mercoledì, Marzo 12, 2025
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Didacta Italia, successo per le scuole molisane

Gli Istituti protagonisti alla prossima Fiera nazionale dell’innovazione didattica in programma a Firenze dal 12 al 14 marzo 2025

Sono l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “E. Majorana” di Termoli, l’Istituto Omnicomprensivo “A. Giordanodi Venafro, l’Istituto Comprensivo “I. Petronedi Campobasso e l’Istituto Comprensivo “L. Montinidi Campobasso. Le prime tre scuole sono state individuate direttamente dall’USR Molise e dall’Equipe formativa territoriale per la qualità dell’innovazione nella didattica e terranno dei seminari formativi rivolti a docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia. L’Istituto Montini, inoltre, sarà ospite di un seminario sul “Service-Learning” come esempio di “best practice” a livello nazionale, dopo essere stato selezionato dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ente promotore dell’appuntamento formativo.

L’Istituto “Majorana” ha organizzato il workshop intitolato “Smart island – Parco didattico e informativo per energie alternative e tecnologie smart applicate (laboratorio multidisciplinare e modulo urbano)”. Mentre il seminario gestito all’Istituto “Giordano” si occuperà di quest’altro tema: “Realtà Digitale e Movimento: Esplora il Futuro con Motion Capture e Meta Quest Pro 2”. Infine, “Didattica da…Fuoriclasse: da scuola a paesaggio didattico” è l’argomento sviluppato nell’incontro formativo promosso dall’Istituto “Petrone”.

La presenza dei nostri Istituti a Didacta Italia – ha detto la Direttrice dell’USR Molise, Maria Chimissoè motivo di orgoglio e conferma la qualità del lavoro che le nostre scuole stanno portando avanti. L’innovazione è oggi un pilastro fondamentale per garantire una didattica efficace e inclusiva, capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro. I workshop proposti dai nostri istituti testimoniano la capacità di sperimentare nuove metodologie e tecnologie con creatività e competenza. Ringrazio i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti che, con impegno e passione, portano il nome del Molise in un contesto di eccellenza nazionale”.

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Ucraina, Trump: “Nessuno più duro di me contro la Russia”

(Adnkronos) – L'Ucraina potrebbe non sopravvivere senza gli aiuti degli Usa? "Potrebbe non sopravvivere in ogni caso". Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, in un'intervista a Fox News risponde così alla domanda sulle conseguenze dello stop alla fornitura di aiuti militari americani a Kiev. Trump ha congelato il sostegno e ha anche interrotto la condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina. Dopo la svolta di Washington, la situazione sul terreno è diventata ancora più complessa per le forze di Kiev. La Russia preme nella regione di Kursk, invasa dall'Ucraina nell'agosto 2024, e punta ad assestare una spallata 'finale' in vista di eventuali negoziati di pace. "Nessuno è stato più duro di me nei confronti della Russia, lo direbbe anche Putin", dice Trump. "Nessuno è stato più duro di Donald Trump nei confronti della Russia", ripete il presidente americano, che emette ancora una volta giudizi poco gratificanti sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di fatto cacciato dalla Casa Bianca dopo la lite di 2 settimane fa. "Zelensky ha rubato caramelle ad un bambino, è un duro ed è un furbo. Con Biden presidente, ha preso soldi da questo Paese rubando caramelle ad un bambino. E' stato facilissimo. Noi gli abbiamo dato 350 miliardi di dollari, l'Europa solo 100 miliardi. Io ho dato i Javelin all'Ucraina, che ha potuto distruggere i tank russi. Obama non ha dato nulla all'Ucraina. Con me presidente, non ci sarebbe stata la guerra in Ucraina e non ci sarebbe stato il 7 ottobre 2023 in Israele", dice Trump. "Penso che succederà", dice rispondendo alla domanda sull'ipotesi di un ritorno di Zelensky alla Casa Bianca per firmare l'accordo sulle terre rare. L'intesa consentirebbe agli Stati Uniti di accedere alle risorse minerarie ucraine. Per Trump, si tratterebbe di una sorta di risarcimento: "Abbiamo speso 350 miliardi – ripete – e abbiamo un oceano tra noi e l'Europa. Sa cosa mi dà fastidio dell'Europa? Hanno dato più soldi alla Russia per comprare petrolio e gas rispetto al denaro dato all'Ucraina". Nella politica di razionalizzazione della spesa, per ora Trump non considera le spese militari: "Vorrei tagliare le spese della difesa ma non ora: c'è la Russia, c'è la Cina, ci sono tanti problemi. Spendiamo tanti soldi per i missili nucleari, con livelli di distruzione oltre ogni immaginazione. Tutti spendono soldi per qualcosa che, se venisse usato, provocherebbe la distruzione del mondo", afferma. Trump non esclude che gli Stati Uniti possano andare in recessione quest'anno. A domanda precisa, risponde: "Odio predire cose del genere. C'è un periodo di transizione perché quello che stiamo facendo è molto grande. Stiamo riportando ricchezza in America. È una cosa grande. E ci sono sempre periodi in cui… ci vuole un po' di tempo". Quanto a Elon Musk, "ha fatto capire alla gente quante persone dovrebbero essere tagliate. Normalmente si taglia il 4% della forza lavoro, lui ha detto di tagliare il 50%, il 60%. Ha fatto un ottimo lavoro, ma ne sta pagando il prezzo. Non era tenuto a farlo. In realtà è un vero patriota". Poi i dazi. Quelli contro Messico e Canada potrebbero aumentare ulteriormente in futuro. "Le tariffe potrebbero aumentare con il passare del tempo" dice Trump, aggiungendo che "per anni i globalisti hanno truffato gli Stati Uniti. Hanno portato via soldi agli Stati Uniti e tutto quello che stiamo facendo è riprendercene una parte". "Questo Paese è stato truffato da ogni nazione del mondo, da ogni azienda del mondo. Siamo stati truffati a livelli mai visti prima, e quello che faremo – scandisce – è riprenderci" i soldi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Friuli, volo di 70 metri: muore sciatore 18enne

