Varie ed eventuali/ Viva l’Autorità Costituita, viva la Verità!

di Pietro Colagiovanni

Un pensiero che ultimamente mi torna con una certa frequenza riguarda la solidità delle certezze che gran parte di noi ha. Io al solito faccio un’eccezione ma il grosso della gente è assolutamente convinta di saper distinguere il vero dal falso, la scienza dalle fandonie, il giusto dall’ingiusto, il bene dal male, il buono dal cattivo, l’utile dal dannoso. Come faccia non lo so o meglio forse non lo vorrei neanche sapere. Perché chiama in causa un’organizzazione della società volutamente oscurantista, in cui per il dubbio, motore vero del progresso umano non c’è molto spazio o non ce n’è affatto. Tutti l’attuale sistema di comunicazione è proteso a fornire ogni giorno certezze alle persone.

Il caso più eclatante è stato con il Covid, dove un presunto vaccino è diventato l’estratto più puro del pensiero e della prassi scientifica degli ultimi secoli ma la tendenza è pervasiva è informa di sé ogni nostro gesto quotidiano. Il punto sta tutto nel concetto di Autorità Costituita. C’è qualcuno, un sacerdote, un esperto, un messia che ha scoperto improvvisamente la Verità e tutti sono obbligati acriticamente a seguirla. Si tratti di un virus, di un meccanismo di alimentazione di un’automobile, di preferenze sessuali, di prassi alimentari se l’Autorità Costituita ha detto una cosa non c’è possibilità di prova contraria.

Il fondamento di questo approccio ha a che fare con il potere e con le ricchezze che lo stesso concede a chi è suo detentore. Controllare le masse ergendosi ad Autorità Costituita permette ai potenti un controllo facile e semplice sui sudditi e rende più agevole l’appropriarsi delle ricchezze che il potere concede. Che però questo ragionamento, tutto politico, abbia qualcosa a che fare con la realtà e con l’Universo che ci circonda è del tutto ipotetico. Anzi. Uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi, il greco Socrate diceva che l’unica cosa che sapeva era quella di non sapere. Ma, dirà qualcuno, si tratta di un uomo vissuto due millenni fa in un mondo in cui non c’era il progresso, non c’era la scienza, non c’era la tecnologia.

Oggi è diverso siamo pieni di certezze, per i dubbi non c’è più alcuno spazio. Un’altra solenne fesseria ad usum delphini (i potenti di cui sopra). Se si va ad indagare nei percorsi più avanzati della scienza contemporanea, come quella che si occupa di conoscere come è fatta la nostra realtà, come è nato il nostro universo e perché di certezze non ce ne sono più. Finita l’epoca della fisica di Newton, in cui tutto si spiegava in modo matematico ed automatico oggi i ricercatori di frontiere mettono in discussione tutto e quello che vedono o sperimentano li lascia ogni giorno di più confusi e perplessi.

Se qualcuno legge qualche articolo sulla fisica quantistica, quella che si occupa dell’infinitesimamente piccolo, vedrà che perfino le certezze di un genio come Einstein rischiano di essere messe in dubbio. Ebbene se gli scienziati (quelli veri, non i cialtroni da talk show che imperversano in Italia) sono più dubbiosi di un Socrate sull’essenza stessa della nostra realtà come si fa poi ad avere granitiche certezze provenienti da assertive Autorità Costituite? Perché è una narrazione comoda che va bene ai potenti ma alla fine va bene anche alla gente comune. In Italia, un posto dove il pensiero critico non è stato mai di casa, la situazione è ancora più deprimente.

Nessuno deve osare sfidare l’Autorità Costituita anche perché, senza Autorità Costituita, la vita diventa meno comoda, fastidiosa anche se, secondo chi scrive, infinitamente più interessante. Ma noi italiani, il popolo del “Franza o Spagna purché se magna” odiamo la scomodità e quindi il manovratore non va mai disturbato. Viva, quindi, l’Autorità Costituita! Lasciateci in grazia di Dio sul divano, magari in mutande (perché non c’è rimasto altro) ma forti di una Verità ormai definitivamente rivelata.

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