studio insieme a due amici autori, molto talentuosi, che sono Edwin Roberts e Andrea Bonomo. Io a giugno farò il mio primo concerto a San Siro e ci siamo proprio visualizzati l'immagine di uno stadio pieno di tutta l'Italia, che salta e che balla questa musica dance. Siamo partiti da questa immagine e poi la canzone è nata in maniera abbastanza spontanea nel giro di due ore”, ha raccontato. Un brano dance contaminato con alcuni elementi folk della cultura italiana, dalla fisarmonica alla tarantella. “La musica definisce un po' la cultura e l'identità di un popolo, da sempre. Quindi mi piace molto contaminare la musica dance, che poi peraltro si presta tantissimo, più di qualsiasi altro genere musicale, a essere contaminata con il folklore. L'Italia ha una tradizione folkloristica enorme, quindi abbiamo preso questa volta un po' di pizzica, un po' di tarantella e ci siamo divertiti molto”, ha aggiunto. Sul tipo di modifiche che potrebbe proporre per l’esibizione a Basilea, Ponte ha rimandato alle prossime settimane. “Per ora ci siamo concentrati prima su Sanremo e poi su San Marino, da domani ci mettiamo al lavoro sull’Eurovision per presentarci al meglio”, spiega. Ma una cosa è già certa: l’Ebu non chiederà modifiche al testo perché aveva già dato il suo via libera prima del San Marino Song Contest. “Abbiamo mandato tutti i testi all'Ebu – ha spiegato il direttore di Una Voce per San Marino, Denny Montesi – perché sappiamo che non ci devono essere citazioni politiche e religiose nei testi. Quindi avevamo sottoposto due dubbi: uno riguardava il fatto che il brano di Gabry citasse Craxi e ‘avanti popolo’, l’altro riguardava il brano di Giacomo Voli, che citava l’Ave Maria. L’Ebu ha risposto che entrambi i brani non infrangono il regolamento”, ha assicurato. A chi gli ha fatto notare che, dopo le polemiche su ‘Espresso Macchiato’ dell’estone Tommy Cash, c’è chi ha detto che anche ‘Tutta l’Italia’ propone un ritratto non proprio edificante del Bel Paese, Ponte ha risposto: “Noi l'abbiamo fatto in maniera ironica. Ci siamo messi a immaginare una fotografia di questo paese, scherzando su alcuni cliché che nel bene e nel male rappresentano un po' l'Italia agli occhi, non solo degli italiani, ma anche di chi vive fuori dall'Italia”. Sui due ‘cantanti mascherati’ (che poi sono i due coautori della canzone) che lo hanno accompagnato sul palco sia a Sanremo che a San Marino, Ponte ha spiegato: “Ci sono delle persone che fanno questo lavoro ma che non amano apparire. A me faceva piacere avere le persone con cui ho scritto il pezzo con me sul palco, ho chiesto loro se avessero voglia di prendere parte a questa avventura, però allo stesso tempo rispetto la loro volontà e quindi abbiamo deciso tutti insieme che la soluzione poteva essere quella di avere dei cantanti mascherati che non devono mostrare la faccia ma possono cantare il pezzo che hanno contribuito a scrivere”. All’Eurovision Gabry Ponte si troverà in qualche modo anche a sfidare Lucio Corsi, che rappresenterà l’Italia a Basilea: “Lucio Corsi non lo conosco personalmente ma ho grande stima di lui. E sono sinceramente contento che sia andato lui all'Eurovision a rappresentare l'Italia perché parlavamo prima della musica come rappresentazione dell'identità di un popolo e una delle tradizioni più forti della musica italiana è proprio il cantautorato. E poi il pezzo di Lucio era uno dei miei pezzi preferiti di Sanremo”, ha detto. Che poi ha spiegato perché ‘Tutta l’Italia’ non era in gara a Sanremo: “Il regolamento di Sanremo prevede che ogni artista che partecipa in gara debba cantare. Io sono un DJ, non canto. Abbiamo ragionato con Carlo su diverse possibilità per avere il pezzo in gara, ma non siamo riusciti a trovare una quadra che soddisfacesse il regolamento del festival e noi che abbiamo scritto la canzone” (l’unico altro artista in gara non cantante, Shablo, ha dovuto infatti presentarsi dichiarando i due feat di Joshua e Tormento, ndr.). “Poi Conti ha avuto