(Adnkronos) – E' morto all'ospedale di Udine lo sciatore diciottenne rimasto ferito ieri sulla pista 2 dello Zoncolan, prima della disputa di un SuperG intorno alle 7 e 40, prima dell'apertura al pubblico degli impianti. Lo riporta il sito del Tgr Friuli Venezia Giulia. "Membro dello sci club Monte Dauda, il giovane incaricato di fare da apripista è sceso lungo il tracciato 2 per riscaldamento. All'altezza di un salto – viene ricostruito – ha perso il controllo degli sci, compiendo un volo di una settantina di metri e cadendo rovinosamente sulla neve e terminando la corsa contro una rete di protezione. Per soccorrerlo è stato necessario tagliare la rete". "Nella caduta si era procurato fratture multiple ed era stato portato all'ospedale di Tolmezzo con l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, perché quello dell'elisoccorso Friuli Venezia Giulia era impegnato in un'altra missione. Sul posto era presente un medico rianimatore che gli ha praticato il primo soccorso. Il ragazzo era rimasto vigile durante gli interventi di primo soccorso. A Tolmezzo – viene riportato ancora – erano però sorte complicazioni molto gravi ed era stato disposto l'immediato trasferimento all'ospedale di Udine dove era ricoverato in coma, in prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Nostalgia Zhang, gli auguri di compleanno all’Inter: “Amore senza fine”

(Adnkronos) – L'Inter compie gli anni e Steven Zhang non dimentica il periodo felice vissuto a Milano. In occasione del 117 compleanno del club , l'ex presidente ha fatto gli auguri al mondo interista con una nostalgica storia su Instagram. "Endless love, auguri Inter" (tradotto, "amore senza fine") si legge accanto a una foto dei grandi campioni nerazzurri, condivisa dal profilo ufficiale del club. Insomma, Zhang è ancora legato ai colori nerazzurri, lasciati solo pochi mesi fa con l'arrivo del fondo Oaktree. Nel suoi 6 anni a Milano, la squadra ha conquistato 7 trofei: due scudetti, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane, centrando una finale di Champions e una finale di Europa League.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Neuromed/Il passato incontra la tecnologia medica


Alla Fondazione Neuromed il corso del Master Erasmus Mundus in Quaternario e Preistoria

Cosa possono raccontarci ossa fossilizzate e antichi frammenti di DNA sulle origini dell’uomo? E come le più moderne tecnologie mediche possono aiutarci a rispondere a queste domande?
Sono questi gli interrogativi che hanno guidato la giornata di studio ospitata ieri dalla Fondazione Neuromed, nell’ambito dell’International Erasmus Mundus Master in Quaternary and Prehistory. Un incontro che ha messo in dialogo archeologia, genetica e imaging avanzato,
offrendo agli studenti l’opportunità di esplorare l’applicazione delle metodologie scientifiche più avanzate nello studio dell’evoluzione umana.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di creare un ponte tra discipline diverse, mostrando come strumenti propri della medicina possano essere applicati all’indagine antropologica e archeologica.

“Questo corso – dice il dottor Vincenzo Giambarbara, Centro Studi Antropologici della Fondazione Neuromed – nasce per creare un confronto tra una realtà di ricerca consolidata e il nostro centro studi, con l’obiettivo di sviluppare collaborazioni utili sia per i ricercatori che per gli
studenti”.

I partecipanti hanno affrontato diverse discipline, tra cui l’antropologia fisica, la paleontologia, l’archeologia forense e la bioarcheologia, con particolare attenzione alle metodologie di analisi avanzata applicate ai reperti scheletrici. L’integrazione tra ricerca archeologica e tecnologie mediche è uno degli aspetti su cui si è concentrato l’evento che, come spiega la professoressa Marta Arzarello, dell’Università di Ferrara,

“Mira a mostrare come le conoscenze acquisite nel master possano avere applicazioni concrete anche nel mondo della ricerca lavorativa. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Neuromed, gli studenti hanno potuto confrontarsi con metodologie di analisi avanzate, integrando la formazione tradizionale con l’uso di tecnologie mediche”.

Un aspetto centrale è stato lo studio delle strutture interne dei reperti scheletrici attraverso l’uso della tomografia computerizzata e delle analisi genetiche, strumenti che permettono di ottenere informazioni dettagliate senza danneggiare i materiali studiati. “Le tecniche mediche permettono di indagare le strutture ossee senza danneggiarle – spiega la dottoressa Julie Arnaud, dell’Università di Ferrara – Questo è fondamentale per studiare reperti rari e comprendere meglio le relazioni di parentela tra le specie umane estinte, formulando anche ipotesi sullo sviluppo di capacità cognitive come il linguaggio”.

L’analisi genetica ha rappresentato un altro punto chiave del corso, mostrando come lo studio del DNA antico possa offrire nuove prospettive sulla storia dell’umanità e sulla salute delle popolazioni. “La genetica – dice Vittorio Maglione, del Laboratorio di Neurogenetica dell’IRCCS Neuromed – ci permette non solo di analizzare l’evoluzione dell’uomo, i suoi spostamenti e le sue abitudini, ma può anche fornirci indicazioni sulla suscettibilità a malattie croniche o rare, aiutandoci a capire se queste siano codificate nel DNA o influenzate dall’ambiente”.

A conclusione del corso gli studenti hanno visitato il Laboratorio di Studi Antropologici della Fondazione Neuromed, dove hanno potuto osservare da vicino i reperti conservati e le tecniche di analisi applicate dai ricercatori. L’esperienza ha permesso loro di confrontarsi con le reali sfide dello studio dei resti umani attraverso le più moderne tecnologie di imaging e genetica.

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Ddl Spazio, Urso: “Legge ha previsto con lungimiranza costellazione nazionale”