quest'idea di farlo diventare la sigla e per me è stato un grande onore”, ha aggiunto Ponte che ha voluto dedicare la vittoria di San Marino a tutti i suoi fan. “Devo tutto a loro”, ha detto prima di ammettere che l’Eurovision non era mai stato prima nei suoi pensieri: “E’ arrivato in maniera naturale, abbastanza inaspettata, se devo essere sincero. La cosa bella della musica, per cui io continuo a essere innamorato di quello che faccio, è che è tutto sempre imprevedibile”. (di Antonella Nesi) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Verona-Bologna 1-2, i rossoblù soffrono ma volano al quinto posto
(Adnkronos) – Il Bologna continua a volare. Nel lunch match del 28° turno di Serie A, la squadra di Italiano vince 2-1 sul campo del Verona al Bentegodi e aggancia momentaneamente la Lazio al quinto posto in classifica grazie al terzo successo di fila in campionato. Decidono le reti di Odgaard e Cambiaghi. I rossoblù vengono da un buon periodo e in campo si vede. La squadra di Italiano parte meglio ed è la più fresca in avvio. Il Verona ci mette un po’ a entrare in partita e dopo il vantaggio fallito da Sarr, intorno alla mezz’ora, va sotto al 40’. Il protagonista è Calabria, che taglia il campo e poi mette Odgaard davanti a Montipò per l’1-0. Il Bologna parte bene anche nella ripresa e al 70’ un episodio cambia volto alla partita: i gialloblù restano in dieci per la doppia ammonizione di Valentini, dopo un fallo al limite dell’area. Gli emiliani sfruttano così la superiorità e raddoppiano con Cambiaghi, entrato in campo al posto di Orsolini: al 78’, l’attaccante sfrutta il passaggio di Dominguez e l’errore tra i pali di Montipò per il raddoppio. Agli uomini di Zanetti non manca però la grinta e la voglia di reagire: il Verona si fa subito sotto e accorcia le distanze con Mosquera, che batte Skorupski da due passi all’80’. Il finale è tutto dei padroni di casa, che alzano il pressing senza però riuscire ad agguantare il pari e rischiano di subire il tris di Dallinga in contropiede. Italiano soffre, ma alla fine sorride e porta a casa tre punti d’oro per una classifica da sogno. Il Verona resta al quindicesimo posto, a quota 26. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Morto Carmine Gallo, ex super poliziotto ai domiciliari per l’inchiesta sui dossier illegali
(Adnkronos) – E' morto, stroncato da un infarto nella sua abitazione, Carmine Gallo, il super poliziotto protagonista per anni della lotta alla criminalità organizzata a Milano e di recente coinvolto nell’inchiesta Equalize sui presunti dossieraggi illeciti. Aveva 66 anni. Gallo ra finito ai domiciliari lo scorso ottobre – nell'indagine della Direzione distrettuale di Milano – con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata all'accesso abusivo a sistema informatico. Si era definito un “servitore dello Stato” nell’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari e, più tardi, davanti al pm Francesco De Tommasi ha reso lunghi verbali sui presunti dossieraggi illeciti. Di originale napoletana, Gallo era entrato in polizia nel 1978 e per oltre trent'anni è stato protagonista della lotta alla criminalità organizzata, da qui la fama di "super poliziotto". Nella sua carriera si era occupato dei rapimenti del giovane Cesare Casella e dell'imprenditrice Alessandra Sgarella, è stato tra gli investigatori che ha risolto il delitto di Maurizio Gucci, è stato ritenuto l'artefice del pentimento di Saverio Morabito e la sua conoscenza sulla ‘Ndrangheta lo ha portato anche a indagare sulla strage di Duisburg nell’agosto 2007 in Germania. Il suo ultimo incarico pubblico – prima di far parte della squadra di via Pattari – era stato quello di vicedirigente del commissariato di Rho-Pero e aveva gestito la sicurezza dei Capi di Stato per l'Expo 2015. Stamane è stato colpito da un infarto mentre era nella sua abitazione di Garbagnate Milanese insieme alla moglie. È stata disposta l'autopsia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)