(Adnkronos) – "Non c’è bisogno di rivedere alcun testo, perché la legge ha già previsto con lungimiranza la possibilità per il nostro Paese di realizzare una costellazione satellitare nazionale a orbita bassa anche ai fini istituzionali e di sicurezza, in attesa che con l'Europa si realizzi Iris2, purtroppo in grave ritardo esecutivo per responsabilità altrui, che fornirebbe ulteriori servizi aggiuntivi". E' quanto risponde il ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata allo Spazio, Adolfo Urso, interpellato dall'AdnKronos in merito ai rilievi di alcuni parlamentari dell’opposizione relativi alla legge sulla Space economy, approvata a larga maggioranza dalla Camera la scorsa settimana. Le le opposizioni insorgono contro il ddl spazio e le dichiarazioni di Musk su Ucraina e Starlink. "Lo studio di fattibilità affidato a dicembre dal Comint all'Agenzia Spaziale Italiana è in via conclusiva e ci consentirà di scegliere la strada migliore, sul piano tecnologico, economico e di sicurezza. Chi sostiene il contrario o è ignorante o in malafede", sottolinea Urso.  "Stupisce che, anche in questa occasione così importante per la sicurezza nazionale, prevalga in molti la polemica fine a sé stessa e peraltro senza fondamento", afferma Urso. "È proprio l'Italia – sottolinea Urso – che ha sollecitato l'Europa a colmare i ritardi sulla politica spaziale: l'ho fatto anche nel mio recente incontro con il Commissario europeo allo Spazio Kubilius e con i miei omologhi europei, francesi, danesi, cechi e slovacchi. Mentre con la Germania abbiamo definito una documento strategico di indirizzo sulla politica spaziale, ora sottoposto all’adesione di altri Paesi membri, affinché l'Ue si doti di una legge spaziale europea, come sta facendo proprio l'Italia, prima tra i Paesi membri nel regolare in maniera compiuta le attività dei privati nello Spazio". Oggi a tenere banco sono le dichiarazioni di Elon Musk che su X ha scritto: "L'intera linea del fronte ucraina collassa se spengo il mio Starlink, che è lo scheletro delle forze militari di Kiev".  In Italia le opposizioni insorgono. “In pochi minuti Elon Musk ci ha regalato la summa del suo pensiero e, forse, di quello di Donald Trump, di cui è importante consigliere e collaboratore – afferma il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia – ‘Se disattivo Starlink il fronte ucraino crolla’ e ‘Dovremmo uscire dalla Nato, non ha senso che l’America paghi per la difesa dell’Europa’ sono minacce pericolose. Siamo di fronte a considerazioni che gettano una luce inquietante sulla sicurezza del nostro Paese, visti i rapporti del nostro governo con Starlink e visto che solo qualche giorno fa Giorgia Meloni ha affermato che per la difesa comune il nostro Paese si deve affidare alla Nato". "A questo punto è ancora più necessario e urgente che Giorgia Meloni venga in Parlamento a spiegarci la posizione del nostro Paese. Su Starlink da più di un mese abbiamo presentato una interrogazione per la quale non abbiamo ancora avuto risposta. Sarebbe ora che Giorgia Meloni smettesse di scappare dalle aule parlamentari e venisse a dirci se intende affidare la sicurezza del nostro Paese ad un imprenditore che pensa solo ai propri interessi economici”, conclude Boccia.  “Ma dove è finita la Meloni nazionalista e sovranista? Quella che pensava agli italiani? Pronta a consegnare le chiavi della nostra sicurezza nazionale ad un americano e a privatizzarla? Ma non si vergogna? Non pensa che le parole di Musk siano gravissime?. E si ricordi che oggi tocca alla Ucraina e se domani toccasse a noi? Si svegli! Il ddl spazio è il primo passo di consegna del nostro Paese mani e piedi ad un privato interessato solo a far soldi. E così va bene a tutti? A noi no e lo diremo con forza”, sottolinea in una nota Debora Serracchiani della segreteria Pd. “Sono gravissime le dichiarazioni odierne di Elon Musk, che minaccia velatamente conseguenze devastanti sull’Ucraina in caso di spegnimento del sistema Starlink – scrive in una nota Emma Pavanelli, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Attività Produttive alla Camera – Una sorta di becero ricatto per affermare i propri interessi, anche sulla pelle del popolo ucraino. Mi chiedo quindi se Meloni e i suoi siano ancora convinti di aprire la strada alla svendita della nostra sicurezza nazionale a un soggetto di questa levatura, come si preparano a fare attraverso il Ddl Starlink, che il governo continua a chiamare Ddl Spazio. Un testo che va immediatamente rivisto, con una netta inversione a U che tuteli davvero quella Patria di cui Meloni si riempie tanto la bocca, salvo poi svenderla al primo amico che le chiede un favore. O che la ricatta”. "Siamo di fronte ad una vera e propria follia da parte di Giorgia Meloni: il Ddl Spazio va cambiato, regala la nostra sicurezza a Elon Musk che vuole accrescere il suo immenso patrimonio defraudando chi trova sulla sua strada – dichiara Francesca Ghirra, capogruppo di Avs nella commissione Attività produttive della Camera – C’è assoluta necessità di rivedere quel testo, abbiamo fatto di tutto in commissione e in Aula per spiegare che il testo di Governo e maggioranza è una sciagura. Va rivisto".  “Il sovranismo di Giorgia Meloni si ferma all’amichettismo con Elon Musk, a cui la nostra premier vorrebbe appaltare il sistema di telecomunicazioni del nostro Paese – dichiara il segretario di Più Europa Riccardo Magi – Una svendita in piena regola per onorare l’asservimento di questo governo all’amministrazione Trump. Ma dopo la minaccia di Musk di spegnere il sistema satellitare all’Ucraina, è evidente il trappolone in cui stiamo per cadere. Meloni si fermi e interrompa ogni trattativa”. “Ma questo deve essere anche un avvertimento per tutti coloro che credono nell’Europa e nella Resistenza Ucraina: di fronte alla minaccia di Putin e Trump, il piano di von der Leyen appare ancora più necessario. Non si tratta di organizzare un'offensiva europea ma di preparare la resistenza europea. Per questo, serve che il piano vada di pari passo con programmi europei di difesa e non pregiudichi la costruzione di una difesa comune e soprattutto di una politica estera comune”, conclude Magi. Per il responsabile Esteri di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, "il solo fatto che Musk possa minacciare di dare e togliere Starlink secondo i suoi capricci del momento, come minaccia di fare con l’Ucraina, è il segno inequivocabile che non si può fare affidamento su di lui per un’infrastruttura così delicata e strategica per il nostro Paese”.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Israele interrompe fornitura elettricità a Gaza

(Adnkronos) – Il ministro dell'Energia, Eli Cohen, ha ordinato alla Israel Electric Corporation di interrompere immediatamente la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza. Lo ha riferito il 'Times of Israel', secondo cui il provvedimento è un apparente tentativo di aumentare la pressione sull'enclave palestinese dove sono ancora trattenuti 59 ostaggi. "Impiegheremo tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché tutti gli ostaggi tornino e faremo in modo che Hamas non sia a Gaza il 'giorno dopo'", ha affermato Cohen in una dichiarazione video. La mossa del ministro arriva dopo che Israele ha annunciato di aver bloccato l'ingresso di merci a Gaza per quello che ha definito il rifiuto di Hamas di accettare una proposta di estensione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi. Il governo israeliano sta lavorando, su impulso del premier Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, all'istituzione di un ente per la migrazione che gestirà l'esodo dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, secondo il piano annunciato dal presidente americano Donald Trump. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, precisando che le azioni in corso "sono in coordinamento con l'Amministrazione Usa".  Il progetto è "logisticamente complesso" e prevede, come unica possibilità, che i palestinesi lascino volontariamente la regione, ha aggiunto il ministro del partito del sionismo religioso. Il processo inizierà già nelle prossime settimane, ha sottolineato. "Ai residenti attuali della Striscia di Gaza non rimarrà nulla nella regione nei prossimi 10 o 15 anni".  L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff arriverà a Doha martedì, nello sforzo di rilanciare i negoziati per la seconda fase dell'accordo per una tregua a Gaza, rende noto il Washington Post. Hamas ha parlato di segnali "positivi" sulla possibilità di negoziare la seconda fase dell'accordo.  Secondo Axios, l'Amministrazione Trump, sulla scia delle intenzioni manifestate da Israele, auspica l'estensione della prima fase dell'accordo sulla tregua, terminata sabato della scorsa settimana, fino alla fine del Ramadan (fine marzo) e della Pesach il 20 aprile.  Il 'Times of Israel', citando il consigliere del movimento palestinese Taher Al-Nono, riferisce che si sono svolti diversi incontri fra i leader di Hamas e il mediatore Usa per gli ostaggi, Adam Boehler. Oggi un funzionario israeliano ha dichiarato all'emittente pubblica Kan che alcuni progressi verso la prosecuzione dell'accordo erano stati fatti durante un incontro la scorsa settimana tra Boehler e un'importante delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Domenica In, Cecchi Gori e il miliardo regalato a Pieraccioni

(Adnkronos) – "Dai un miliardo a Leonardo Pieraccioni". Vittorio Cecchi Gori, ospite a Domenica In, nel salotto di Mara Venier ripercorre i momenti salienti della sua straordinaria carriera di produttore cinematografico. In studio c'è anche l'ex moglie Rita Rusic, che ricorda un aneddoto legato a Leonardo Pieraccioni e al successo straordinario del film Il ciclone, diretto dal regista toscano nel 1997.
 "Il Ciclone è stato una cosa enorme, ha battuto tutti i record. All'epoca, nel 1997, aveva battuto tutti i record di incassi di tutti i tempi nel cinema italiano. Il 17 febbraio arriva il compleanno di Leonardo Pieraccioni. 'Fagli un assegno di un miliardo', 'Sei sicura?', 'Sì'", ricorda Rita Rusic. "Leonardo viene in ufficio, luci spente, grande sorpresa: gli diamo l'assegno pieno di zeri. Si era talmente emozionato, si è fatto mettere lo scotch sulla tasca dei pantaloni dove conservava l'assegno. Il giorno dopo è andato vestito così in banca per depositare l'assegno", prosegue Rita Rusic davanti all'incredula Mara Venier. Provvede Cecchi Gori a offrire qualche dettaglio utile per contestualizzare 'il regalo': "Pieraccioni aveva diritto ad una percentuale sugli incassi, il regalo era più o meno quello lì… Altrimenti sembra che…".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Incidente nella laguna di Venezia, vittima è Anna Rita Panebianco manager del Caffè Florian

(Adnkronos) – Era una manager del Caffè Florian di Piazza San Marco la donna morta ieri pomeriggio nell'incidente nella laguna di Venezia, a seguito dello schianto contro una briccola della barca a bordo della quale si trovava. "La notizia è arrivata come una pugnalata al cuore. Ieri, 8 marzo, in maniera crudele e inaspettata – si legge in un post del Florian sui social – ci ha lasciato Anna Rita Panebianco, una collega e un’amica. Con il cuore infranto e ancora increduli, tutti noi la ricordiamo con sincero affetto e profonda stima, personale e professionale. Già ci mancano il sorriso, l’intelligenza, la gentilezza e il suo amore per il Florian, che condivideva con passione con noi e con i clienti. Per sempre grazie per quanto ci hai dato, Anna". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Esposito: Una mozione per stimolare la pianificazione culturale urbana

La cultura può svolgere un ruolo cruciale nella rigenerazione urbana, poiché crea un senso di appartenenza e identità condivisa tra gli abitanti della città. La cultura può essere utilizzata per riqualificare spazi pubblici e privati, trasformando aree dismesse in luoghi di incontro e scambio culturale. Inoltre, può promuovere l’innovazione e la creatività, incoraggiando l’impiego di nuove tecnologie e l’adozione di strategie sostenibili per lo sviluppo urbano. La cultura può anche contribuire alla coesione sociale, migliorando la qualità della vita degli abitanti attraverso l’organizzazione di eventi culturali, mostre e manifestazioni che coinvolgono la comunità. In sintesi, la cultura rappresenta un fattore chiave per la rigenerazione urbana e la costruzione di città più vivibili e sostenibili.

Sono oramai trascorsi quasi 10 mesi da quando questa nuova aggiunta a guida FORTE si è insediata, qualcuno ha inteso sostenere la tesi che le “feste” così come sono state chiamate dalla Sindaca Forte, realizzate all’interno del centro storico siano state la soluzione ai problemi di degrado che a attanagliavano il borgo antico della nostra città, decisamente non possono essere dei “sabato al borgo” a risolvere i problemi lo abbiamo detto sin dall’inizio e i fatti lo confermano! 

La presenza di soggetti deviati all’interno del centro storico è stata affrontata grazie all’intervento energico professionale e puntuale del Questore Tatarelli, che ancora una volta voglio ringraziare insieme a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine intervenuti a vario titolo.

Con questa mozione il gruppo di Forza Italia in comune a Campobasso intende sottolineare quanto è importante sia connettere diversi settori che attraverso una buona pianificazione possono davvero rilanciare il territorio facendolo diventare attrattivo e produttivo.

Sono tanti i progetti di riqualificazione urbana che nei prossimi mesi/anni trasformeranno l’asset complessivo della nostra città, dobbiamo impedire fermamente che ci siano solo nuovi contenitori pronti a diventare vecchi senza poter accogliere veri contenuti di sviluppo!

Con questo scopo abbiamo inteso portare all’attenzione dell’assise civica cittadina nel consiglio comunale di domani 10 marzo 2025 una mozione con lo scopo di promuovere un’ampia discussione di indole tecnico amministrativa sul tema in questione che riteniamo di vitale importanza per lo sviluppo e il futuro della nostra città!

Domenico Esposito

Capogruppo consiliare di Forza Italia

Città di Campobasso

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